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lunedì 25 Novembre 2024
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Irene Volpe scrive dello specialty in “Cucinare le emozioni”: nel libro il racconto di un altro caffè

Finalmente si esce fuori dalla sola logica dell'espresso e compare a tavola degli italiani anche il caffè filtro, lo specialty, i concetti di tostatura e preparazione corretta e poi la declinazione di questa bevanda anche nelle ricette in cucina: ricompare così nella foto ancora di CoffeeandLucas, un piatto conosciuto molto bene dai lettori, ovvero i ravioli in brodo di specialty, un vero e proprio risveglio di sensi

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MILANO – Un modo per parlare di caffè di qualità senza restare all’interno della solita nicchia, arriva nelle librerie con “Cucinare le emozioni“, testo scritto dalla finalista di Masterchef Irene Volpe ed edito da Slow Food Editore. Colori, forme, consistenze, convivono insieme nelle stesse pagine, che raccontano la visione della cucina della giovane chef.

Tutto è vegetale nelle scelte culinarie di Irene Volpe. Un altro importante tassello delle creazioni contenute in questo libro. E, aspetto piuttosto presente, è la volontà dell’autrice di non porsi nei confronti del lettore come un maestro che impartisce nozioni e grammature rigide, ma come un’amica esperta che invita a entrare nella sua cucina.

Il libro Cucinare le emozioni con l’autrice,@coffeeandlucas @myMediastudio

Così come ha detto lei stessa alla presentazione del libro nella Cascina Nascosta di Milano: “Le ricette a volte sono una gabbia in cui poi è difficile destreggiarsi per seguirle alla lettera. Volevo invece far arrivare nelle case delle persone un manuale in cui poter esprimere la propria creatività.”

All’evento, il caffè è stato un compagno gradito da tutti i presenti: a scattare i momenti salienti CoffeeandLucas e, special guest a sorpresa, Paolo Scimone, arrivato con l’attrezzatura in valigia e il suo caffè dedicato a Cucinare le emozioni (un Colombia regalato macinato per moka agli ospiti della serata).

Paolo Scimone e CoffeeandLucas

Insieme a Volpe, per spiegare la nascita di quello che non è un libro di cucina, non è un ricettario, non è un’autobiografia e neppure uno sketchbook, ma è un po’ ognuno di questi,
Antonio Colasanto e Monir Eddardary.

Irene Volpe: tra i fornelli, anche lo specialty

Alla presentazione, con Irene Volpe al centro, a destra Antonio Colasanto e a sinistra Monir Eddardary

Negli scatti realizzati da CoffeeandLucas, fotografo che da sempre ha immortalato Irene Volpe nelle sue evoluzioni professionali, spesso legate al mondo del chicco, si sentono gli odori, quasi si avvertono i sapori. Le immagini sono tridimensionali e coinvolgono il lettore in maniera avvolgente.

Dai legumi alla zucca, dal cacao al caffè, gli abbinamenti e i modi di mettere in pratica la teoria sono preziosi per chi vuole mettersi alla prova a casa propria.

Il file rouge che unisce ogni pietanza restano le emozioni

La piacevolezza della narrazione – che si riflette nella fluidità delle linee in cui i disegni di Irene Volpe arricchiscono la carta, tracciati a occhi chiusi e con la mano sinistra -, è la stessa che ciascuno di noi può ritrovare nella cucina di casa.

Che diventa uno spazio della memoria, in cui chiunque si può ritrovare: l’intimità con cui è descritto ogni ingrediente è un richiamo alle cose semplici e alla tradizione, che però viene ripresa magistralmente in nuove ricette.

Ed ecco che la stessa cura con cui viene intessuta la trama di questa esperienza gastronomica, si chiude ovviamente con il cacao e con il caffè (anche abbinati insieme e messi talvolta a confronto).

Un punto fondamentale che unisce le due materie prime e che è stato ben sottolineato da Irene Volpe, è il discorso di filiera che oggi più che mai deve progredire verso dinamiche più sostenibili per chi sta alle origini.

Irene Volpe che prepara il caffè filtro, @coffeeandlucas, @myMediastudio

Finalmente si esce fuori dalla sola logica dell’espresso e compare a tavola degli italiani anche il caffè filtro, lo specialty, i concetti di tostatura e preparazione corretta e poi la declinazione di questa bevanda anche nelle ricette in cucina: ricompare così nella foto ancora di CoffeeandLucas, un piatto conosciuto molto bene dai lettori, ovvero i ravioli in brodo di specialty, un vero e proprio risveglio di sensi.

