ROMA – Le aggressioni nei confronti delle donne e i femminicidi rimangono purtroppo una piaga diffusa nel Paese e, in alcuni drammatici casi, avvengono persino sotto gli occhi di tutti, nei luoghi pubblici. Da ultimo, l’episodio di venerdì sera davanti a un ristorante della Capitale, dove una giovane donna di 35 anni, è stata aggredita e uccisa a colpi di pistola dal suo ex compagno.
Fipe contro la violenza sulle donne
Fipe-Confcommercio, la Federazione di rappresentanza dei pubblici esercizi più vasta in Italia, ha manifestato da tempo l’importanza e l’urgenza di fare tutto il possibile per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e abuso, in particolare per il genere femminile, maggiormente esposto a questo tipo di situazioni, dispiegando al meglio le potenzialità di presidio e primo aiuto delle attività di ristorazione e intrattenimento diffuse sul territorio.
In particolare, da oltre due anni, Fipe ha realizzato, attraverso il suo Gruppo Imprenditrici, con la Polizia di Stato il progetto #SicurezzaVera, pensato per formare gli operatori ad essere più reattivi e pronti nel gestire le situazioni di difficoltà ed emergenza e per diffondere tra imprenditori e cittadini una maggiore consapevolezza sul tema della violenza di genere.
Pur riconoscendo la necessità di strumenti normativi per contrastare il fenomeno, è inoltre importante attivare strumenti operativi dedicati ed efficaci: oltre al 112, numero unico di emergenza, è disponibile l’app della Polizia di Stato YouPol, scaricabile da ciascun cittadino sul proprio dispositivo mobile.
L’app diventa un canale privilegiato per gli operatori del settore che inserendo il codice #Fipe, in pochissimi minuti, potranno segnalare casi di molestia o violenza, permettendo così una rapida presa in carico della denuncia.
Insieme per la sensibilizzazione
In un giorno di grande successo per le Forze dell’Ordine Italiane, con l’arresto del latitante Matteo Messina Denaro, Fipe conferma tutta la propria disponibilità a lavorare insieme ogni giorno per rilevare e contrastare anche quei piccoli segnali di disagio e aggressività che si possono trasformare in tragedie e a sensibilizzare gli operatori sul ruolo che possono -e devono- svolgere in questo contesto.
“Come Fipe esprimiamo la nostra piena vicinanza ai familiari della vittima, certi che le indagini della Magistratura chiariranno la dinamica dei fatti e garantiranno giustizia”, ha dichiarato Valentina Picca Bianchi, presidente Donne Imprenditrici Fipe. “Da sempre ci battiamo affinché le donne possano sentirsi al sicuro durante una serata tra amici e sul posto di lavoro e lavoriamo affinché il tema venga percepito con l’urgenza che merita.”
“Invito ogni collega del comparto a tenere gli occhi aperti e sensibili. è tempo di intervenire con una nuova e condivisa responsabilità. Questo significa essere realmente un pubblico esercizio, figura di straordinaria importanza sociale per il territorio”.