MILANO – I consumi americani di caffè tengono, nonostante la crisi, grazie allo specialty, all’espresso e ai giovani, soprattutto non caucasici. Queste, in estrema sintesi, alcune delle conclusioni salienti del 2023 National Coffee Data Trends (Ncdt) – Specialty Coffee Report, edito dalla National Coffee Association of USA (Nca).
Il report raccoglie l’eredita dell’indagine annuale sui consumi americani condotta dalla Nca sin dal 1950. Dal 1993, esso comprende dati e informazioni con riguardo anche alle bevande a base di espresso (espresso-based beverages o EBBs).
In questi ultimi anni, il report ha assunto cadenza semestrale allo scopo di offrire un quadro ancora più frequentemente aggiornato sull’evolversi delle tendenze di mercato. Di fatto, il Ncdt fornisce la più lunga e completa serie storica di dati e statistiche sulle abitudini di consumo degli americani, per quanto riguarda il caffè e le bevande a base caffè.
Il più recente report si basa su un’indagine condotta, a gennaio 2023, su un campione significativo della popolazione adulta statunitense di 1.500 persone circa.
I consumi americani rimangono resilienti, nonostante la crisi e le dinamiche inflazionistiche. Dalle risposte del campione emerge infatti che quasi i due terzi degli intervistati (65%) hanno bevuto caffè il giorno precedente.
Il dato è in lieve flessione rispetto alla precedente indagine, realizzata a luglio del 2022 (66%). È interessante osservare che ben il 41% dei consumatori del giorno precedente (42% nel luglio dell’anno scorso) risponde di avere consumato caffè specialty, contro un 33% (stabile) che dichiara di avere bevuto “caffè tradizionale” – non specialty.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.