MILANO – Coca-Cola scommette sul caffè in Cina, con il lancio del marchio Georgia, già conosciutissimo in altri mercati asiatici, quali Giappone, Hong-Kong e Corea del sud.
A dare la notizia, il quotidiano Hangzhou’s Daily Business, secondo il quale la commercializzazione è iniziata a metà mese nelle aree di Pechino, Shanghai, Guangdong, Zhejiang, Jiangsu, Fujian e Anhui. Due i formati di vendita: la bottiglietta in plastica da 268 ml e la lattina da 180 ml, al prezzo rispettivamente di 5 yuan (65 centesimi di euro) e 4 yuan (52 centesimi). I prezzi sono in linea con quelli delle analoghe referenze di Nestlé, rispetto alle quali il marchio Georgia si pone in diretta concorrenza.
Nestlé è market leader nell’Hangzhou; quote significative di mercato sono detenute anche dai taiwanesi di Mr. Brown e da Starbucks.
Per Coca-Cola non si tratta di un debutto, bensì di un ritorno a distanza di otto anni. Già nel 2005, infatti, la multinazionale americana strinse una joint-venture con la stessa Nestlé (China–Beverage Partners Worldwide) per la commercializzazione di prodotti RTD nel mercato cinese. La JV tramontò dopo un solo anno, la relativa linea di prodotti venne dismessa e Nestlé reintrodusse il marchio Nescafé.
L’esperienza negativa non ha dissuaso Coca-Cola, che reputa di avere maturato una notevole esperienza in termini commerciali e di gusti dei consumatori.
“Coca-Cola dispone di una vastissima rete di distribuzione e può promuovere un nuovo prodotto al traino di altri prodotti già conosciuti guadagnando rapidamente visibilità sul mercato” ha dichiarato in merito un analista locale.
Pur crescendo a un ritmo del 30% annuo, il mercato cinese del RTD rimane marginale e incide per appena il 2% sul totale del beverage.
Creato nel 1975, Georgia è uno dei 17 marchi di Coca-Cola con un fatturato annuo superiore al miliardo di dollari.