MILANO – Prezzi del caffè sempre più giù: il contratto per scadenza ravvicinata (dicembre) di New York ha perso 930 punti in due giorni chiudendo ieri, martedì 8 novembre, a un nuovo minimo di 166,45 centesimi. Per trovare prezzi in linea con quelli attuali è necessario risalire nel tempo alla seconda decade di luglio, prima che le gelate in Brasile facessero partire il ciclo rialzista che ha portato i corsi ad assestarsi, per mesi, sopra la soglia dei 2 dollari per libbra.
I dati del Cot di New York indicano intanto che i fondi sono passati, la settimana scorsa, da una posizione net long a una posizione net short di 10.386 lotti.
Le scorte certificate dell’Ice Arabica sono in lieve ripresa a 406.638 sacchi.
Secondo gli addetti ai lavori sono in arrivo cospicui quantitativi di caffè da sottoporre a certificazione, che reintegreranno a breve gli stock dell’Ice Arabica, attualmente ai minimi dalla fine del secolo scorso.
Doppio ribasso anche per l’Ice Robusta. Il contratto per scadenza gennaio della borsa londinese slitta, in questo inizio di settimana, di 38 dollari. E chiude la seduta di martedì a 1.831 dollari: il minimo dall’agosto dell’anno scorso.
Il buon andamento meteo brasiliano delle ultime settimane continua a spingere al ribasso le quotazioni degli arabica
World Weather sostiene che le piogge frequenti e l’abbondante insolazione hanno creato “un ambiente eccellente per lo sviluppo del raccolto 2023/24”.
Somar Meteorologia avverte tuttavia che il Minas Gerais ha ricevuto la settimana scorsa una media di poco più di 28 mm di precipitazioni, pari ad appena il 63% dei valori storici.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.