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giovedì 21 Novembre 2024
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Starbucks rilancia in Cina con due nuove importanti infrastrutture di filiera

La scelta delle due location riflette l’intenzione di Starbucks, da un lato, di inserirsi nel più grande hub tecnologico cinese (quello, appunto di Shenzhen) e, dall’altro, di posizionarsi strategicamente nelle reti logistiche del delta dello Yangtze e della c.d. Greater Bay Area

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MILANO – Starbucks continua a puntare sulla Cina, nonostante i segnali non brillantissimi che arrivano dall’economia del gigante asiatico, che stenta a risollevarsi e a ritrovare i ritmi di crescita di un tempo. La massima catena mondiale di caffetterie ha infatti inaugurato in questi giorni due importanti infrastrutture in terra cinese: lo Starbucks China Coffee Innovation Industrial Park, che sorge a Kunshan, nella provincia dello Jiangsu, lungo la costa est della nazione, e lo Starbucks China Innovation and Technology Center, che si trova a Shenzhen, la capitale high tech della Grande Cina.

La scelta di queste due location – spiegano gli analisti – riflette l’intenzione di Starbucks, da un lato, di inserirsi nel più grande hub tecnologico cinese (quello, appunto di Shenzhen) e, dall’altro, di posizionarsi strategicamente nelle reti logistiche del delta dello Yangtze e della c.d. Greater Bay Area.

Kunshan è, a sua volta, definita da alcuni la “Silicon Valley cinese del caffè”. Nella zona franca di Kunshan sorge infatti lo Shanghai Free Trade Zone Coffee Trading Center, che dispone di una capacità di magazzinaggio di 80 mila tonnellate, dove sono attivi alcuni tra i massimi commercianti crudisti mondiali.

A Kunshan sorgerà anche il secondo stabilimento di torrefazione di Luckin Coffee, che è attualmente in costruzione e che dovrebbe essere ultimato entro il 2024. Il complesso avrà una capacità produttiva di mezzo milione di sacchi all’anno.

Starbucks ha creato, già nel 2012, il Centro di supporto per i produttori di caffè di Pu’er, nello Yunnan, in una zona famosa, un tempo, soprattutto per la coltivazione del tè e dalla quale proviene oggi la quasi totalità della produzione cinese di caffè, stimata attualmente in circa 2 milioni di sacchi.

Con l’apertura dei due centri di Kunshan e Shenzhen, Starbucks consolida una sofisticata e avanzata filiera, che va, in terra cinese, dal produttore al consumatore finale.

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