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venerdì 22 Novembre 2024
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SALONE DEL GUSTO E TERRA MADRE – Lavazza e Slow Food dalla parte degli Earth Defenders: l’Africa

Dal reportage fotografico di McCurry parte la call-to-action sul sito Calendar2015.lavazza.com:  da oggi tutti possono impegnarsi in uno sviluppo sostenibile e diventare Difensori della Terra.  Il Calendario Lavazza 2015 è in vendita in edizione limitata al Salone del Gusto e Terra Madre  2014 a sostegno del progetto “10.000 orti in Africa”

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  • Dalla Corte
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TORINO – Da Nadia, orgogliosa paladina dell’olio di argan in Marocco, a John,
guardiano delle zucche di Lare in Kenya. Da Anna, che si batte per la qualità del cuscus di miglio
salato sull’Isola di Fadiouth, in Senegal, fino ad Asnakech, sentinella a guardia delle piantagioni di
caffè in Etiopia. (nella FOTO a sinistra e sopra uno degli scatti del Calendario Lavazza 2015 di Steve McCurry (mese di luglio) che ritrae un gruppo di fiere donne etiopi disposto, in segno di protezione, intorno alla pianta di caffè, vera protagonista dell’immagine)

Il Calendario Lavazza 2015 – realizzato con Slow Food e firmato da Steve
McCurry, con direzione creativa di Armando Testa – è un viaggio fotografico nelle storie di
quotidiano eroismo degli Earth Defenders: donne e uomini che ogni giorno con coraggio,
orgoglio e dedizione difendono i propri progetti in Africa. Lavazza e Slow Food si schierano
così dalla parte di tutti i Difensori della Terra e delle tradizioni alimentari: sono loro i simboli di
speranza per le comunità locali, i portavoce di uno sviluppo possibile e di un futuro migliore.

01. Dreaming of a better Africa
01. Dreaming of a better Africa.jpg: uno degli scatti del Calendario Lavazza 2015 di Steve McCurry (mese di gennaio) che ritrae Edward Mukiibi, agronomo tropicale Vice presidente di Slow Food International, fiero difensore della qualità del caffè in Etiopia e dell’eredità che il caffè rappresenta in questa parte del mondo

I 12 ritratti di McCurry permettono di immortalare l’anima, la forza e l’umanità degli Earth
Defenders: gli scatti sono in mostra al Salone del Gusto e Terra Madre 2014 (Torino, 23-27
ottobre) e per la prima volta il Calendario Lavazza 2015 è in vendita in edizione limitata a
sostegno del progetto “10.000 orti in Africa” (mille copie al costo di 30 euro).

06  The salt of the presidium
06. The salt of the presidium.jpg: uno degli scatti del Calendario Lavazza 2015 di Steve McCurry (mese di giugno) che ritrae Andrew Wanyonyi Sikanga, produttore di sale a Nabiole nel Kenya e membro del Presidio Slow Food del sale di canna del fiume Nzoia

Dagli Earth Defenders parte l’appello a tutti coloro che condividono i principi e i valori di
sostenibilità alimentare promossi da Lavazza e da Slow Food. Da oggi, infatti, sul sito
Calendar2015.lavazza.com prende il via la call-to-action per diventare Difensori della Terra
attraverso una donazione a favore degli orti africani o facendosi portavoce del progetto sui canali
social con l’hashtag #earthdefenders.

“Difendere il prodotto, la qualità e lo sviluppo sostenibile – dichiara Francesca Lavazza, Direttore
Corporate Image dell’Azienda – sono i valori sui quali si basa, fin dal primo Salone del Gusto del
1996, la nostra collaborazione con Slow Food. Un legame solido che quest’anno è culminato nel
Calendario Lavazza 2015 a sostegno dei 10.000 orti in Africa. Insieme abbiamo scelto di celebrare
gli Earth Defenders: guardiani delle tradizioni alimentari nel continente africano, testimoni di una
speranza di cambiamento che crediamo essere davvero possibile. Grazie a Steve McCurry e
all’agenzia Armando Testa abbiamo raccontato, attraverso la fotografia d’autore, le loro storie e i
loro sogni, tutta la forza e la passione che li anima. Ora tocca a noi.!

Presentato oggi il Calendario Lavazza 2015
Perché possiamo tutti essere Difensori della Terra e schierarci al fianco dell’Africa e di chi
combatte ogni giorno per costruire un futuro migliore”.

Il Calendario Lavazza “The Earth Defenders” è anche uno strumento concreto di sostegno al
progetto “10.000 orti in Africa”. Infatti il ricavato della vendita del Calendario in edizione limitata e
della call-to-action sul sito Calendar2015.lavazza.com sarà interamente devoluto al progetto di
Slow Food, che si propone di realizzare entro il 2016 diecimila orti nelle scuole e nei villaggi
africani. “Dobbiamo ritornare a dare valore al cibo: non è più ammissibile e sostenibile – spiega
Carlo Petrini, Presidente e Fondatore di Slow Food – un consumo scriteriato, che non guarda a
che cosa c’è dietro il prodotto. Non è più possibile tollerare che l’Africa veda negata la sovranità
alimentare delle proprie comunità: siamo tutti Africani, figli di un’unica terra madre e condividiamo
tutti la stessa umanità. Il progetto The Earth Defenders ci dice che dobbiamo essere al fianco
dell’Africa, complici del riscatto di questo continente, coscienti e fieri del fatto che il nostro impegno
non è carità, ma restituzione”.

