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venerdì 22 Novembre 2024
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Edo Quarta, dalla Fiera Levante Prof, con caffè e lo specialty: “Serviti tra i 3 e i 4 chili di miscela al giorno”

Il torrefattore: “Un bilancio decisamente positivo. Sono stati molti i clienti della concorrenza anche interessati. Ancora più è stato significativo in quanto si tratta di una fiera non paragonabile a Sigep per dimensioni, ma che rispetto alla prima edizione di ormai tre anni fa circa, ha dimostrato un enorme miglioramento sia dal punto di vista organizzativo che di affluenza. “

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MILANO – Edo Quarta direttamente dalla Fiera Levante Prof, sarà il termometro per i lettori sulla dinamicità respirata in queste quattro giornate di manifestazione in una Bari spinta dalla caffeina e dal cibo: filo conduttore, l’horeca, un settore che certo ha molto da spartire con torrefattori e baristi.

A Levante Prof 2023, quanti torrefattori ci sono?

“Ci siamo noi, Caffè Vergnano, Caffè Kenon, ma anche micro torrefazioni come Il Manovale, Pierre Cafè e Riko Caffé. Non sono tantissime sul totale delle imprese presenti, ma soltanto perché questa manifestazione è più concentrata sul food e sull’horeca, rispetto al The Milan Coffee Festival in cui lo specialty è il protagonista.

Resta comunque interessante per chi come noi sta cercando di rafforzarsi sul territorio barese. Dista poco da Lecce ma siamo comunque meno presenti in quest’area, ed ecco che Levante Prof diventa un’occasione per farci conoscere a dei nuovi clienti, comunque prossimi a Quarta Caffè.

Fare cultura del caffè in Fiera (foto concessa)

Accompagnare il settore food poi rappresenta un’opportunità di spiegare maggiormente il prodotto, portarlo al di fuori della solita cerchia, facendo ancor più cultura della bevanda. Noi del mondo specialty siamo spesso troppo estremisti: c’è bisogno di fare informazione sul caffè anche al di là dello specialty, spingendo sui prodotti di qualità, perché ci sono anche ottimi commerciali sul mercato.

Un’altra cosa positiva è che le aziende del nord sono scese sin qui. Da quando Saicaf ha lasciato come impianto di torrefazione, a Bari sono nate delle torrefazioni più piccole proprio avviate da chi era un loro dipendente. Nel momento in cui un’azienda che fa rete tra i clienti viene a mancare, il suo vuoto viene riempito da altre piccole realtà, da aziende del nord o come stiamo facendo noi.”

Quanto è importante organizzare un evento che fa incontrare i protagonisti dell’industria caffeicola, stavolta al meridione?

Il caffè Quarta a Levante Prof (foto concessa)

“Altri eventi più grandi al nord sono forse più stimolanti, ma realtà come Levante Prof sono a presa diretta, si conoscono persone che potenzialmente sono clienti comunque locali. Come Quarta stiamo puntando sempre più al mondo delle fiere, perché si ha subito un riscontro sulla parte commerciale. Con il mio team mi occupo proprio di questa copertura degli eventi, seguendo questo principio, includendolo nel budget della torrefazione.

Mio padre, essendo un imprenditore alla vecchia maniera, quando investe vuole vedere al più presto il risultato. Ovviamente si tratta di instaurare una relazione a lungo termine, che si costruisce in diversi incontri nelle fiere, sino a consolidare una connessione commerciale. Certo è impegnativo, ma alla fine si raccolgono i frutti.”

Lo specialty ha comunque un suo seguito anche qui, dove la miscela classica con tanta Robusta è ancor più radicata?

“Sta andando bene. Certo è un po’ più complicato: il filtro è un po’ più facile da servire, perché in espresso l’acidità diventa un po’ shoccante e deve esser maggiormente spiegata. Ma in generale è stato apprezzato: abbiamo registrato una media di 3-4 chili di miscela commerciale e un paio di chili specialty al giorno. Qua il caffè è visto un po’ più come un qualcosa che spezza tra uno stand di food e l’altro.

In Fiera le persone si gustano il caffè Quarta (foto concessa)

Seguendo l’idea del nostro trainer Angelo abbiamo allestito anche una stazione dedicata alla latte art, che è sempre un ottimo modo per attrarre le persone verso il mondo del caffè. Abbiamo organizzato questo angolo staccato, con un contest aperto al pubblico: chi veniva da noi preparava il suo cappuccino, e veniva valutato il migliore. Sono stati tanti i curiosi, anche dalla concorrenza, che sono venuti a mettersi alla prova.”

Bilancio a chiusura di questa esperienza? Feedback positivi?

“Un bilancio decisamente positivo. Sono stati molti i clienti della concorrenza anche interessati. Ancora più è stato significativo in quanto si tratta di una fiera non paragonabile a Sigep per dimensioni, ma che rispetto alla prima edizione di ormai tre anni fa circa, ha dimostrato un enorme miglioramento sia dal punto di vista organizzativo che di affluenza. “

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