TORINO – Se la speranza è l’ultima a morire, l’evento di domenica 1° ottobre ideato da Fabio Verona in occasione della Giornata internazionale del caffè e svoltosi presso il Green Pea di Torino (ne abbiamo parlato qui), ha dato ai molti operatori del settore intervenuti, una scintilla per alimentarla.
La Giornata internazionale del caffè al Green Pea di Torino
Fabio Verona, al termine della domenica intensa trascorsa: “Leggo con tristezza l’intervento dell’amico e collega Manuel Terzi, non tanto per la sua lucida analisi, quanto perché ripone nei giovani (baristi) anche questa responsabilità, mentre siamo ancora noi quelli che possono e devono fare qualcosa affinché i nostri figli possano ereditare una pianta da far crescere, certamente, ma che non sia soltanto un seme”.
Verona aggiunge: “Questo è stato il motivo che mi ha spinto ad organizzare, in occasione dell’international coffee day, una giornata diversa dal solito, inclusiva ed aperta a tutti, che avesse stimoli per professionisti e normali fruitori della bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua, con un focus specifico sulla qualità e sulla sostenibilità.”
Il Green Pea, il primo green retail park dedicato al tema del rispetto è stata la sede prescelta, e non avrebbe potuto essere altrimenti.
È un luogo unico, che trasmette serenità, inclusione, amore per l’ambiente e per le cose oltre che per le persone.
Lì, sparsi sui tre piani del centro commerciale, vi erano le postazioni che accoglievano i visitatori, portandoli nel magico mondo del caffè partendo dai due elementi primari: il caffè verde e l’acqua.
Focus sulla selezione della materia prima
Grazie all’intervento della vice presidente dell’International women’s coffee alliance Italy Talia Miceli (torrefattrice), e coffee trader Alessandro Spiga (tesoriere per IWCA Italia), gli avventori hanno potuto apprendere quanto sia faticosa e determinante la scelta e la selezione della materia prima, mentre proprio di fianco c’era Daniele Marino di Brita, che con un semplice gioco di degustazione, spiegava l’importanza della filtrazione dell’acqua per la preparazione del caffè e quanto questa preziosa risorsa vada preservata.
Salendo al primo piano si veniva accolti da Paolo Storelli, responsabile grafica e modellazione 3D e da Alessandro Nardi responsabile commerciale della IPA, che spiegavano come nasce una tazzina, dalla polvere fino allo stampo ed alla sua cottura, un percorso ignoto ai più ed estremamente interessante.
Proprio al loro fianco, nello spazio Whirpool, si trovavano Edoardo Fra ed Andrea Pilotti del team Costadoro che dimostravano come preparare una tradizionale “moka perfetta” utilizzando un caffè biologico e sostenibile, mentre Lucio del Piccolo affascinava grandi e piccini con una esposizione proveniente dalla sua personale collezione di moka storiche.
Non solo storia, ma anche innovazione, era invece raccontata da Stefano Cevenini con la sua Moka Pump realizzata da E&B Lab, un’innovazione che permette di estrarre la bevanda a temperature inferiori senza quindi rischiare di bruciare il caffè.
Punto di passaggio obbligato dall’artista Fabio Ghibaudo, il quale ha realizzato in diretta per tutto il giorno opere dipinte esclusivamente con il caffè, anche su richiesta, ed il ricavato delle vendite di alcune di queste, ha permesso di mettere a disposizione un’iscrizione per coffee lovers a favore dell’IWCA.
E finalmente il tour dei visitatori terminava al terzo piano, dove si concentravano le attività che richiedevano un tempo prolungato di permanenza per poterne godere nella loro totalità.
5 roastery hanno portato i loro caffè in degustazione nelle differenti metodologie di estrazione, con specialty di grande importanza, senza essere aggressivi ma al contrario, come era stato richiesto per l’evento, “inclusivi”.
Erano presenti Little Bean, Hardy, Costadoro, Eligo coffee e HMC, ed insieme a loro, con caffè e dimostrazioni, Alpro con le degustazioni di bevande vegetali e Keber con le dimostrazioni degli effetti che si hanno in estrazioni con macine di qualità e non.
Nello spazio di Affini si sono svolte nel pomeriggio ben due competizioni, la Latte art throwdown by Alpro, che ha visto come vincitore Giuseppe Campanella ed il Master Grinder Coffee Championship sponsorizzato da Costadoro, dove selezionati da una giuria d’eccezione composta da Luca Ventriglia, Luigi Pillitu, Luca Bernardoni e Gilberto Guidi, hanno ottenuto il biglietto per le finali di Milano Francesco Orsi e Simone Previati.
Bargiornale, partner dell’evento, era presente proprio all’ingresso del terzo piano con tutte le sue riviste specializzate ed i libri della casa editrice Tecniche Nuove, (tra cui il libro Professione Barista, scritto proprio da Fabio Verona), e per concretizzare l’impegno della testata giornalistica sul tema del riciclo, ha offerto fino ad esaurimento, dei sacchettini contenenti fondi di caffè da utilizzare per le piante, con un etichetta che riportava un QR Code il cui collegamento andava ad un articolo che spiegava i molti modi di recuperare i fondi di caffè a casa ed al bar (è possibile leggerlo qui).
Per chi ha voluto approfondire temi più specifici ci sono stati diversi talk, da quello sull’andamento e sulle previsioni degli specialty in Italia, dove si sta vedendo una oggettiva lenta ma costante crescita in tutti i settori, fino alla storia della moka.
E stato toccato anche il mondo della pasticceria, grazie al maestro Giovanni Dell’Agnese che ha portato dei dolci realizzati con caffè di alta qualità, dimostrando come la pasticceria può elevarsi utilizzando materie prime di eccellenza.
Ultimo in ordine cronologico ma non per importanza, l’intervento di un gruppo di donne impegnate nel mondo del caffè: Talia Miceli vicepresidente Iwca Italia e torrefattrice, Federica Trombetta resp.
Marketing Costadoro, Ilaria Izzo titolare di una caffetteria e Ilaria Biegi docente di istituto alberghiero, intervistate dalla giornalista del Corriere delle Sera, Piera Genta.
Tanti i professionisti che sono venuti a degustare i caffè ed a far visita all’evento, ma anche molti utenti finali, e proprio con loro si è avuto il rapporto più bello, a partire dai giovanissimi fino ad arrivare ai consumatori con i quali sovente si presta meno attenzione pensando che il mondo degli specialty non possa essere per loro, gli anziani.
Ecco le conclusioni dell’ideatore della giornata, Fabio Verona: “Come detto all’inizio, credo che il nostro compito sia traghettare le nuove generazioni di baristi in una nuova realtà, che loro potranno sviluppare, ma che noi possiamo e dobbiamo far scoprire oggi a tutti”.
Verona aggiunge: “Questa immagine scattata da Federico Pezzetta (@coffeeandlucas @mymedia.studio) racchiude, secondo me, tutto lo spirito che si voleva creare con questo evento, avvicinare tutti, ma proprio tutti, ad una nuova consapevolezza, e mi preme ringraziare tutti i partecipanti, che hanno messo in campo le loro risorse malgrado non fosse una fiera di settore, Green Pea per aver permesso di sfruttare tutti gli spazi della location e ToBe Events per la gestione dell’evento.”