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domenica 24 Novembre 2024
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Dario Sacco, Nespresso: “Il ruolo del caffè nel fuori casa? Come sta cambiando: adesso c’è più qualità, maggiore offerta con la mixology”

L'Out of home director: "Il lavoro che vogliamo realizzare è orientato a creare valore e soddisfazione per il cliente finale e nel canale fuori casa questo vuol dire esperienze di consumo differenziate e qualitativamente gratificanti"

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MILANO – Dario Sacco, direttore Out of Home di Nespresso Italia è l’interlocutore ideale per approfondire le potenzialità del caffè nel fuori casa, dove spesso è sottovalutato e che invece può essere un valore aggiunto per un locale che si vuole distinguere per il fine pasto e non solo, anche nella mixology.

L’occasione per discutere di questo canale è data dalla creazione una linea esclusiva studiata proprio per l’horeca di alto livello.

Nespresso Professional, Galápagos e Nepal Lamjung, Exclusive Selection per hotellerie di lusso e alta ristorazione: a che esigenze rispondono queste due novità per l’out of home?

“Il ruolo del caffè nell’out of home sta cambiando: è sempre più grande, infatti, la consapevolezza di consumo da parte del cliente, consapevolezza che si lega a tematiche di qualità, caratteristiche organolettiche, terroir e filiera. Per questo l’offerta legata al mondo della ristorazione e dell’hotellerie deve necessariamente modificarsi non solo in termini di ampiezza, con una gamma più estesa di caffè per rispondere ai gusti in continua evoluzione, ma anche con selezioni fortemente rivolte alla qualità, alle origini, e alla filiera di produzione.

Le varie bevande Nespresso (foto concessa)

Miscele da degustare, scegliere e adattare a ogni momento di consumo della giornata che siano in linea con le richieste di clienti sempre più esigenti. È con questo approccio che abbiamo deciso di puntare – anche nel mercato professional – su prodotti in grado di distinguersi, per la qualità, l’attenzione al territorio, all’origine e all’esperienza che sono in grado di regalare. Exclusive Selection GALÁPAGOS e NEPAL LAMJUNG sono due caffè di altissima qualità, provenienti da zone del mondo insolite e accuratamente selezionate per rispondere alle esigenze dell’hotellerie di lusso e dell’alta ristorazione.”

Come mai Nespresso adesso sta investendo ancora di più nel fuori casa, dopo esser diventato un punto di riferimento per i consumi domestici?

“Il mercato del fuori casa nel post pandemia ha subito una trasformazione notevole, ereditata dai cambiamenti delle dinamiche di consumo e delle nuove e modificate esigenze del consumatore finale. I dati di mercato del caffè fuori casa in Italia nel 2022 hanno fatto registrare circa 10,1 miliardi di tazzine consumate, portando il settore a rappresentare una frontiera sempre più importante sulla quale noi, come Nespresso, abbiamo voluto
concentrarci.

Il lavoro che vogliamo portare avanti è orientato a creare valore e soddisfazione per il cliente finale e nel canale fuori casa questo vuol dire esperienze di consumo differenziate e qualitativamente gratificanti, con una ampia gamma di prodotti studiati per soddisfare i gusti dei consumatori e le esigenze degli operatori del settore, e con un livello di servizio pronto a rispondere a esigenze sempre più specifiche in modo dedicato.”

Quando parlate di cambiamento culturale nella ristorazione di alto profilo, cosa intendete esattamente?

“L’agroalimentare in Italia vale 135 miliardi di euro, di cui 43 miliardi di ristorazione, settore che a valore aggiunto conta più di agricoltura, industria e distribuzione alimentare. +18% rispetto all’anno precedente, e quasi i valori pre-pandemia. L’alta ristorazione non è solo lusso ed edonismo, ma trasmissione di cultura, racconto di un territorio, materie prime con le proprie origini, la propria filiera ed ispirazione, unite ad emozioni e tanto altro.

Una delle soluzioni Nespresso (foto concessa)

In questo contesto, il cambiamento culturale di cui parliamo è strettamente legato all’esigenza di offrire un prodotto che rappresenti un’esperienza. In questo Nespresso Professional ha un ruolo cruciale proprio perché nel suo dna c’è l’impegno costante nel permettere al canale professional di mettere a disposizione dei propri clienti, innovazione e altissima qualità: con un’offerta di 20 caffè diversi per origini, profili aromatici e gusto, tra cui l’Exclusive Selection dedicata e riservata a una selezione ristretta di operatori dell’ hotellerie di lusso e alta ristorazione, Nespresso risponde alle esigenze dei diversi operatori del settore e propone selezioni e soluzioni personalizzate, in base al profilo del cliente stesso.”

Scegliere le capsule Nespresso è una scelta interessante anche dal punto di vista dei costi? (le capsule sono più convenienti di una macchina per espresso in termini energetici, di manutenzione, di spazio, di personale in grado di usarla?)