I Difensori della Terra sono immortalati in 12 scatti che il fotografo americano Steve McCurry ha
realizzato durante un viaggio nel continente africano alla scoperta di storie di ordinario eroismo,
aggiungendo poesia ed emozione alla rappresentazione della realtà.

Un’esperienza che si conclude simbolicamente in Tanzania, nella scuola di Padre Peter Kilasara,
dove vengono formati gli Earth Defenders di domani. “Sono orgoglioso – commenta Steve
McCurry – di essere stato scelto da Lavazza e da Slow Food per realizzare il Calendario 2015. È
stato un viaggio incredibile: ho imparato molto e ho conosciuto persone straordinarie a cui ora
penso come amici. Abbiamo voluto rappresentare la dedizione di queste persone a difesa delle
proprie comunità del cibo. Sarebbe un peccato lasciare scomparire queste tradizioni uniche.
Proprio l’idea di proteggerle è l’ispirazione di questo calendario dedicato agli Earth Defenders e al
continente africano”.

Steve McCurry – sostiene Michele Mariani, Executive Creative Director di Armando Testa – è
l’interprete ideale per il Calendario Lavazza 2015. Un calendario con un tema importante, che
racconta una storia di persone e di un luogo speciale, l’Africa. Abbiamo scelto Steve McCurry non
solo perché è un maestro della fotografia e del reportage contemporaneo, ma è soprattutto il più
capace a cogliere il lato poetico ed emozionale della realtà. Steve ha tradotto il concept e le nostre
idee creative in immagini potenti ed evocative, rendendo un omaggio straordinario a quell’esercito
di lavoratori che ogni giorno combattono in difesa delle loro coltivazioni, dei loro presidi, del loro
cibo e della loro cultura. Quest’anno sono loro i nostri eroi e le foto di Steve McCurry sono il
miglior tributo a questi “difensori della terra.”

I 12 scatti del Calendario “The Earth Defenders” sono esposti al Salone del Gusto e Terra Madre
2014 nella galleria che collega Lingotto Fiere all’Oval, l’area che ospita il mercato di Terra Madre.
Le immagini di McCurry sono inoltre protagoniste dello Spazio Lavazza (Padiglione 2) e sono la
cornice ideale per degustare ¡Tierra!, caffè proveniente da coltivazioni 100% sostenibili, e Kafa,
mono-origine 100% arabica originario dell’Etiopia.

BENVENUTI A TUTTI I DIFENSORI DELLA TERRA

Scopri il Calendario Lavazza 2015 e diventa anche tu Difensore della Terra”

Calendar2015.lavazza.com”

Commenta su Twitter: #earthdefenders @Lavazza @slow_food_italy
L’impegno per l’Africa, la difesa della sostenibilità e l’attenzione alla qualità sono i tre pilastri
su cui poggia la presenza di Lavazza al Salone del Gusto e Terra Madre 2014. La partnership
con Slow Food si ripete fin dal primo Salone del Gusto nel 1996 e culmina proprio in questa
decima edizione della manifestazione enogastronomica internazionale, in cui Lavazza recita un
ruolo da protagonista.

Il Calendario 2015. Realizzato in collaborazione con Slow Food e firmato dal fotografo americano
Steve McCurry, il Calendario Lavazza 2015 celebra i Difensori della Terra: donne e uomini che
ogni giorno con coraggio, orgoglio e dedizione difendono i propri progetti in Africa. La centralità del
continente africano e l’impegno in un consumo responsabile hanno portato Lavazza a scegliere il
Salone del Gusto come il palcoscenico naturale per svelare al pubblico l’intero progetto “The Earth
Defenders”.

I 12 scatti del Calendario sono in mostra nella galleria che collega Lingotto Fiere all’Oval. 

Il progetto del Calendario Lavazza è raccontato al pubblico del Salone del Gusto da Steve
McCurry e Giuseppe Lavazza, Vice Presidente del Gruppo, durante il convegno “Diecimila orti
per il futuro dell’Africa” (23 ottobre, ore 15, Sala Gialla) e, inoltre, in occasione dell’incontro tra il
direttore de la Stampa Mario Calabresi con il fotografo e con Francesca Lavazza, Direttore
Corporate Image dell’Azienda (24 ottobre, ore 18, Spazio “la Stampa”).

Nei giorni del Salone del Gusto e Terra Madre 2014 l’autore Steve McCurry sarà anche
disponibile, all’interno dello Spazio Lavazza, per firmare le copie del Calendario in vendita in
edizione limitata a sostegno del progetto “10.000 orti in Africa” (mille copie al costo di 30 euro).

