MILANO – La crisi frena i consumi francesi di macinato e capsule, mentre volano sempre le vendite di caffè in grani. Il mercato del caffè e delle bevande calde d’oltralpe segna infatti una flessione del 2,4% a volume, che penalizza, in primo luogo, macinato (-4,6%) e porzionato (-5,7%). Ma è sempre più sorprendente la riscoperta del caffè in grani, i cui consumi crescono del 26,3%.
Secondo i più recenti dati Nielsen – citati in un’analisi pubblicati dalla rivista di settore Lsa (Libre Service Actualités) – il valore del mercato francese delle bevande calde ha sfiorato, nel 2022, i 4 miliardi di euro, con una crescita del 4,7% sull’anno precedente.
Su un valore complessivo di 3,98 miliardi, 1.790 milioni (+2,7%) sono costituiti da cialde e capsule; 835 milioni (+5,5%) da caffè macinato; 454 milioni (+3,8%) da caffè solubile; 318 milioni (+38,8%) da caffè in grani.
Il direttore generale di Lavazza per Francia, Spagna, Portogallo e Benelux Maurizio Cozzolino – citato nell’analisi – sottolinea l’eccezionale progressione del caffè in grani, passato 5 mila a 26 mila tonnellate nel giro di cinque anni.
Cozzolino osserva inoltre come la contrazione a volume del mercato francese sia stata meno accentuata rispetto a quelle registrate, ad esempio, in Belgio (-5%) o in Olanda (-7%).
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