“Sicuramente quella del caffè porzionato rappresenta in linea generale una scelta che consente l’utilizzo di quantità di caffè, acqua ed energia precise e calcolate per garantire un caffè di altissima qualità senza sprechi, sia in termini di energetici che di consumo delle materie prime.

Scendendo nello specifico dell’ambito Professional, il nostro impegno è volto a offrire, oltre a caffè di altissima qualità coltivati con cura, le migliori proposte di macchine professionali con elevato coefficiente di innovazione e con combinazioni portate direttamente dalle macchine stesse in grado di consentire un’esperienza di utilizzo semplice, intuitiva ma di elevato profilo anche in situazioni in cui personale non abbia una formazione specifica.

Inoltre, scegliere Nespresso Professional vuol dire dotarsi di servizi completi e soluzioni personalizzate sempre più vicine ai clienti sul territorio, sia nelle grandi città che nelle aree più piccole, dal punto di vista dell’assistenza e della consulenza per il proprio business.”

Ma lo smaltimento dei rifiuti di alluminio, come può essere gestito dai locali?

“Così come per la nostra linea di capsule a uso domestico, anche per il canale Nespresso Professional le capsule esauste possono essere recuperate e riciclate grazie al nostro progetto di economia circolareDa Chicco a Chicco”. Il progetto è disponibile per i clienti B2C e anche per i clienti B2B che lo richiedono, come ad esempio il Ristorante Viva di Viviana Varese. Sul nostro sito è presente un facile store locator dove è possibile trovare le isole ecologiche partner del progetto che sono oltre 70 in Italia.

I nostri consumatori b2b possono riportare le capsule anche presso le nostre boutique. Raggiungiamo oltre 150 punti di raccolta. Inoltre per gli operatori professionali presenti in 154 comuni delle provincie di Lecco, Monza e Brianza, Bergamo, Como, Milano e Lodi è possibile inoltre smaltire le capsule esauste direttamente del sacco del multimateriale leggero grazie ad un progetto innovativo sviluppato con CIAL che, in collaborazione con l’innovativo impianto di Seruso a Verderio (LC) sfrutta la raccolta differenziata del sistema collettivo nazionale, questo nel momento in cui gli attori horeca sono serviti da Silea o CEM senza stipulare accordi ad hoc con altri gestori.”

Con la mixology, come intendete portare il caffè fuori dal suo habitat naturale, la colazione al bar, verso l’aperitivo?

“Caffè e miscelazione sono due mondi diversi, a primo impatto molto distanti e che all’apparenza presentano pochi punti in comune. Nella mixology, però, il caffè è un elemento, che con le proprie caratteristiche di gusto e aroma, è in grado di influenzare particolarmente la realizzazione di un cocktail, rendendolo così unico. L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare e incuriosire il consumatore sulla possibilità di gustare il caffè anche al di fuori dei suoi momenti più convenzionali, come può essere la colazione, e far percepire di conseguenza al canale del fuori casa la presenza di un’occasione di consumo nuova in grado di portare grandi soddisfazioni.

L’obiettivo a medio-lungo termine è già stabilito e per raggiungerlo lavoreremo con impegno; proprio in questa direzione abbiamo iniziato a collaborare con una serie di Bartender e Cocktail bar come, ad esempio, il Romeo Bistrot&CocktailBar a Verona.”

Molti mixologist preferiscono il cold brew all’espresso per le loro creazioni. Come rispondete a questa esigenza?

“Come dicevamo le tecniche di estrazione e miscelazione utilizzate nella mixology variano molto e spesso ciò che sembra più adatto per una creazione non lo è per altre. Per questo motivo Nespresso grazie alla sua vasta gamma di caffè rappresenta un partner di valore quando si parla di coffee mixology. Ovviamente, non mancano nella nostra offerta anche quelli che definiamo cold brew con Barista Creations Freddo Intenso e Delicato, caffè da erogare direttamente on ice.”

Sono in programma delle prossime operazioni strategiche per far crescere ulteriormente Nespresso nel fuori casa?

“Nel contesto odierno, dove l’esigenza è quella di offrire un prodotto che rappresenti un’esperienza, Nespresso ha un ruolo cruciale proprio per ciò che ci caratterizza ovvero permettere agli operatori professionali – anche a quelli per i quali il caffè rappresenta un
completamento dell’offerta, di mettere a disposizione dei propri clienti altissima qualità, varietà, e innovazione. Quello su cui continueremo a lavorare è la risposta al bisogno di diversificazione dell’offerta, proponendo ai nostri clienti professionali 20 caffè diversi – tutti con origini, profili aromatici e gusti diversi – che ci permettono di creare selezioni personalizzabili.

Un altro elemento di sviluppo che ci definisce è legato all’innovazione volta a offrire caffè di alta qualità, attraverso una semplificazione della sua preparazione, avendo a disposizione solo una macchina e una capsula. A completamento di questo impegno continuo, quest’anno vogliamo dare grande attenzione all’ambito della mixology.”

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