Lo Spazio Lavazza.

Lavazza al Salone del Gusto e Terra Madre 2014

TORINO – Lingotto Fiere, Padiglione 2 – Grazie al concept creativo dell’architetto Fabio Novembre e del suo Studio, tutti i visitatori possono immergersi in un mondo di aromi e di immagini, in cui si sottolinea il momento di rito e di socialità rappresentato dalla pausa caffè, prototipo del social network contemporaneo. Si tratta di un’anticipazione del concetto di socialità e aroma che sarà esploso durante EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, dove Lavazza sarà il caffè ufficiale di Padiglione Italia.!

Il Salone del Gusto e Terra Madre 2014 rappresenta così per Lavazza un punto di partenza verso
il grande appuntamento dell’Esposizione Universale di Milano.

Il caffè al Salone. Anche bere un caffè al Salone del Gusto e Terra Madre 2014 permette di
diventare un Earth Defender. Infatti, è possibile contribuire al progetto “10.000 orti in Africa”
degustando un espresso o una delle creazioni Lavazza preparate con ¡Tierra!, caffè proveniente
da coltivazioni 100% sostenibili, e con Kafa, mono-origine 100% arabica originario dell’Etiopia.
Tutto il ricavato sarà devoluto in favore del progetto di Slow Food.

La miscela ¡Tierra! è il risultato del principale progetto di sostenibilità interamente realizzato da
Lavazza che, dal 2002 a oggi, ha coinvolto oltre 3000 coltivatori in 8 Paesi: Honduras, Perù,
Colombia, India, Brasile, Tanzania, Etiopia e Vietnam. La novità dell’autunno 2014, presentata in
esclusiva proprio al Salone del Gusto, è la miscela ¡Tierra! Exclusive Blend: un caffè intenso e
vellutato, che combina accuratamente i più aromatici arabica del Brasile e i più pregiati robusta del
Sud Est Asiatico. La tostatura più accentuata ne esalta l’intenso aroma di frutta secca, con note
avvolgenti di cacao amaro e nocciola. ¡Tierra! è un caffè proveniente da aziende agricole
certificate Rainforest Alliance, la ONG internazionale che da oltre 25 anni opera nel campo della
sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Il mono-origine Kafa è uno dei caffè più pregiati al mondo. È un prodotto 100% arabica che
racchiude la fragranza della rigogliosa foresta etiope del Kafa: la regione omonima, nel cuore
dell’Etiopia, dove il caffè ebbe origine e dal cui nome deriva la stessa parola caffè. È una bevanda
di carattere, dalla struttura marcata e dall’inteso aroma floreale, da assaporare con grande cura
per coglierne il peculiare retrogusto di miele e datteri, con preziose note di ciliegia matura.

Scelte di gusto. I visitatori scelgono tra ¡Tierra! e Kafa, possono optare per un espresso o per un
cappuccino e in più, in questa edizione della manifestazione enogastronomica, hanno l’opportunità
di sperimentare due innovativi metodi di preparazione del caffè.

Il Pourover coffee è un caffè filtro preparato in una tazza singola, utilizzando un portafiltro in
porcellana o in legno in cui si versa l’acqua calda. Ha un concetto di preparazione simile

all’espresso: viene preparato fresco, al momento, su richiesta del cliente in circa 1-2 minuti.
Prende il nome dal “pour”, cioè l’atto di versare l’acqua calda nel filtro, dove è posto il caffè, ed è
un gesto che deve essere compiuto in modo lento e attento da parte del barista.

Il Pourover coffee viene utilizzato soprattutto per singole origini o miscele pregiate,
prevalentemente arabica.

Il Cold Brew Coffee è un metodo di preparazione che si ottiene per macerazione del caffè,
macinato in acqua, a temperatura ambiente, per 8-16 ore e poi filtrato. Il caffè che ne deriva è
caratterizzato dall’assenza di note amare e da un basso tenore di acidità (-67%). Il Cold Brew
Coffee è nato in Indonesia nel 1600 ed è stato poi diffuso dai mercanti olandesi in Giappone, dove
è ancora oggi largamente consumato. È noto anche come “Dutch Coffee” o “Kyoto Coffee”.

Per ognuno di questi due metodi di preparazione, il Training Center Lavazza ha studiato una
variante capace di esaltare il caffè, nel rispetto dell’unicità di ¡Tierra! e Kafa.

Il Caffè Libanese, variante pensata per la preparazione in Pourover, dona alla bevanda una
morbida nota di cardamomo, che richiama i sapori tipici del Paese mediorientale. Il Caffè
“Tunisino” è invece la proposta di Lavazza per la preparazione in Cold Brew, in grado di dare a
questo caffè, pensato per la consumazione a freddo, un delicato aroma di arancia.

