MILANO – Olam Group chiude l’esercizio 2022 con una performance solida, che si estende a olam food ingredients (ofi), divisione quest’ultima comprendente anche il commercio del caffè. Il colosso singaporiano vede lievitare i ricavi del 16,8%, a 54,9 miliardi di dollari (di Singapore), pari a 38,5 miliardi di euro, principalmente per effetto dei rincari intervenuti nei prezzi di numerosi prodotti e materie prime.
L’Ebit è cresciuto del 13,1%, a 1,6 miliardi (1,12 miliardi di euro). L’utile netto dopo gli interessi di terzi e le imposte, è invece in calo dell’8,3%, a 629,1 milioni (441.4 milioni di euro).
ofi è il gruppo operativo nato da una costola di Olam International
che riveste posizioni di leadership nei commerci di numerose materie prime, tra le quali il caffè, il cacao, le noci, le spezie e i prodotti lattieri. Il fatturato di ofi è cresciuto, nell’esercizio 2022, del 15,3% raggiungendo i 16,4 miliardi (11,5 miliardi di euro).
Allo stesso tempo, l’Ebit è in calo del 9%, a 746,5 milioni (523,8 milioni di euro). I conti hanno risentito dell’improvvisa e significativa impennata dei costi energetici, nel primo semestre 2022.
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