MILANO – Multa record di oltre 3 milioni di euro, in Lussemburgo, per l’importatore di caffè e tè Peter Hennen. A comminare la sanzione è stata l’Autorità garante della concorrenza del Granducato, che ha così punito la pratica anticoncorrenziale posta in essere da parte dell’azienda. Secondo un comunicato diffuso dall’Autorità, tale condotta si è protratta “da almeno il maggio del 2015, sino all’8 dicembre del 2020 nei confronti di 22 distributori situati in Lussemburgo, lungo la frontiera tedesca, per fissare un prezzo minimo di vendita del caffè fornito direttamente o per il tramite di grossisti”.
Perquisizioni e sequestri attuati nei locali delle società del gruppo Peter Hennen, nonché numerosi colloqui intercorsi con altre imprese e persone fisiche, hanno convinto l’Autorità del sussistere di un’intesa con 13 distributori.
Tra questi, l’azienda PC-Tank, che gestisce la rete delle stazioni di servizio Esso, non ha subito alcuna sanzione per avere collaborato all’inchiesta.
L’azienda ha infatti ammesso di “avere partecipato a un’intesa verticale sul prezzo di rivendita al dettaglio del caffè fornito da Peter Hennen, sul territorio del Granducato del Lussemburgo e per un periodo che è andato da almeno il 2002 sino al 23 marzo 2021”.
Fine mese con i botti per l’Ice Arabica. Nell’ultima seduta di luglio, il contratto principale della borsa newyorchese ha chiuso infatti al rialzo di 665 punti, a 164,55 centesimi, livello massimo dalla fine di giugno.
La corsa è proseguita ieri, martedì 1° agosto, a un nuovo massimo giornaliero di 167,40 centesimi, ma l’indebolirsi della moneta brasiliana ha indotto delle parziali prese di beneficio, che hanno spinto al ribasso il benchmark.
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