Laboratori del Caffè. Dalle declinazioni del caffè nel mondo alle ricette regionali italiane, dalla
storia della caffettiera ai segreti del perfetto espresso: Lavazza permette al pubblico del Salone del
Gusto di scoprire il mondo che si nasconde in ogni tazzina di caffè, oltre alle sue caratteristiche
organolettiche e di sapore. I Laboratori Lavazza sono proposti all’interno del programma ufficiale
dei Laboratori del Gusto e il costo d’iscrizione (16 euro a corso) è devoluto a beneficio della
Fondazione Slow Food per la Biodiversità.

Infine, tutti i visitatori del Salone del Gusto possono vedere da vicino come si fa un “espresso
spaziale”. All’interno del corner di Argotec (Padiglione 2) è infatti esposto il prototipo di ISSpresso:
la prima macchina espresso a capsule in grado di lavorare nelle condizioni estreme dello
spazio. Realizzata da Argotec e Lavazza, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI),
permetterà di portare l’espresso autentico, quello italiano, sulla Stazione Spaziale Internazionale
durante la Missione Futura, in cui sarà impegnata l’astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale
Europea Samantha Cristoforetti.

Calendario Lavazza 2015: gli scatti e i protagonisti
Gennaio
Dreaming of a better Africa
Febbraio
Argan oil paladine
Marzo
Seed saver
Aprile
The sentinel guarding the plantations
Maggio
Soul ingredients
Giugno
The salt of the Presidium
Luglio
Our roots
Agosto
Saffron and Freedom
Settembre!
The chieftain
Ottobre
Women of Fadiouth
Novembre
Kirua calls Tierra
Dicembre
Future in our hands
I ritratti degli Earth Defenders
Edward Mukiibi! Nadia Fatmi! John Kariuki Mwangi!
Asnakech Thomas! Mayè Ndour
Andrew Wanyonyi Sikanga ! Mhamd Id Taleb! Roba Bulga Jilo
Anna Ndiaye! Padre Peter Kilasara
Dreaming of a Better Africa
Earth Defender: Edward Mukiibi
Vice presidente di Slow Food International e
agronomo tropicale, è il fiero difensore di
un’agricoltura sostenibile e della biodiversità.
Nello scatto di Steve McCurry: Edward è immortalato davanti a una barricata molto resistente
formata da sacchi di caffè, sulla quale troneggiano altri Difensori della Terra.

Frase simbolo: “Non possiamo produrre cibo di qualità se non siamo felici”.

Edward è convinto che l’Africa di oggi debba lavorare duramente per difendere la propria
biodiversità, la propria terra e la propria cultura.

Il sogno di Edward è che sempre più persone scelgano un’agricoltura sostenibile, rispettosa
dell’ambiente e delle comunità locali. Per produrre cibo di qualità bisogna essere felici. Ogni
piccolo agricoltore deve essere felice, deve avere la libertà di scegliere le proprie coltivazioni e il
modo in cui vuole coltivare il proprio cibo.

Argan oil paladine
Earth Defender: Nadia Fatmi
Presidente della cooperativa di donne di Tighanimine
(Presidio Slow Food), è la custode dell’argan: una
pianta simile all’ulivo che cresce solo sulla costa
meridionale del Marocco, dalla quale si ottiene un olio
raro, dalle grandi proprietà curative e ottimo
condimento.
Nello scatto di Steve McCurry: Nadia è l’orgogliosa paladina dell’olio di argan, immortalata
davanti a quello che lei e le altre donne della cooperativa chiamano “albero della vita”.

Frase simbolo: “Senza cibo sano, non si può parlare di libertà”

Nadia e le altre paladine dell’olio di argan coltivano l’idea semplice di vivere per sempre nella
propria terra grazie ai suoi prodotti. Da tempo hanno sposato i principi di Slow Food: mangiare cibi
sani, sostenibili, naturali e biologici ed è proprio con questo spirito che hanno fondato il presidio di
Tighanimine.

Il sogno di Nadia è di tornare alla terra, lavorare grazie alla terra, essere in simbiosi con essa e
non abbandonarla. Produrre l’olio di Argan può migliorare la situazione socio economica della
popolazione rurale, aiutando in particolare le donne e le giovani ad accrescere la propria
autonomia, contribuendo così alla scolarizzazione dei loro figli e a migliorare la loro vita
quotidiana.
Seed saver
Earth Defender: John Kariuki Mwangi

Vice presidente della Fondazione Slow Food per la
Biodiversità e coordinatore di tutte le attività in Kenya.
Ha 27 anni ed è il guardiano delle zucche di Lare, che
da secoli crescono rigogliose nella zona, nonostante
la forte irregolarità delle piogge.
Nello scatto di Steve McCurry: John è ritratto in una piantagione di zucche come un impavido
comandante che, mentre la pioggia gli cade copiosa sulla fronte, resta lì fiero a difendere la terra
che ama.

Frase simbolo: “I coltivatori devono essere orgogliosi di quello che fanno e la mia soddisfazione
personale è vederli soddisfatti”.

