Una ricerca che ha analizzato oltre 500 aziende produttrici di caffè nella Foresta pluviale atlantica e del Cerrado rivela l’effetto positivo delle certificazioni agricole sull’ambiente. Lo studio è stato condotto sotto l’egida del Programma di conservazione, ripristino e uso sostenibile della biodiversità del FAPESP (BIOTA-FAPESP) e finanziato attraverso due progetti. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Lega Nerd.
La certificazione agricola a favore della sostenibilità
MILANO – La certificazione agricola può fungere da incentivo per i coltivatori di caffè e altri agricoltori a rispettare le leggi volte a proteggere l’ambiente, promuovendo il loro allineamento con le attuali richieste della società e del mercato, sebbene non contribuisca necessariamente a ridurre la deforestazione o ad aumentare la rigenerazione naturale della copertura vegetale nelle proprietà rurali, secondo uno studio condotto in Brasile e riportato in un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Biological Conservation.
Lo studio è stato condotto sotto l’egida del Programma di conservazione, ripristino e uso sostenibile della biodiversità del FAPESP (BIOTA-FAPESP) e finanziato attraverso due progetti.
Gli autori dell’articolo sono ricercatori della Fondazione brasiliana SOS Mata Atlântica e del Collegio di Agricoltura Luiz de Queiroz (ESALQ-USP) e dell’Istituto di Bioscienze (IB-USP) dell’Università di San Paolo. Con quasi il 40% della produzione mondiale certificata, il caffè è un esempio del crescente utilizzo dei sigilli di certificazione per dimostrare che i produttori si impegnano a seguire le migliori pratiche in termini di sostenibilità e protezione ambientale.
Tuttavia, difficoltà statistiche e metodologiche hanno impedito ai ricercatori di determinare se l’agricoltura stia effettivamente diventando più sostenibile grazie alla certificazione e come la legislazione ambientale influisca esattamente sulla biodiversità nelle aree interessate.
Per leggere l’articolo completo basta cliccare qui.