giovedì 19 Dicembre 2024
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Consorzio promozione caffè analizza le abitudini degli italiani nella giornata internazionale e lancia il podcast sull’espresso

Gli usi e i costumi che ci legano a questa bevanda sono diversi: su 100 caffè, circa 40 vengono consumati a casa, seguiti dal bar (circa 14 su 100). Macchina a cialde, moka e macchina da espresso automatica restano le modalità preferite con cui gli italiani preparano il caffè (rispettivamente il 42,7%, il 28,8% e il 17,1%). Quello che è interessante è anche ciò che è emerso sul rapporto personale che abbiamo con questa bevanda, specialmente quando la consumiamo al bar. Per la maggior parte di noi il caffè è una ricarica di forza mentale ed energia fisica (42,2%), un rito personale (35,6%), e un catalizzatore di buonumore e socialità (33,7%) da condividere con gli altri

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MILANO – Le festività importanti si sa, “vanno celebrate ogni giorno”: San Valentino, festa della donna, festa del papà e della mamma. Ed ovviamente, per noi italiani, anche la Giornata internazionale del caffè. Che il caffè sia la bevanda più amata al mondo è ormai risaputo: è parte della nostra tradizione, dei nostri rituali giornalieri e anche un po’ del nostro dna.

Caffè, orgoglio italiano che si beve soprattutto in casa (40,1%)

Il mercato mondiale del caffè torrefatto nel 2022 è valutato in circa 120 miliardi di dollari e rappresenta consumi pari a 170,8 milioni di sacchi da 60 kg, equivalenti a 3,1 miliardi di tazzine bevute ogni giorno su scala globale.

In questo quadro, l’Italia riveste un ruolo di primo piano, innanzitutto come Paese consumatore: è il settimo al mondo con 5,2 milioni di sacchi annui.

Secondo gli ultimi dati, infatti, circa il 73,9% dei nostri connazionali lo beve regolarmente ogni giorno. Ma nel 2023, come sono cambiate le nostre preferenze di consumo? Dove lo compriamo, dove preferiamo acquistarlo e dove amiamo consumarlo? E soprattutto, quanti di noi lo bevono, e quanti invece sanno esattamente come degustarlo?

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Dove si beve il caffè più volentieri (dati concessi)

Gli italiani e il caffè: i dati della nuova ricerca Astra 2023: il caffè al bar per ripartire con forza ed energia

Gli usi e i costumi che ci legano a questa bevanda sono diversi: su 100 caffè, circa 40 vengono consumati a casa, seguiti dal bar (circa 14 su 100).

Macchina a cialde, moka e macchina da espresso automatica restano le modalità preferite con cui gli italiani preparano il caffè (rispettivamente il 42,7%, il 28,8% e il 17,1%). Quello che è interessante è anche ciò che è emerso sul rapporto personale che abbiamo con questa bevanda, specialmente quando la consumiamo al bar.

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Ecco perché si beve il caffè al bar (dati concessi)

Per la maggior parte di noi il caffè è una ricarica di forza mentale ed energia fisica (42,2%), un rito personale (35,6%), e un catalizzatore di buonumore e socialità (33,7%) da condividere con gli altri.

Il coffee tasting e l’arte dell’espresso

E se la maggior parte di noi per comodità sceglie l’acquisto al supermercato (72,8%) c’è ancora una buona fetta di appassionati che amano recarsi presso le torrefazioni e scegliere la propria miscela (12%). Questo perché questa bevanda rappresenta anche un’esperienza sensoriale e renderla tale è frutto di sapienza e arte.

Come quella tramandata da Andrej Godina: una delle voci più autorevoli della scienza del “coffee tasting”.

Godina afferma: “L’espresso è un’invenzione tutta italiana che dall’inizio del 1900 accompagna le nostre pause e che è in grado di offrirci un vero e proprio viaggio sensoriale da gustare con gli occhi, il palato, l’olfatto. Il caffè può essere erogato in tanti modi differenti, ma ogni tazza è un’opportunità per esplorare un mondo di aromi, sapori e profumi unici e valorizzare la sua qualità è un’avventura appassionante che aiuta ad apprezzare a pieno questa esperienza” afferma il coffee specialist”.

Godina aggiunge: “Quando bevo il caffè, che sia estratto in espresso o moka, il mio pensiero va sempre al paese di produzione, ai farmer che l’hanno coltivato e al torrefattore che l’ha tostato. Un viaggio che mi permette di godere di quello che noi coffee specialist chiamiamo flavore”.

