ROMA – L’inflazione nei servizi di ristorazione ritorna al disotto di quella generale. I dati diffusi dall’Istat indicano una flessione dal +5,8% di agosto al +5,1 di settembre. Anche i prezzi della ristorazione commerciale rallentano dal 5,9% al 5,4%. La dinamica dell’inflazione (+5,3%) risente ancora delle tensioni sui prezzi dei beni energetici. Si mantengono vivaci i prezzi dei servizi di alloggio che registrano una variazione congiunturale del 3,7% e tendenziale del +11,2%. Riprendiamo l’analisi del Contro studi della Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi.
Centro studi Fipe: bar l’inflazione rallenta
Il profilo inflazionistico del bar (+4,3%) decelera lievemente rispetto a quanto rilevato nei mesi precedenti. Gli incrementi sopra la media del comparto riguardano ancora i prodotti di pasticceria e gelateria (+5,3%) e gli snack al bar (4,9%).
Centro studi Fipe: ristoranti
I prezzi nei ristoranti tradizionali e nelle pizzerie decelerano rispetto a quanto rilevato il mese scorso.
La variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si attesta a +4,5% per i ristoranti e +5,0% per le pizzerie. I prezzi della gastronomia registrano +5,1% e il delivery +8,7% rispetto a settembre 2022.
Mense
I prezzi delle mense (quota a carico delle famiglie) registrano una variazione dello 0,3%. Sono ancora le mense scolastiche a frenare l’inflazione del comparto con una variazione tendenziale negativa (-0,2%).