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giovedì 21 Novembre 2024
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Produzione capsule e cialde di caffè +3,4% a valore nel 2022 tocca i 1.661,0 milioni

Le esportazioni si attestano a 411,0 milioni di euro, in crescita del +7,6%. La crescita del mercato interno è stata del +2,0%, per un controvalore di 1.250,0 milioni di euro. Tra le aree d’affari è l’area famiglie a performare meglio (+0,7% a volume), con andamenti molto diversi all’interno dei singoli canali di cui si compone

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MILANO – Competitive Data ha rilasciato l’edizione 2023 del report Cialde e capsule per caffè, dove analizza l’andamento del mercato nell’ultimo triennio, con le previsioni fino al 2025. Un’edizione molto particolare dove non mancano le sorprese e gli spunti di riflessioni. Il 2022 è stato un anno inedito per il mercato delle cialde e capsule per caffè sotto molti punti di vista.

Il repentino aggravarsi delle condizioni economiche delle famiglie, indicatori di fiducia raramente così bassi, una flessione fisiologica seguita alle forti crescite del periodo pandemico, hanno stravolto le regole del gioco, impattando fortemente su trend di mercato, dinamiche competitive, fattori critici di successo, che si davano ormai per consolidati.

Uno scenario competitivo inedito

Ne è un esempio la frenata del dettaglio specializzato, in forte espansione negli ultimi anni, e punto di forza delle principali torrefazioni attive nel segmento delle capsule compatibili, che nell’arco di pochi mesi, con l’aggravarsi della crescita inflattiva e riduzione del clima di fiducia, si è trasformato da punto di forza in punto di debolezza.

Ed essendo il dettaglio specializzato intrecciato a doppio filo con i principali rivenditori e-commerce specializzati in cialde e capsule, ha replicato su questi le stesse dinamiche, mentre acquisivano sempre più quote di mercato i marketplace generalisti.

Sul fronte della fedeltà alla marca le cose si sono complicate. Se negli anni passati i player delle capsule originali riuscivano a difendersi sia a valore che a volume, con l’aumentata percezione di generale impoverimento da parte dei consumatori la fedeltà alla marca si è ridotta al lumicino, e per la prima volta i sistemi originali hanno virato in negativo.

Ma anche nelle capsule compatibili si sono verificati dei risultati inediti, con diversi segnali di flessione tra i player principali, mentre sono riusciti a performare bene quelli che hanno prontamente ridisegnato la catena distributiva potenziando la presenza sui canali in crescita.

Dal punto di vista dei canali distributivi il 2022 è stato anche l’anno che per la prima volta ha visto ridursi le opportunità dell’e-commerce nell’area Business, che negli anni passati riusciva a controbilanciare le flessioni dell’OCS (Office Coffee Service) tradizionale.

L’insieme di queste dinamiche, unite agli incrementi di costo per le torrefazioni, ha modificato profondamente gli investimenti realizzati nel settore, che da anni erano caratterizzati dall’ampliamento orizzontale e verticale della gamma prodotti a supporto dell’iper segmentazione, per passare alla razionalizzazione e focalizzazione su poche linee di prodotto, ed evitare dispersione di energie e risorse.

In ambito competitività è da segnalare come sia significativamente aumentato il numero di torrefazioni che rientra nel cluster delle “aziende solide”, grazie agli investimenti in materia di sostenibilità che ne hanno rafforzato gli indici e la resilienza.

L’andamento del mercato e le previsioni per il prossimo triennio

La produzione di caffè monoporzionato, che include anche l’importazione di capsule speciali delle multinazionali estere, cresce del +3,4% a valore nel 2022 attestandosi a 1.661,0 milioni di euro. Le esportazioni si attestano a 411,0 milioni di euro, in crescita del +7,6%.

La crescita del mercato interno è stata del +2,0%, per un controvalore di 1.250,0 milioni di euro.

Tra le aree d’affari è l’area famiglie a performare meglio (+0,7% a volume), con andamenti molto diversi all’interno dei singoli canali di cui si compone.

Le torrefazioni devono fare i conti con una maggiore quantità e complessità di variabili esogene ed endogene al business, e delle combinazioni tra i pesi di ponderazione delle dimensioni sociali, economiche, competitive, politiche, climatiche, sanitarie, energetiche, che possono abbattersi con violenza sugli equilibri aziendali, e che rende necessario tracciare (almeno) due tipi di scenario.

Al verificarsi e/o aggravarsi di dati fenomeni, inflazione e tensioni geopolitiche tra tutti, il divario tra lo scenario base e lo scenario peggiore ha un gap maggiore all’interno dell’area Business (Horeca, OCS/vending, e-commerce B2B), che anche nel 2025 non riesce a ricomporsi, mentre reagisce meglio l’area Famiglie (dettaglio alimentare, vendite porta a porta, negozi monomarca, dettaglio specializzato, e-commerce B2C, ecc.) che a partire dal 2024 “raddrizza” il trend dello scenario peggiore per portarsi nella stessa traiettoria di crescita dello scenario base.

Ulteriori approfondimenti sono disponibili qui.

La scheda sintetica di Competitive Data

Competitive Data è una società specializzata nella realizzazione di ricerche di mercato e nella consulenza strategica di Marketing; i suoi servizi supportano le aziende nei processi di analisi, valutazione, e scelta, delle decisioni più efficaci e appropriate per crescere, in Italia e all’estero, attraverso una lettura intelligente dei dati, l’interpretazione dei risultati raggiunti, e l’impiego di metodologie tradizionali unite a quelle più innovative legate al mondo digitale.

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