Andrea Illy, presidente di illycaffè, parla degli obiettivi dell’azienda nel medio termine soffermandosi in particolare sulla redditività e l’impatto del Covid sul fuori casa. C’è di più: l’azienda ha deciso di perseguire un modello di world class organization con l’apertura a un fondo americano. Leggiamo di seguito le sue considerazioni sul portale d’informazioni La Borsa Italiana.
Andrea Illy sulla quotazione in Borsa dell’azienda
TRENTO – “Quotazione in Borsa a medio termine, anche perché quelli sono i tempi del private equity. Abbiamo comunque un percorso ancora da fare per rendere più competitiva l’azienda e anche per avere un quadro congiunturale più chiaro e meno turbolento di quello attuale”. Lo ha Andrea Illy, presidente di illycaffè, a margine di un panel ospitato all’interno del Festival di Trento.
“L’azienda cresce in redditività più che proporzionalmente rispetto ai ricavi – ha aggiunto l’imprenditore triestino – adesso dobbiamo percorrere ancora più velocemente questo tragitto verso la quotazione, che era iniziato molto prima del Covid. La pandemia ci ha cambiato i numeri, perché eravamo prevalentemente vocati al fuori casa: ora abbiamo bisogno di riequilibrare i due business”.
Illy ha detto che con l’apertura a un fondo americano, l’azienda ha deciso di perseguire un modello di world class organization, per puntare al massimo livello di competitività. “L’Italia – ha aggiunto Illy – è famosa per le sue aziende familiari, che sono prevalentemente padronali, nel senso che sono anche a conduzione familiare”.
La governance del gruppo conta undici persone, di cui due appartenenti alla famiglia, mentre il 70% è costituito da un management esterno di professione.
“Nel nostro tipo di impostazione la famiglia assicura la trasmissione dei saperi, ma la gestione è di tipo professionale, quindi apertura del capitale, per non essere autoreferenziali e governance indipendente”, ha concluso.