John ha un grande obiettivo nella vita: difendere la sua terra e i suoi prodotti. È convinto che sia
importante sostenere la comunità di Lare e tutte le comunità keniote non solo nel lavoro
quotidiano, ma anche a livello psicologico, per far capire a tutti i coltivatori africani l’importanza del
cibo che producono e renderli così orgogliosi del proprio lavoro.

Il sogno di John è di valorizzare, insieme a tutti i Difensori della Terra, la gastronomia africana. Per
questo motivo ha scelto, dopo aver terminato l’Università di Scienze Gastronomiche in Italia, di
tornare in Kenya e di dedicarsi a un prodotto speciale della terra come la zucca della comunità di
Lare.
The Sentinel Guarding the Plantations
Earth Defender: Asnakech Thomas

Coltivatrice di caffè in Etiopia, patria del caffè. È una
guardiana determinata e appassionata, custode di
quell’arabica etiope che chiama “oro verde” e che
considera la “spina dorsale del Paese”.
Nello scatto di Steve McCurry: Asnakech è fotografata nel mezzo delle piantagioni di caffè,
con orgoglio e dignità nel suo ruolo di sentinella dell’arabica in Etiopia.

Frase simbolo: “Ogni tazzina di arabica etiope deve regalare a chi l’assaggia lo stesso
sorriso di chi la produce”.

Asnakech è orgogliosa di essere una coltivatrice di caffè e di essere nata in Etiopia: la terra
madre del caffè, da cui si è diffuso in tutto il mondo, Africa compresa. Ogni giorno lavora con
passione per far sì che qualsiasi persona, in ogni angolo del pianeta, sappia da dove proviene
il caffè che sta bevendo. Cerca così di aiutare e istruire gli agricoltori locali, trasmettendo il
grande amore che prova per il proprio lavoro.

Il desiderio di Asnakech è che ogni tazzina di arabica riesca a raccontare la storia del popolo
etiope e la sua cultura. A regalare a chi assaggia il caffè lo stesso sorriso di chi lo produce. Ad
annullare le distanze sorso dopo sorso. Ad avere il sapore dell’amore che Asnakech e gli altri
Difensori della Terra ci hanno messo nel coltivarlo.
Soul Ingredients
Earth Defender: Mayé Ndour
Chef e ristoratrice in Senegal, è la paladina dei
cereali e di tutti i prodotti locali, che sceglie con cura
per aiutare chi le sta vicino e per valorizzare il suo
lavoro.
Nello scatto di Steve McCurry: Mayé è immersa nei colori delle spezie di un mercato
senegalese. L’aroma del caffè si amalgama con i profumi delle sue spezie e degli ingredienti
dell’anima.
Frase simbolo: “Il cibo è conoscenza, molto prima di mettersi a tavola”.

Mayé ha 50 anni e per tutta la vita ha coltivato la passione per la lavorazione dei prodotti locali. Il
cibo è convivialità, ma la condivisione inizia prima di sedersi a tavola, nella ricerca delle materie
prime e nella conoscenza di chi le produce. Ecco perché chi siede ai tavoli del ristorante di Mayé
sa da dove viene la spezia che ha nel piatto, chi ha raccolto quell’ortaggio e persino il nome del
macellaio da cui è presa la carne.

Il sogno di Mayé è arrivare all’autosufficienza alimentare del Senegal, perché è convinta che
niente possa dare più libertà dell’alimentazione. Per questo motivo si è fatta portatrice di una
filosofia di vita a chilometro zero: in Senegal la vita è dura ed essere slow significa aiutare i vicini,
prestare attenzione a ciò che hanno nel profondo e valorizzarlo.
Nello scatto di Steve McCurry: le canne stanno bruciando e Andrew è immortalato all’imbrunire
durante il processo tradizionale di estrazione del sale.
Frase simbolo: “Slow Food ci ha preso con sé e crede nel nostro progetto”.

Storicamente il Kenya occidentale è sempre stato escluso dalle principali rotte del sale, così le
comunità hanno dovuto affinare nei secoli un metodo di estrazione da una canna molto sottile, che
cresce sulle rive del fiume Nzoia. Andrew e coloro che lavorano con lui nell’associazione
“Nabuyole Self Help Group” hanno sviluppato un metodo unico di estrazione del sale da una
pianta acquatica non coltivata, che cresce in modo naturale.

Il processo è complesso: si inizia con il taglio delle canne che poi vengono messe a essiccare al
sole per ore, prima di essere bruciate. A questo punto la cenere che si forma viene mescolata con
acqua calda e si fa bollire in ampie padelle sulla fiamma viva. Una volta che tutta l’acqua è
evaporata si ottiene finalmente il sale.

Dal 2009 Slow Food affianca la produzione dell’associazione di cui fa parte Andrew. Il suo
supporto è fondamentale sia per quanto riguarda il miglioramento delle condizioni dell’intera nostra
filiera, sia per la commercializzazione del sale.
The Salt of the Presidium
Earth Defender: Andrew Wanyonyi
Sikanga

Produttore di sale a Nabuyole, nel Kenya occidentale.
Fa parte della “Nabuyole Self Help Group”,
un’associazione che si occupa della produzione del
sale che si ottiene da erbe acquatiche.
Nello scatto di Steve McCurry: un gruppo di donne etiopi è disposto, in segno di protezione,
intorno alla pianta di caffè, vera protagonista dell’immagine.