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I principali impegni richiesti alla filiera (dati concessi)

La degustazione del caffè richiede infatti la capacità di riconoscere le sfumature sensoriali del flavore, ovvero la contemporanea percezione dei gusti, degli aromi e delle sensazioni tattili quando introduciamo il caffè nel palato. Il caffè può avere tre gusti suddivisi tra acido, dolce e amaro che sono percepiti dalle papille gustative sulla lingua.

Gli aromi del caffè sono moltissimi, più di 1500 e sono percepiti durante l’espirazione dai recettori olfattivi nel naso. Infine il caffè, soprattutto nella erogazione in espresso, riesce ad avere un corpo intenso e vellutato, caratteristiche che sono percepite dai recettori tattili al palato.

Consumatori sempre più consapevoli

I consumatori di oggi sono però anche attenti alla filiera e al suo impegno. Cosimo Finzi, presidente di AstraRicerche: “La nostra indagine ha rivelato come quest’anno più che mai gli italiani apprezzino particolarmente il gusto e il significato del caffè, l’innovazione che caratterizza le diverse miscele disponibili sul mercato e le aziende che comunicano in modo chiaro, completo e trasparente”

Finzi aggiunge: “Inoltre, ciò che emerge è la crescente consapevolezza ambientale dei consumatori italiani: riconoscono l’impegno nella sostenibilità sia delle nuove confezioni (61,7%) sia dei nuovi processi produttivi e di trasporto (58,3%) e desiderano che questo trend venga mantenuto e incrementato sempre di più (50,3%)”.

È importante notare anche che oggi la sostenibilità sociale, intesa come garanzia dei diritti e della giusta retribuzione dei lavoratori, passa dal 43.4% come priorità degli impegni richiesti nel 2021, al 49.7%, nel 2023, quasi pareggiando il valore di quella ambientale che è del 50,3%, sempre nel 2023” conclude Cosimo Finzi.

La tazzina, un piacere da gustare e da ascoltare con il podcast “Storie di Caffè”

Ma la nostra bevanda preferita ha anche il vero potere di catturare l’attenzione, innescando conversazioni che trasformano ogni tazzina nel capitolo di una storia unica. Ed è proprio da questa idea che nasce il podcast “Storie di Caffè”, realizzato dal Consorzio promozione caffè in collaborazione con Podcast Italia Network.

Una serie di dieci episodi, che potrete scaricare dal 1° ottobre – Giornata internazionale del caffè, durante i quali i protagonisti, Greta giovane barista appassionata di caffè e Alberto l’amico studente che frequenta il suo bar, ci condurranno in un viaggio appassionante alla scoperta di tutti i segreti e le curiosità legate al caffè: dalla sua filiera alla sua storia, dalle tradizioni e le usanze legate al suo mondo fino preparazioni più speciali. Non perdetevelo: sarà fruibile su tutte le principali piattaforme di ascolto (Spotify, Apple Podcast, Amazon Music, Spreaker…).

Riguardo Storie di Caffè, il nuovo podcast di Consorzio Promozione Caffè

C’è chi lo beve la mattina prima di andare in Università, chi lo prende al lavoro alla macchinetta per fare delle pause con i colleghi, chi dopo pranzo, chi la sera per stare sveglio e studiare. Chi con la macchinetta e le cialde, chi con la moka e chi al bar. Chi lo prende al volo, chi lo gusta con calma, chi ha ne fa un rituale. Per alcuni il caffè è come il tè in Inghilterra: un appuntamento fisso giornaliero che ha una sua sacralità. Usanze diverse, storie diverse, ma un unico fattore comune: il caffè. Una storia dai mille sapori narrata dal podcast.

Piattaforme: Spotify, Apple Podcast, Amazon Music, Spreaker

I protagonisti:

Greta: giovane barista appassionata di caffè
Alberto: uno studente curioso che frequenta il suo bar

Gli argomenti

  • Usi, costumi e curiosità sul caffè
  • La storia e le origini del caffè
  • Le tazzina perfetta
  • Il futuro del caffè
  • La filiera del caffè e la torrefazione
  • Il caffè sulla strada della sostenibilità
  • La storia e il ruolo del bar
  • Caffè e benessere
  • Caffè nell’arte e nella cultura
  • Un caffè con il Presidente di Consorzio Promozione Caffè
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