MILANO – Mercati del caffè in ripresa dai minimi della settimana trascorsa. L’Ice Arabica ha recuperato ieri, mercoledì 18 gennaio, ulteriori 390 punti chiudendo a 155 centesimi, livello massimo dalla fine della prima decade. Londra guadagna marginalmente (+7 dollari) e termina la giornata a quota 1.902 dollari mantenendosi in backwardation.
Sull’andamento dei prezzi, in entrambe i mercati, ha inciso la debolezza del dollaro. New York aveva toccato, mercoledì 11 gennaio, i suoi livelli minimi dal maggio del 2021, con il contratto per scadenza marzo a 143,90 centesimi.
A ciò hanno fatto seguito due sedute in netta ripresa, che hanno riportato il benchmark a 151,70 centesimi, venerdì 13 gennaio. Dopo il week-end lungo per la ricorrenza del Martin Luther King Day, la riapertura di martedì ha visto una leggera flessione (-60 punti), a 151,10 centesimi, prima del nuovo rimbalzo di ieri.
Le scorte certificate dell’Ice Arabica segnano, nel frattempo, un ulteriore lieve incremento risultando pari, sempre nella giornata di ieri, a 858.661 sacchi.
Ulteriori 100.704 sacchi sono in attesa di certificazione. Il livello degli stock della borsa newyorchese rimane storicamente piuttosto basso. Ma segna una netta ripresa rispetto al minimo di 382.695 sacchi registrato il 3 novembre scorso.
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