MILANO – The Milan Coffee Festival si è concluso dopo tre giorni con un ricco palinsesto di eventi, performance e competizioni che hanno trasformato il capoluogo lombardo nella capitale dei coffee lover. Dopo due anni di fermo, questa edizione rappresenta quasi un nuovo punto di partenza.
Si è così riaffermata la necessità e il dovere di divulgare, aggiornare e travolgere la scena del caffè italiano. L’evento ha visto l’unione di brand come Gruppo Cimbali, La Marzocco, Lavazza, Simonelli Group con Victoria Arduino e Brita.
E parlando di informazione è impossibile non citare The Lab, un ampio programma di laboratori, discussioni e approfondimenti su temi di attualità relativi al mondo del chicco. Un palcoscenico realizzato con il supporto di Mumac Academy.
Formazione ed informazione al The Milan Coffee Festival
Sul tema del valore e qualità dell’espresso in Italia, l’intervento “Storia di uno scandalo tutto italiano: un euro non basta” è stato degno di nota. Davide Cobelli (Sca Italy National Coordinator), Alberto Polojac (Quality manager di Imperator srl), Francesco Sanapo (amministratore delegato di Ditta Artigianale, Firenze), Carlos Bitencourt (founder e managing director Cafezal, Milano), Giuseppe Gallello (co-owner di Gelsomina Pasticceria, Milano) si sono scambiati i punti di vista sulla spiacevole esperienza che ha visto multato Francesco Sanapo di 1.000 euro dalla Polizia municipale di Firenze per la segnalazione di un cliente offeso per aver pagato un decaffeinato a 2 euro che non era segnalato esplicitamente nel menù a vista (ne abbiamo parlato nel dettaglio qui).
“La qualità del caffè, e il costo che ne deriva, non ha ancora raggiunto il giusto riconoscimento nel nostro Paese.” Afferma Sanapo. “Ma iniziative come The Milan Coffee Festival aiutano la nostra causa e a far capire al grande pubblico che dietro una tazzina di caffè si racchiude un universo che merita di essere rispettato e valorizzato.”
Restando sul topic della formazione e dell’educazione, The Milan Coffee Festival ha ben altro da offrire
La masterclass Smirnoff ne è un esempio: un abbinamento tra vodka e caffè ideato dal team di The Milan Coffee Festival in collaborazione con il brand, ha raccolto la sfida di sostenere la tendenza sempre più frequente di preparare i cocktail a casa propria e di dare un tocco alcolico e caffeinico alle ricette più classiche.
Caffè e mixology
Ancora sulla miscelazione: abbiamo avuto l’occasione di partecipare al webinar e di creare, grazie alla guida del team Cafezal, un mix innovativo dei due drink Espresso Martini e Coffee Negroni. L’esperienza è ancora la conferma di come il caffè stia acquisendo sempre più popolarità e fama anche nel campo della mixology.
Sulla stessa scia la proposta dello stand di 1895 Coffee Designers by Lavazza, che diventa teatro di incontro tra diverse bevande che si uniscono nelle creazioni finali. Special guest degli appuntamenti nelle tre giornate della Fiera sono stati i bartender Guglielmo Miriello – Mandarin Oriental, Milano -, Matteo Zed – The Court, Roma – e Alex Frezza – L’Antiquario, Napoli -, che hanno catturato il pubblico con una personale interpretazione dell’Espresso Martini, cocktail simbolo del caffè nella mixology, preparato con gli specialty coffee 1895 by Lavazza.
Al The Milan Coffee Festival, insomma, il caffè diventa cultura, innovazione e tradizione senza tralasciare uno spazio per il divertimento.
Condivisione, immagini e luna park
Un altro stand che ha riscosso successo e una grande partecipazione del pubblico è stato quello de La Marzocco un’autentica sala giochi con attrazioni da luna park che ha attratto il pubblico con giochi a premi che hanno catturato l’attenzione dei grandi e dei giovanissimi, che hanno avuto l’opportunità di portarsi a casa anche una nuovissima Linea Micra (lanciata su Instagram qualche giorno fa, ne abbiamo parlato qui).
La Marzocco ha inoltre sponsorizzato la competizione Latte Art Live con la macchina KB90 e il Roaster Village con la Linea Mini. Lo stand dell’azienda fiorentina ha visto la partecipazione di Gianni Cocco, coffee ambassador, che ha offerto una sessione home barista class per chi ha voluto scoprire tutto sulle tecniche di latte art e di preparazione di bevande a base caffè.
Tecnica e preparazione hanno avuto un ruolo importante nella Fiera che ha ospitato la competizione Master coffee grinder championship, il contest ideato dal coffee expert Fabio Verona, e che ha visto la vittoria di Luca Bernardoni, Brand ambassador e responsabile qualità della torrefazione Hardy di Assago (Milano): ne riferiamo nel dettaglio qui.
Lo stand di Victoria Arduino ha avuto l’occasione di brillare grazie ai mono origine e alle miscele preparate con Black Eagle Maverick e E1 Prima. Marco Radicioni, ideatore di Otaleg e gelatiere premiato con Tre coni Gambero Rosso, ha avuto modo di deliziare i partecipanti del festival con una speciale creazione di gelateria a base di caffè.
La terza edizione del The Milan Coffee Festival si è insomma rivelata un’esperienza imperdibile per tutti i coffee lover.
Milano si sta imponendo ogni giorno con forza nel mondo degli specialty coffee, un campo affascinante che sta finalmente catturando sempre di più l’attenzione del grande pubblico anche italiano.
Il Coffee Festival è stato organizzato in alcune delle città più autorevoli nel campo dei caffè speciali – Londra, New York, Parigi, Amsterdam, Los Angeles, Toronto, San Paolo e Cape Town – riscuotendo un enorme successo.
L’edizione italiana assume tuttavia un significato differente dalle altre manifestazioni.
Il Bel Paese sta infatti rivendicando e rafforzando il suo legame storico con il caffè, riscrivendone però il racconto in una chiave nuova, fresca e alternativa. E i visitatori di The Milan Coffee Festival hanno potuto essere testimoni di questa metamorfosi.
di Federico Adacher