Frase simbolo: “Siamo in Etiopia. La casa del caffè, la nostra casa”.

In Etiopia c’è una regione che si chiama “Kafa”, l’unica regione al mondo dove c’è una foresta
pluviale in cui il caffè nasce spontaneo. È qui che, secondo la leggenda, nel 400 avanti Cristo, il
pastore Kaldi si incuriosì per il sapore di una bacca rossa che, da allora, non ha smesso di
conquistare con il proprio aroma tutto il mondo.

Kafa è l’inizio e la madre di tutti i caffè. Proteggere il simbolo di questa ricchezza, rappresentato
da una giovane pianta di caffè da cui tutte le altre piante hanno avuto origine, significa proprio
questo: essere consci dell’importanza del passato, salvaguardare il presente e guardare con
fiducia, energia e rispetto al futuro.
Our roots
Earth Defender: un gruppo di donne
etiopi.
In Etiopia, nella regione di Kafa, sono le donne a
difendere e a preservare la ricchezza di questa terra
rappresentata dal caffè: qui è nato spontaneamente e
da qui si è diffuso in tutto il mondo.
Saffron and Freedom
Earth Defender: Mhamd Id Taleb

Presidente della cooperativa agricola e Presidio Slow
Food dello zafferano di Taliouine, un villaggio nel sud
est del Marocco. Insegue una vita libera grazie alla
coltivazione dello Zafferano.
Nello scatto di Steve McCurry: Mhamd è circondato da molte ceste piene di fiori di zafferano.
Tra le braccia protegge una cesta e dimostra così la sua grande dedizione a questa preziosa
spezia.

Frase simbolo: “Siamo una piccola realtà, ma con un cuore grande e il nostro lavoro coincide con
la nostra vita”.

Mhamd sostiene che sempre più persone al giorno d’oggi vogliono mangiare in maniera sana, che
si affidano a ciò che conoscono e che preferiscono prodotti di sicura provenienza. Per questo nella
cooperativa di Taliouine si presta molta attenzione alla produzione in modo naturale. Grazie a
questa attenzione la cooperativa è diventata punto di riferimento mondiale.

L’obiettivo di Mhamd è di procurarsi ciò che è necessario per vivere, attraverso una vita libera e
grazie alla coltivazione dello zafferano. Le undici famiglie che fanno parte della cooperativa di
Taliouine hanno trovato in Slow Food un alleato speciale, sceso in campo al loro fianco per far
conoscere lo zafferano a importanti eventi mondiali e trovare sempre nuovi acquirenti.
The chieftain
Earth Defender: Roba Bulga Jilo

Attivista alimentare etiope, appartiene ai Karrayyu,
una tribù nomade di pastori con la quale ha creato il
Presidio Slow Food del latte di cammello: un prodotto
simbolo dell’Etiopia.
Nello scatto di Steve McCurry: Roba è ritratto accanto al suo cammello, mentre tiene in mano la
ciotola del latte. Sullo sfondo una cammella sta allattando il suo cucciolo.

Frase simbolo: “Il mio sogno per l’Africa è che possano essere gli stessi africani a deciderne il
destino”.

Per la tribù dei Karrayyu i cammelli sono tutto. I bambini crescono con il loro latte. Gli uomini li
seguono per mesi e dormono accanto a loro su giacigli improvvisati. Li mungono due volte al
giorno, raccogliendo il latte in recipienti fatti con erbe intrecciate.

Il sogno di Roba è di contribuire ad arrivare, grazie al suo impegno, al giorno in cui saranno gli
africani a decidere le politiche alimentari dell’Africa e quindi a determinare il destino dell’intero
continente. Infatti, dopo aver studiato in Italia all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
di Pollenzo, ha scelto di tornare in Etiopia per stare con la sua gente ed esserne in qualche modo
un portavoce. Si occupa della promozione del latte di cammello e difende così la fonte principale
di sostentamento della sua tribù.
Women of Fadiouth
Earth Defender: Anna Ndiaye

Presidente della Federazione Gie Mbel Saac sull’Isola
di Fadiouth in Senegal, che si batte per la qualità del
cuscus di miglio salato (Presidio Slow Food), per la
produzione di cibi sani.
Nello scatto di Steve McCurry: Anna è immortalata insieme ad altre donne, con grandi fasci di
miglio sulla testa, come un piccolo battaglione in marcia verso la cima di una collina.!

Frase simbolo: “Lavoriamo per il futuro di chi verrà dopo di noi, i nostri bambini”.

Il villaggio di Fadiouth sorge su un’isola fatta interamente di conchiglie, si trova a 150 chilometri a
sud di Dakar ed è collegato al continente grazie a un lungo ponte di legno. Anna e le altre donne
della comunità dedicano la loro vita al cuscus salato la cui preparazione è molto laboriosa. Tutte le
mattine lavano i chicchi minuscoli di miglio in mare (per questo motivo è salato) e poi li macinano.

