MILANO – Export stabile nel primo mese dell’annata caffearia 2014/15. Secondo le statistiche sul commercio, diffuse lo scorso fine settimana dall’Ico, le esportazioni mondiali di caffè in tutte le forme verso tutte le destinazioni hanno raggiunto, a ottobre, gli 8.880.079 sacchi.
Il dato supera di poco (appena 44.518 sacchi, pari allo 0,5% in più) quello dello stesso mese dell’anno scorso, mentre risulta superiore dell’8,96% (+730.420 sacchi) a quello del precedente mese di settembre.
A fronte di una variazione contenuta in termini complessivi si osservano invece cambiamenti significativi rispetto all’andamento delle singole voci.
- Si conferma innanzitutto il trend positivo dei colombiani dolci, i cui imbarchi raggiungono quota 1.056.963 sacchi, con un incremento del 9,75% rispetto a ottobre 2013.
- Il Vietnam continua a trainare le esportazioni di robusta, che crescono di 210.750 sacchi (+6,78%), per un totale di 3.316.112 sacchi.
- In flessione, invece, l’export di brasiliani naturali (–3%) e di altri dolci (-10,71%).
Diversa la situazione considerando l’andamento degli ultimi 12 mesi.
Tra novembre 2013 e ottobre 2014 sono stati esportati 111.758.273 sacchi contro i 112.484.560 sacchi dell’analogo periodo immediatamente precedente, pari a una flessione dello 0,65% (-726.287 sacchi).
- Sempre in forte crescita l’export di colombiani dolci, che raggiunge i 12.126.941 sacchi (+15,87%, pari a un maggior volume di 1.660.528 sacchi).
- Rilevante anche l’incremento degli imbarchi di brasiliani naturali (+3,50%), che ammontano a 34.262.455 sacchi ossia 1.159.730 sacchi in più rispetto ai 12 mesi precedenti.
- Le esportazioni di robusta segnano una flessione di 477.357 sacchi (-1,1%) e scendono a 42.835.825 sacchi.
- L’arretramento più marcato riguarda, ancora una volta, gli altri dolci, il cui export si ferma a 22.533.052 sacchi subendo una flessione dell’11,99% (3.069.188 sacchi in meno).
Gli imbarchi di Brazile e Vietnam raggiungono livelli senza precedenti.
L’export brasiliano, tra novembre 2013 e ottobre 2014, è stato di 35.655.791sacchi, superiore di oltre 4 milioni di sacchi (+12,72%) a quello dei 12 mesi anteriori.
Molto vicino in termini assoluti (+3.781.820 sacchi) e notevolmente superiore in termini percentuali (+18,04%) l’incremento degli imbarchi del Vietnam, che risultano pari a 24,75 milioni di sacchi.
L’export della Colombia aumenta di 1.792.313 sacchi (+19,61%) e risale a 10.932.291 sacchi.
In caduta verticale, invece, le esportazioni dall’Indonesia, che risultano più che dimezzate (-54%, pari a 6.206.382 sacchi in meno) e si attestano ad appena 5.286.616 sacchi, contro gli 11.492.998 dei 12 mesi precedenti.
Rimanendo in Asia, l’India evidenzia un lieve arretramento (-1,75%), ma si conferma comunque il quinto esportatore mondiale, con un volume di 4.814.723 sacchi.
Tra i produttori centro americani risulta in crescita il solo Nicaragua (+2,39%). Tutti gli altri paesi dell’area presentano variazioni negative, particolarmente marcate nel caso del Guatemala (-14,92%) e de El Salvador (-59,5%). Forte anche l’arretramento del Messico (-26,61%).
I volumi dei due più importanti paesi esportatori africani – Uganda ed Etiopia – sono in calo, rispettivamente, del 2,69% e del 2,24%.
Tra i paesi non membri si evidenzia la flessione abbastanza marcata del Perù (-11,89%).