MILANO – In occasione della settimana milanese dedicata al design internazionale, Lavazza prosegue con gli appuntamenti dedicati ai Coffee Defenders per rafforzare il valore dello scambio di conoscenze tra culture diverse ed evidenziare l’importanza delle relazioni umane per un futuro migliore.
Lavazza con i Coffee Defenders alla Triennale
Il legame di Lavazza con il mondo del design e, più in generale, con quello dell’arte è un legame duraturo e consolidato che l’azienda ha esplorato nel tempo attraverso diverse modalità artistiche. Si tratta di una concezione di arte che riconosce l’importanza della conoscenza e della consapevolezza nell’attivare il cambiamento, con particolare attenzione rivolta ai temi della sostenibilità sociale e ambientale; da qui l’esigenza Lavazza di promuovere occasioni di incontro tra arte e sostenibilità, coinvolgendo la community dei Coffee Defenders.
Se il primo appuntamento al Circolo dei Lettori di Torino, inserito all’interno del Salone del Gusto, ha visto protagonista la cucina e la collaborazione di due chef provenienti da mondi diversi, per valorizzare il caffè come un viaggio che unisce i valori, l’impegno e la passione di tutte le generazioni, in qualsiasi parte della Terra; questa volta, saranno protagoniste l’arte e l’esaltazione delle relazioni umane come motore di quel cambiamento necessario che coinvolge tutti attivamente.
La Milan Design Week è l’occasione perfetta in cui inserire la seconda reunion dei Coffee Defenders: martedì 18 aprile, Caffè Triennale ospiterà la seconda tappa degli incontri Lavazza dedicati ai clienti della community.
Triennale Milano e Lavazza hanno selezionato insieme l’opera Terra-cotta, Plastic Pots and Chai and Chinese Hibiscus di Lorenzo Vitturi per offrire un’ulteriore visione del rapporto tra arte e sostenibilità ed evidenziare l’importanza delle relazioni umane attraverso lo scambio di esperienze e conoscenza tra culture geograficamente lontane
Lavazza, partner istituzionale di Triennale con cui condivide l’approccio multidisciplinare della ricerca nelle arti visive e dei temi della sostenibilità, è stata coinvolta attivamente nell’operazione di rinnovamento della caffetteria, che è oggi uno spazio di sosta e incontro sempre più attrattivo e accogliente grazie anche a questi elementi espositivi.
I valori di Caffè Triennale, che aderisce alla community dei Coffee Defenders Lavazza, riflettono l’impegno del brand nella promozione della cultura del caffè sostenibile per un futuro migliore e sono raccontati attraverso le immagini dai progetti promossi e gestiti da Fondazione Lavazza.
“Questa seconda reunion sarà una nuova occasione per tornare a riflettere sul valore aggiunto dei rapporti umani e della condivisione di conoscenze ed esperienze. In questo caso, abbiamo deciso di utilizzare il mezzo artistico per mostrare come il confronto e l’incontro con realtà molto lontane sia sempre costruttivo, fonte di ricchezza e spesso la via maestra per la nascita di grandi progetti” – ha dichiarato Igor Nuzzi, Regional Director Italia & Svizzera Lavazza.
L’arte incontra la sostenibilità
Terra-cotta, Plastic Pots and Chai and Chinese Hibiscus è proprio il frutto del passaggio di mano in mano di conoscenza e oggetti che, sapientemente integrati dall’artista, hanno dato vita ad un gioco di colori e luce che unisce elementi appartenenti a culture e Paesi diversi.
Durante un suo viaggio nel Rajasthan, nella realtà agreste del villaggio di Aspura, Vitturi ha raccolto immagini di assemblages urbani che ha fotografato e sovrapposto graficamente fornendo disegni e silhouette dove ogni elemento perde la sua identità a favore di luce e colori.
Grazie al dialogo con le donne artigiane della Jaipur Rugs Foundation, associazione che opera in favore dello sviluppo socioeconomico delle comunità locali attraverso la tessitura, l’artista ha fatto sue e unito varie tecniche di tessitura per ottenere installazioni integrate con elementi che raccontano la sua vita e le sue esperienze professionali (gomitoli peruviani, vetri di Murano e reti nigeriane).
Gli arazzi sono il frutto della fusione di elementi appartenenti a culture e Paesi diversi. La promiscuità di storie, la condivisione di materiali con il passaggio di mano in mano di oggetti di origine diversa danno forma a un pezzo unico, un’opera d’arte.
Jugalbandi – la serie di cui fa parte l’opera – significa ‘gemelli intrecciati’ e in questo caso si identifica con il dialogo tra le tessitrici e l’artista, facilitando la trasformazione dei materiali utilizzati fino alla creazione dell’opera finale da parte di Vitturi.