La cosa che Anna e le altre donne di Fadiouth amano di più è incontrarsi e lavorare insieme. Il
cuscus salato, prodotto unico al mondo, non è solo motivo di orgoglio, ma ha anche un forte valore
sociale. Le donne dell’isola lanciano al mondo intero un messaggio forte e chiaro: l’emancipazione
femminile in Africa può passare anche dal cibo.
Kirua calls Tierra
Earth Defender: Padre Peter Kilasara
Missionario tanzaniano della Congregazione dello
Spirito Santo, ha operato in diversi Paesi. Attualmente
in Tanzania guida con determinazione l’associazione
“Kirua Children”.
Nello scatto di Steve McCurry: Padre Peter è ritratto in mezzo a distese di caffè, come un
difensore e protettore della sua tradizione in Tanzania.

Frase simbolo: “Permettere ai più piccoli di studiare e formarsi significa dare loro un’opportunità
di vita, oltre che di crescita”.

Qualche anno fa Padre Peter si è presentato a Lavazza come portavoce di una comunità di piccoli
produttori di caffè, che da quel momento è entrata a far parte di ¡Tierra!: il progetto di sostenibilità
di Lavazza che valorizza sia la qualità del caffè, sia la sua produzione. Sono stati realizzati
impianti per migliorarne e semplificarne la lavorazione e parallelamente sono state costruite
abitazioni e una scuola. Adesso gli agricoltori, oltre che poter lavorare in autonomia e creare un
caffè di qualità superiore, ricevono un aiuto concreto per l’istruzione dei figli.

Il sogno di Padre Peter è che la Kirua Children Association diventi sempre più grande, in modo da
affermarsi e da condividere con altre comunità i propri progetti. Intanto, la Fondazione Lavazza e
l’associazione cooperano in Tanzania per aiutare i piccoli produttori locali.
Future in Our Hands
Earth Defender: i bambini della scuola
di Padre Peter,simbolo di tutti i
Difensori della Terra che verranno.

In Tanzania, a Kirua nella scuola di Padre Peter, i
bambini diventano il simbolo e i portavoce di un futuro
possibile. Qui crescono i Difensori della Terra di
domani.
Nello scatto di Steve McCurry: i bambini sono ritratti in primissimo piano mentre, gioiosi, gettano
al vento colorati semi di caffè.

Frase simbolo: “Un seme lanciato in aria e fatto ricadere a terra per far sì che il futuro sia davvero
nelle nostre mani”.

La Fondazione Lavazza è portavoce e ambasciatrice sul campo della salvaguardia dell’infanzia
come voce di un futuro che bisogna migliorare costantemente. Questo obiettivo è realizzato
attraverso il supporto alle comunità produttrici di caffè e l’impegno in favore dei diritti dei bambini.

La Kirua Children Association, nata nel 2004, ha portato all’asilo MaseRing Nursery School dove
oggi i piccoli Difensori della Terra crescono. I bambini, infatti, studiano, giocano e trovano un luogo
pensato a misura per costruire il loro domani. Mentre i più grandi si riuniscono, discutono e si
formano sulle tecniche agricole più idonee per la comunità, consapevoli di esserne un tassello
fondamentale.
Steve McCurry, con numerose copertine di riviste e libri, oltre una dozzina di pubblicazioni e
innumerevoli mostre in giro per il mondo, è da oltre trent’anni una delle voci più autorevoli della
fotografia internazionale.

Nato in un sobborgo di Philadelphia, ha studiato cinema alla Pennsylvania State University ed ha
in seguito lavorato per un giornale locale.

Dopo due anni come freelance, la sua vita è cambiata quando ha compiuto il primo di moltissimi
viaggi in India. Con una macchina fotografica al collo, uno zaino e soprattutto una grande curiosità
ha viaggiato per molti mesi fino a quando è arrivata la svolta della sua carriera.

Dopo aver attraversato, in abiti tradizionali e con la barba lunga, il confine tra Pakistan e
Afghanistan arrivando nelle aree controllate dai ribelli appena prima dell’invasione russa, McCurry
ha vissuto un periodo con i Mujahideen.

Tornato con decine di rullini cuciti tra i vestiti, ha mostrato al mondo intero le prime immagini del
conflitto in Afghanistan.

Da allora McCurry, grazie al suo occhio attento e allo straordinario impegno, ha continuato a
raccontare conflitti bellici, culture che stanno scomparendo, tradizioni antiche e moderne, sempre
ponendo attenzione all’elemento umano.

“Ho la fortuna,da sempre,di
lavorare con persone vere che mi
restituiscono nei loro sguardi storie
che arrivano dritto ora alla testa,
ora al cuore”.
Steve McCurry: il fotografo degli Earth Defenders
McCurry ha ricevuto alcuni tra i più prestigiosi premi di fotografia, tra cui la Robert Capa Gold
Medal, il National Press Photographers Award e la Centenary Medal della Royal Photographic
Society. Inoltre il Ministro della Cultura francese lo ha nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e
delle Lettere.

