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venerdì 22 Novembre 2024
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Triestespresso, Fabian: “Come Ico, lavoriamo sulla sostenibilità tutti insieme, produttori e consumatori”

Il neo presidente della commissione Ico: "Le tre linee strategiche per l'Ico sono: le statistiche (dare un numero sbagliato fa più danno che non condividerlo), un tavolo unico in cui portiamo pubblico e privato al dialogo per cercare di risolvere i problemi comuni di implementazione e legislazioni diversi in Paesi lontani che possono portare a distorsioni di mercato. Infine, le operazioni di ricerca e sviluppo in cui inserire progetti di economia circolare"

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MILANO – Si è conclusa da poco Triestespresso Expo che ha ospitato 10mila operatori da 43 Paesi diversi. L’apertura della decima edizione di questa manifestazione, ha confermato il ruolo chiave che ricopre per l’intero settore caffeicolo. Tra gli interventi che hanno animato la prima giornata, riportiamo quello di Massimiliano Fabian, presidente della commissione dell’International Coffee Organization (ICO) “Economia circolare e sostenibilità: la visione globale di Ico” .

Fabian, neo eletto a Triestespresso

“Sono felice di ritrovarmi qui in questa bella sede ad una Fiera per cui abbiamo lottato tanto negli anni. Dal 7 ottobre scorso sono stato nominato e proprio il giorno del mio compleanno, Presidente del Consiglio dell’International Coffee Organization. Sono il primo rappresentante del settore privato a ricoprire questo ruolo: è significativo per un cambiamento importante per l’organizzazione, che dimostra una direzione precisa intrapresa.

A farmi compagnia c’è con noi Vanusia Nogueira, nostra direttrice esecutiva, anche lei rappresentante del settore privato, provenendo da una famiglia di produttori di caffè.

Che cos’è l’Ico?

È l’entità governativa nell’ambito delle Nazioni Uniti che tratta tutte le problematiche inerenti al caffè.

A sedere nel Consiglio dell’Ico sono i governi di tutto il mondo. Ma ora, con il nuovo accordo, ci saranno anche i privati che avranno una voce in capitolo: potranno portare avanti quelle che sono le istanze sentite dal settore, soprattutto in relazione alle peripezie degli ultimi tempi.

L’Ico nel 2022/2023, ha preso in analisi come tema principale da sviluppare, l’economia circolare: la sostenibilità è qualcosa di estremamente attuale, sia quella ambientale, che quella economica e sociale.

Lavoriamo già qui a Trieste per imbastire un progetto su questo punto, inteso in senso lato: l’Ico racchiude dentro di sé sia i produttori sia i consumatori. C’è stato sempre un confronto quasi dicotomico, in realtà siamo tutti parte dello stesso settore. La sostenibilità è un aspetto sentito anche nella nostra Europa: i problemi sono seri e ci toccano duramente, sia alle origini che da noi. Insieme dobbiamo affrontare uniti la sostenibilità.

Per questo vogliamo affrontare queste sfide insieme, consumatori e produttori

Le tre linee strategiche per l’Ico sono: le statistiche (dare un numero sbagliato fa più danno che non condividerlo), un tavolo unico in cui portiamo pubblico e privato al dialogo per cercare di risolvere i problemi comuni di implementazione e legislazioni diversi in Paesi lontani che possono portare a distorsioni di mercato. Infine, le operazioni di cooperazione e sviluppo in cui inserire progetti di economia circolare, per sviluppare le società dei Paesi produttori e consumatori, pensando a questo mondo come un insieme.”

Conclude Fabian sull’importanza del ruolo dell’Ico

“Su questo tema c’è ancora tanto da fare. Sottolineo soltanto l’importanza del ruolo che può giocare l’Ico nel nostro settore dopo una crisi d’identità, rilanciandosi con una partecipazione del privato e un’attenzione notevole alle problematiche attuali nell’interesse del nostro Paese e delle nostre aziende.”

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