ROMA – “La decisione del Governo di istituire con l’ultima legge di bilancio un tavolo finalizzato a ridurre i costi della moneta elettronica, in particolare per i micropagamenti e soprattutto per le piccole imprese, ha acceso un faro su una questione che andava affrontata con decisione. In questa direzione va il protocollo d’intesa siglato oggi dalle principali associazioni delle imprese e quelle dei soggetti che gestiscono i pagamenti”.
Lo ha dichiarato Aldo Mario Cursano, vice presidente vicario della Federazione Fipe-Confcommercio, a seguito della firma del protocollo d’intesa siglato con ABI e APSP (Associazione italiana prestatori servizi di pagamento).
Fipe: i costi della moneta elettronica e i micropagamenti
L’intesa, firmata presso la sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze, prevede una serie di misure e indicazioni rivolte proprio ai gestori dei pagamenti per favorire il contenimento dei costi della moneta elettronica.
Cursano continua: “L’Italia è il Paese con il più alto numero di Pos installati, ma resta dietro per numero di transazioni, in particolare quando si tratta di micro pagamenti. Una circostanza che testimonia l’iniquità della distribuzione dei costi, da sempre denunciata dalla nostra Federazione, e che dimostra che siamo dinanzi ad una criticità reale e non ad un alibi di noi esercenti”.
“Un sistema nel quale le commissioni arrivano anche ad azzerare i margini nella vendita di un caffè non è più tollerabile. Per questo motivo, l’accordo di oggi segna un momento importante per garantire alle imprese una maggiore trasparenza e la possibilità di scegliere le soluzioni più convenienti, al fine di assicurare il servizio al cliente e contenere i costi”, ha concluso Cursano.