giovedì 19 Dicembre 2024
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Sheroes Café in India: il bar gestito dalle donne sfigurate

Anshu, una delle donne che lavora nella caffetteria: “Mi coprivo il volto per proteggermi dai commenti offensivi. Mi dicevano che ero brutta. Le uniche volte che uscivo di casa era per andare in ospedale. Mai avrei pensato di tornare a una vita normale. Adesso, grazie alla caffetteria, posso vivere come tutti gli altri, facendo tutto ciò che mi va”

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DELHI – La vastità del patrimonio culturale e storico dell’India ha elevato il Paese a sinonimo di spiritualità. Tuttavia, recentemente l’India ha cominciato ad essere conosciuta per un triste primato, risultando tra i primi paesi tipicamente associati alla vitriolage: l’aggressione con acido. Si tratta di un tipo di violenza premeditata che ha l’obiettivo di sfigurare un’altra persona gettando una sostanza corrosiva sul volto. I risultati possono essere devastanti per l’esistenza della vittima. Tra i sintomi a lungo termini sono inclusi: cecità, cicatrici e gravi difficoltà psicologiche.

Il progetto Sheroes Café

Un progetto sociale sta tuttavia facendo la differenza per aumentare la consapevolezza dietro gli attacchi con l’acido e aiutare le vittime a reintegrarsi nella società. Ecco dunque la nascita dello Sheroes Café, una catena di caffetterie indiana completamente gestita da donne sopravvisutte alla vitriolage. Il primo locale ha aperto nel 2014 ad Agra e, in poco tempo, ha visto una rapida crescita con l’introduzione di un nuovo store a Lucknow e a Dehli.

Anshu è una delle donne che lavora allo Sheroes Café. A soli 15 anni le venne gettato l’acido in faccia dal suo vicino di 55 anni per aver rifiutato le sue avances. Da allora la sua vita è radicalmente cambiata.

Anshu rivela al Corriere della Sera: “Mi coprivo il volto per proteggermi dai commenti offensivi. Mi dicevano che ero brutta. Le uniche volte che uscivo di casa era per andare in ospedale. Mai avrei pensato di tornare a una vita normale. Adesso, grazie alla caffetteria, posso vivere come tutti gli altri, facendo tutto ciò che mi va”.

Secondo il National Crime Records Bureau, tra il 2018 e il 2020 nel Paeese sono avvenuti 659 casi di aggressione con acido ma il numero effettivo sarebbe ancora più elevato e le vittime sono principalmente le donne.

Alok Dixit, giornalista e attivista, ha deciso di combattere la piaga sociale con la fondazione del Sheroes Café, creando la campagna Stop Acid Attack, contribuendo nel fare una differenza significativa nella vita di coloro che sono sopravvissute agli attacchi.

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