MILANO – La registra tedesca Carmen Butta ci aiuta a conoscere un’altra realtà che esiste alle origini del chicchi, attraverso il reportage “Colombia, le raccoglitrici di caffè trans“.
Nelle Ande Colombiane, a 1600 metri di altitutdine, le donne transessuali hanno trovato il loro spazio sicuro lavorando nelle piantagioni del caffè. Werafa “False donne” così le chiamano nel loro Paese, si occupano della coltivazione di caffè particolarmente pregiato. Sono diventati delle oasi per i transessuali, che possono trovare in questa attività sussistenza e un modo per riscattarsi rispetto a una società che vengono oppressi e perseguitati.
Le trans durante la Traviesa de Mayo: la raccolta di maggio
Per proteggersi dalle aggressioni del resto della popolazione, la comunità trans colombiana ha iniziato a fare rete, recandosi in questa isola felice in mezzo alla farm. Sfidando le condizioni climatiche sfavorevoli, gli insetti, il duro lavoro: tutto pur di avere l’occasione di condurre una vita al riparo dalla violenza.
I volti di queste donne, che davanti alla telecamera confidano i loro sogni tra cui, anche quello di tornare a studiare, sono immortalati dal documentario insieme ai colori accesi delle drupe appena raccolte.
Essere autenticamente se stessi, recuperando dignità: non è semplicemente trasportare sacchi pesanti sulle spalle per strade ripide e sterrate. E’ la voglia di riscatto, offerta da El Eden, la vecchia finta dove la comunità trans ha costruito una casa.
Qui il documentario completo.