BUSTO ARSIZIO (Varese) – Trasformare il Natale in un gesto concreto di solidarietà si può, tanto più se serve a ridare il sorriso a un bambino. La dimostrazione tangibile arriva dalla Bottega del Fiore dell’Associazione Bianca Garavaglia che, anche quest’anno, mette a disposizione di privati e aziende una serie di idee regalo charity.
Per sostenere i progetti di ricerca e cura sui tumori infantili che dal 1987 l’Associazione finanzia presso la Struttura complessa di pediatria oncologica dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano basterà semplicemente scegliere una delle tante proposte solidali disponibili online sul sito.
Il fiore di cioccolato per combattere il cancro
Prodotto di punta di quest’anno è il fiore di cioccolato (una tavoletta di cioccolato, al latte e fondente, di 10×10 cm), in edizione limitata, che riproduce il simbolo dell’Associazione Bianca Garavaglia per festeggiare il suo 35esimo anniversario.
Grazie alla collaborazione con la storica pasticceria Chiara di Fabio Longhin, di Olgiate Olona (VA), nasce un prodotto solidale unico che, in 100 grammi di cioccolato, racchiude tutta la qualità di una tradizione pasticciera che si tramanda dal 1974.
Il cioccolato utilizzato per realizzare il fiore, infatti, proviene dall’azienda francese Valhrona, certificata a livello internazionale come B Corp per il conseguimento di elevate performance in termini di sostenibilità sociale e ambientale.
La scatola che racchiude la tavoletta raffigura il “fiore di Bianca” con l’obiettivo di rendere omaggio al disegno originale realizzato durante il periodo trascorso in ospedale dalla bambina vittima di tumore che ha dato il nome all’associazione.
Quel fiore da 35 anni è sinonimo di speranza per tanti bambini e a ragazzi che combattono la propria battaglia contro il cancro. Per questo goloso prodotto il contributo minimo richiesto è di 10 euro, con la possibilità di effettuare spedizioni in tutta Italia.
Dal 15 novembre al 24 dicembre sarà possibile sostenere i progetti della Odv anche presso la Bottega del Fiore, il Temporary Shop di Busto Arsizio, in Corso XX Settembre n° 20, dove, oltre al Fiore di Cioccolato, si potranno trovare altri prodotti solidali come panettoni e pandori (750 g, contenuto in una pratica latta riutilizzabile; contributo minimo: € 20), le mug e le candele profumate, libri e giochi per bambini e le Christmas Box (cofanetti contenenti prodotti selezionati e di qualità per accontentare tutti i palati; contributo minimo: € 30 – 60).
Perché non c’è dono più prezioso del sorriso di un bambino.
La scheda sintetica dell’Associazione Bianca Garavaglia
L’Associazione Bianca Garavaglia (abianca.org) nasce nell’aprile del 1987 in ricordo di Bianca, una bambina di 6 anni colpita da una rara forma di neoplasia. È lei che in ospedale disegna il fiore verde e fuxia, oggi diventato simbolo della Odv e sinonimo di speranza per molti bambini e ragazzi malati di tumore. L’Associazione è composta da circa 700 soci e da un Consiglio Direttivo che propone e delibera gli interventi con la supervisione di un Comitato Scientifico.
La missione è quella di raccogliere fondi da destinare alla promozione di studi scientifici e cure mediche nel campo dei tumori dell’età pediatrica con particolare attenzione ai tumori solidi.
L’Associazione Bianca Garavaglia dal 1987 offre il suo supporto alla Struttura Complessa di Pediatria Oncologica della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano attraverso una Convenzione Triennale. Tre le principali aree di intervento: ricerca preclinica e traslazionale, ricerca clinica e assistenza.
L’Associazione sostiene inoltre il Progetto Giovani della Pediatria INT, progetto dedicato a pazienti adolescenti e giovani adulti, con l’obiettivo di creare un nuovo modello di organizzazione medica, incrementando l’accesso dei pazienti adolescenti ai reparti e ai protocolli clinici di oncologia pediatrica.
Gli adolescenti ricoverati presso l’INT oggi possono accedere a servizi loro dedicati, quali il supporto psicosociale e le misure di conservazione della fertilità, e usufruire di ambienti di cura dove possano continuare a svolgere, almeno in parte, le proprie attività anche durante le terapie.
Tra questi una palestra, un’aula studio e un’aula multifunzionale all’interno della quale i ragazzi possono studiare, incontrarsi con i coetanei e svolgere corsi e laboratori.