Quasi al termine i lavori per la storica caffetteria dopo 5 anni di chiusura in corso Cavour. Al piano terra ci saranno bar e pasticceria, al primo piano invece sarà allestita la sala che fungerà anche da pizzeria-ristorante. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Rita Schena pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno.
La riapertura della Saicaf a Bari
BARI – Il conto alla rovescia è già partito. Entro questo avvio di primavera, forse anche prima, la Saicaf (rigorosamente nella dicitura barese, chiamata a volte anche al maschile, il Saicàf) riapre la sua storica sede in corso Cavour. Ultime battute quindi per ritrovare un luogo molto amato dopo circa 5 anni di chiusura.
E se fino ad ora il cantiere è stato impenetrabile qualcosa di come sarà Casa Saicaf si è potuto vedere attraverso i progetti e le prime dichiarazioni di Leonardo Lorusso, direttore commerciale della Saicaf e il pasticcere Salvatore Petriella, che gestirà spazi e produzione.
“Sarà un luogo dove sentirsi a casa ed essere coccolati – hanno spiegato già in avvio del cantiere e che oggi ripetono -, perché Saicaf è una garanzia di qualità e di storia per l’imprenditoria di questa città e perché vogliamo restituire valore e rispetto ad un luogo simbolo”.
E di storia la Saicaf ne ha tanta sulle spalle, sin dal 1937 quando era Gran caffè Savoia poi ribattezzato Gran caffè Saicaf dopo la Seconda guerra mondiale.
“Siamo sempre stati un luogo dove si è saputo cogliere il cambiamento – spiega Lorusso – e continueremo ad esserlo”. “E in questa ottica andrà anche la nostra produzione che terrà conto non solo dei nuovi gusti ma anche le intolleranze”, fa quasi eco Petriella.
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