La sua collaborazione con Lavazza è iniziata oltre 10 anni fa nell’ambito del progetto ¡Tierra!, con
servizi fotografici in Honduras, Perù, Colombia, India, Brasile e Tanzania. Ne è risultato
un reportage fotografico unico, che documenta il primo progetto di sviluppo sostenibile realizzato
interamente da Lavazza.

Il forte legame che unisce l’azienda e il celebre fotografo statunitense si è arricchito quest’anno
con il Calendario Lavazza 2015, realizzato in collaborazione con Slow Food e dedicato ai Difensori
della Terra: uomini e donne che ogni giorno con coraggio e dedizione difendono i propri progetti in
Africa, come moderni “eroi” della terra.

“Sono stato contattato da Francesca Lavazza per fare il Calendario 2015 ed ero onorato ed
eccitato di partecipare a questo progetto. Lo considero un modo per rendere onore all’Africa e
spiegare che cosa fa Slow Food. Penso sia stato un viaggio incredibile e in Marocco, Senegal,
Tanzania, Kenya, Etiopia ho imparato molte cose, ho conosciuto persone a cui ora penso come
amici. Spero che le mie immagini possano rappresentare, attraverso il linguaggio universale della
fotografia, un importante amplificatore del progetto Earth Defenders”, ha commentato Steve
McCurry.
Al Salone del Gusto e Terra Madre 2014 l’appuntamento per tutti gli appassionati del caffè è con i
Laboratori Lavazza. Proposti all’interno del programma ufficiale dei Laboratori del Gusto,
raccontano a tutti i partecipanti il mondo che si nasconde in ogni tazzina di caffè, oltre alle sue
caratteristiche organolettiche e di sapore.

Un viaggio che inizia con Kafa Forest Coffee e ¡Tierra!, per proseguire con le declinazioni del
caffè nel mondo e in Italia con i caffè regionali, la storia della caffettiera e i segreti del perfetto
espresso.

Il costo d’iscrizione di ciascun Laboratorio (16 euro a corso) andrà a beneficio della Fondazione
Slow Food per la Biodiversità.

Programma Laboratori Lavazza”
Salone del Gusto e Terra Madre 2014 – 23-27 ottobre 2014

Giovedì 23 ottobre

•Ore 14.30 – Ethiopian Kafa Coffee, il primo caffè della storia. Un viaggio sensoriale ”
” “attraverso la via del caffè. Partendo dal cuore dell’Etiopia, nella regione di Kafa

Venerdì 24 ottobre
!
!•!Ore 14.30 – Progetto Lavazza ¡Tierra!: racconti di un viaggio nella sostenibilità ”
” “attraverso l’aroma delle sue miscele. La storia di ¡Tierra! si sta arricchendo di nuove
storie e miscele raccontate attraverso la degustazione delle origini e delle diverse
miscele di ¡Tierra! preparate sia con la tradizionale caffettiera italiana che con metodo
espresso. (Sala 30)

•!Ore 17.00 – L’espresso italiano diventa dessert. Ricette semplici e creative per scoprire
come divertirsi e gustare in modo insolito il caffè. (Sala 30)

I laboratori del caffè
Sabato 25 ottobre

Ore 14.30 – I caffè in tutte le lingue del mondo. La storia del caffè viene ripercorsa
attraverso la preparazione e degustazione secondo le tradizioni dei diversi Paesi: dalla
turca a quella con la calza brasiliana o ancora al tipico caffè touba senegalese. (Sala 30)

!•!Ore 17.00 – I primi passi nell’assaggio del caffè come un esperto assaggiatore. !
! !Insieme agli assaggiatori Lavazza scopriamo, attraverso una serie di esercizi sensoriali, !
! !quali sono i primi passi per valutare il caffè come un vero esperto. (Sala 30) !
!
Domenica 26 ottobre !
!
!•!Ore 14.30 – I Caffe Regionali d’Italia: ricette classiche da assaggiare per non ” ”
” “perderne la memoria ed il piacere. Lavazza propone un viaggio sensoriale tra le ! !
! !specialità che nelle diverse regioni hanno dato vita a prodotti legati alla storia italiana e !
! !alle abitudini del caffè nel Belpaese. (Sala 30) !
!
!•!Ore 17.00 – Coffee Makers, la storia della caffettiera raccontata e gustata da Lavazza ”
” “ed E. Maltoni. Insieme ad Enrico Maltoni, studioso e collezionista di macchine da caffè
d’epoca, si ripercorrono quattrocento anni di storia del caffè. (Sala 30)

Lunedì 27 ottobre

Ore 12.00 – L’autentico espresso italiano: i segreti della tostatura, della miscela e ”
” “dell’estrazione. Assaggio di origini in purezza e miscele per espresso create “in diretta”
durante il laboratorio. (Sala 30)

CIMBALI M2
  • Brambati

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