Come l’installazione di Vitturi è il risultato del dialogo e della manualità tra artigiani di diversi mondi che grazie a lui si incontrano, così Lavazza si fa portavoce dell’importanza delle relazioni umane, individuando nel caffè un’occasione di socialità e di incontro tra culture differenti di tutto il mondo, promovendo allo stesso tempo, pratiche agricole sostenibili.
Riconoscendo l’importanza di questi valori, Lavazza vuole trasmettere a tutti gli attori coinvolti nella filiera (dai coltivatori ai consumatori) la rilevanza del “cambiamento di mano in mano”, un passaggio di esperienze e conoscenze per essere parte di un mutamento concreto e per diffonderne la cultura.
Tra questi un ruolo determinante ha la comunità di baristi, i Coffee Defenders, impegnati con il loro lavoro quotidiano a promuovere la consapevolezza che un caffè è davvero buono quando è di qualità eccellente e sostenibile
Proseguono così gli appuntamenti con i Coffee Defenders, invitati da Lavazza a collaborare attivamente al cambiamento e a costruire insieme una community inclusiva in cui condividere consigli, conoscenze e impegno per un obiettivo comune. La sostenibilità, così intesa, è una sostenibilità che evolve grazie a tutte le persone che condividono gli stessi valori e che partecipano attivamente per non interrompere una catena fatta di passione, consapevolezza e fiducia.
Le miscele Lavazza La Reserva de ¡Tierra!, scelte dai Coffee Defenders per i loro locali, come anche Caffè Triennale, sono il mezzo perfetto per diffondere la cultura del “buon caffè” dato che nascono da un progetto internazionale di responsabilità sociale che vuole migliorare le condizioni ambientali e le tecniche produttive delle comunità dei coltivatori di caffè, ma anche dalla visione della Fondazione Lavazza nei confronti di progetti di sostenibilità.
Questa volta l’appuntamento vedrà coinvolti i clienti di Milano Caffè Triennale, Big Store, Piccolo Teatro, Combo, The Stage, Circle, Deus, e Doubletree Hilton (Roma), Muse Caffetteria (Trento) e Il Circolo dei Lettori (Torino)
Protagonista della settimana internazionale del design sarà la miscela Lavazza La Reserva de ¡Tierra! Cuba, nata nei territori di Cuba dove la Fondazione Lavazza sostiene le comunità locali, aiutandole ad adottare pratiche agricole per migliorare la qualità del caffè e a coinvolgere donne e giovani all’interno della filiera produttiva.
Questo nuovo prodotto Lavazza certificato biologico, con una storia tracciabile attraverso la tecnologia blockchain, sarà servito per l’occasione anche in una speciale versione cocktail nata dalla collaborazione con Deus e Circle. In occasione della settimana della Design Week gli speciali cocktail a base della miscela Lavazza La Reserva de ¡Tierra! Cuba saranno anche inseriti nella carta di: Circle, Deus, Combo, Big Store e Piccolo Teatro e somministrati presso il Caffè Triennale durante la Coffee Defenders Reunion.
L’app Piacere Lavazza sarà protagonista presso il Caffè Triennale con una “missione check-in” grazie alla quale sarà possibile ottenere chicchi per la collection e scoprire l’elenco dei locali in cui gustare lo speciale cocktail a base della miscela Lavazza La Reserva de ¡Tierra! Cuba raccogliendo ulteriori chicchi.
Riguardo Lorenzo Vitturi
Lorenzo Vitturi (1980, Venezia – vive tra Venezia e Londra) lavora con la fotografia, la scultura e l’installazione. A seguito della sua prima esperienza lavorativa come pittore di scena per set cinematografici, Vitturi costruisce scenografie temporanee e sculture effimere, in studio e all’aperto, usando sia materiali organici sia industriali.
Partendo da luoghi geografici specifici e incontrando le comunità locali, il suo lavoro esplora economie informali e l’incontor di diverse culture, concentrandosi sul movimento di oggetti e di persone in un mondo globalizzato.
Recenti mostre personali di Vitturi sono, tra le altre, Money Must Be Made, Fondazione MAST, Bologna, Nulla è Puro, Centre Photographique Rouen Normandie, Materia Impura, FOAM Museum, Amsterdam, Dalston Anatomy, The Photographers’ Gallery, Londra, e presso la Contact Gallery, Toronto, e il CNA, Lussemburgo. Vitturi ha partecipato a mostre collettive presso MAXXI, Roma, Centre Georges Pompidou, Parigi, Palazzo Reale e La Triennale, Milano, BOZAR Bruxelles, K11 Art Museum, Shanghai, e Barbican Centre, Londra. L’ultima pubblicazione di Vitturi, Money Must Be Made, è stata pubblicata da SPBH Editions (2017).