I ravioli nel brodo al caffè @coffeeandLucas @myMediastudio

Insomma, nell’idea di cucina di Irene Volpe non manca niente e si guarda alle dispense in maniera differente, con proposte che riprendono ingredienti semplici, come la frutta secca e le spezie, per riscrivere un capitolo nuovo del menù made in Italy.

Così come racconta la stessa autrice:

“Fin dall’inizio, l’idea è stata quella di suddividere il libro per ingredienti ed argomenti. Ho scelto ingredienti a me molto cari sia perché racchiudono un pezzo del mio vissuto, sia perché mi piacciono da mangiare e da cucinare.

Soprattutto, sono quelli che mi hanno permesso di toccare vari aspetti pratici in cucina. Fra i tanti, non poteva non rientrare il caffè; un mondo a me sconosciuto prima che mi fosse presentato con tanta enfasi dal mio amico Federico Pezzetta.

Di fatti, proprio grazie al caffè e alla passione per il cibo, io e lui siamo diventati molto amici e abbiamo coltivato un rapporto professionale molto importante. E’ stato lui a scattare moltissime delle mie foto presenti sui social e video, ma soprattutto è stato lui a scattare tutte le foto del libro!

Grazie ai suoi racconti ho scoperto le differenze fra le varie tipologie di caffè, le estrazioni e visto che lui mi ha trovata molto curiosa, si è permesso di dirmi “ma caffè e cucina?“. insomma, voleva vedere cosa avrei tirato fuori… ebbene 1 anno dopo eccomi che, richiamata nell’edizione di Masterchef 11 come giudice in una puntata, portai proprio i miei ravioli in brodo di caffè specialty.

Sì, perché la prima cosa alla quale avevo pensato era: “Se devo esaltare al massimo le proprietà organolettiche del caffè senza usare un calore elevato, senza coprirlo… perché non posso usarlo in purezza in un piatto? Perché non usarlo come brodo per dei ravioli?”.

Insomma, chiaramente di prove in cucina, con il caffè, ne ho fatte anche altre, proprio perché ogni ingrediente lascia una grande variabile di interpretabilità. Figuriamoci il caffè che è un alimento che in Italia pensiamo di conoscere, errando.

Pensate a quanto ancora abbiamo da scoprire e sperimentare con questo chicco prezioso in tutte le sue forme, non solo con l’espresso per bagnare biscotti.

E’ un po’ l’invito di tutto il libro: lasciarsi andare alla creatività (a fine capitolo caffè lo ribadisco molto bene!). Nel capitolo in questione, che è dedicato al caffè e al cacao in quanto sono due mondi molto simili, non ci sono solo aneddoti personali, ma una panoramica su questi ingredienti, di come trattarli e di come accoppiarli ad altri alimenti per esaltarne i loro sentori principali in un piatto.”

Completa la storia, CoffeeandLucas (Federico Pezzetta):

“Quando Irene e SlowFood mi hanno chiamato per scattare le foto del suo primo libro, la mia risposta è stata subito affermativa. Seguo Irene dagli inizi e abbiamo una visione molto simile sulla fotografia, basata su uno stile realistico sia nelle foto del cibo che nei ritratti.

Quando poi ho scoperto che nel video ci sarebbe stata anche una parte dedicata al caffè ho solo potuto pensare “wow!” e dare una mano dove fosse richiesta. È una grande soddisfazione vedere su un libro di divulgazione sulla cucina, edito da Slow Food Editore, che ci sia una parte dedicata ai caffè specialty e all’universo che c’è dietro. Libri sul caffè ce ne sono.

Libri di cucina dove si parla di caffè (di questo tipo di caffè) molto pochi (o quasi nessuno in Italia).

Spero che gli appassionati di questa bevanda apprezzeranno questo gesto di Irene, che ha deciso di avere un pensiero per tutta quella filiera che sul caffè in Italia cerca di fare qualità giorno dopo giorno.”

Il libro Cucinare le emozioni è disponibile in libreria dall’8 novembre, al prezzo di 18,91 a questo link.

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