MILANO – Prezzi dei robusta sempre a livelli stellari: il benchmark londinese è volato, lunedì 19 giugno, a nuovi massimi sospinto dalla forte domanda da parte dell’industria e dai problemi che si presentano sul fronte dell’offerta, con prospettive produttive incerte o in calo per i tre principali paesi esportatori mondiali di questa varietà: Vietnam, Brasile e Indonesia.
Nella prima seduta della settimana, il contratto per scadenza settembre dell’Ice Robusta ha chiuso infatti in rialzo di 36 dollari, a un nuovo massimo storico di 2.783 dollari per libbra. Intraday a 2.790, poco al di sotto del picco di 2.797 dollari di venerdì.
Nella seduta di ieri, martedì 20 giugno, il contratto ha terminato la giornata a 2.770 dollari, con una lieve flessione (-13 dollari), che non sembra comunque avere intaccato il trend di fondo.
New York è stata ferma lunedì per il Juneteenth, la ricorrenza che commemora la fine della schiavitù, diventata festività federale due anni fa.
La ripresa delle contrattazioni è stata segnata ieri dal proseguire delle prese di beneficio, già iniziate alla fine della settimana scorsa.
Le vendite si sono intensificate, quando i prezzi hanno violato al ribasso le medie mobili dei 100 e dei 200 giorni.
Bilancio di fine giornata: il contratto per scadenza settembre ha chiuso a 176,10 centesimi per libbra, in ribasso di 465 punti. Il front month (luglio) ha perso addirittura 745 punti terminando a 177,45 centesimi.
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