MILANO – Crollano i prezzi a ottobre e con essi anche gli indicatori statistici dell’Ico: secondo il nuovo report dell’organizzazione londinese, la media dell’indicatore composto è precipitata, il mese scorso, a 178,54 centesimi, pari a una flessione del 10,6%.
Si tratta del livello più basso degli ultimi 13 mesi. Il report sottolinea tuttavia come il dato rimanga superiore del 18,1% alla media dell’anno solare 2021.
Il calo dei prezzi si delinea in modo ancora più evidente andando a vedere l’evoluzione quotidiana.
La media giornaliera è partita infatti dal valore di 190,18 centesimi, il 3 ottobre, raggiungendo un massimo di 194,92 centesimi il giorno 5, per assumere – da quel momento in poi – un andamento quasi costantemente al ribasso, che ha portato al minimo mensile di 159,30 centesimi il giorno 28.
Analizzando i dati disaggregati osserviamo che la flessione maggiore della media mensile è stata quella dei brasiliani naturali (-12.4%). Colombiani dolci e altri dolci arretrano rispettivamente del 10,9% e 10,2%.
Più contenuto il calo dei robusta (-7,5%). New York e Londra (media della seconda e della terza posizione) registrano un -12,1% e -8,3%. Diminuisce anche la volatilità che scende al 7,1%.
L’export di caffè verde nell’annata caffearia 2021/22 (ottobre-settembre) è in lieve flessione (-1,1%), a 116,07 milioni di sacchi, dai 117,32 milioni del 2020/21. Nonostante il calo – sottolinea il report dell’Ico – si tratta della terza migliore performance annuale di sempre.
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