BINASCO (Milano) – Ieri sera doppia ricorrenza nel salone di rappresentanza del Mumac, il Museo della macchine per il caffè espresso professionale, il più grande al mondo dedicato alla storia, alle attività e alla cultura delle macchine professionali per il caffè espresso. Sì, perché Gruppo Cimbali, il papà del Mumac che è il suo museo d’impresa, proprio ieri sera compiva 110 anni dalla fondazione e lo stesso Mumac, nato per il secolo di vita del costruttore, nel 2012, ha compiuto 10 anni.
L’azienda, nata nel 1912, nel corso di oltre un secolo è cresciuta costantemente diventando la multinazionale che è oggi: un gruppo tra i principali produttori al mondo di macchine professionali per caffè espresso.
All’evento hanno partecipato e parlato, introdotti dalla Mumac manager Barbara Foglia, il presidente del Gruppo Maurizio Cimbali (ne riferiamo a parte QUI), il Direttore generale Enrico Bracesco (ne riferiamo a parte qui), l’amministratore delegato Fabrizia Cimbali (ne riferiremo a parte in seguito) e la designer Antonella Andriani che con Ambrogio Rossari ha curato il restyling del museo: ne riferiremo.
I 110 anni di Gruppo Cimbali
Già a partire dalla fine degli anni ’40, un’esportazione articolata ha permesso a Gruppo Cimbali di portare il caffè espresso in tutto mondo e scoprire altri mercati, altre culture, altre modalità di bere il caffè e di concepirlo.
L’azienda si è organizzata in un sistema industriale performante ed efficace.
Quattro stabilimenti nel Nord Italia e 1 stabilimento in USA, 2 filiali commerciali in Italia e 11 filiali all’estero e una rete distributiva in oltre 100 paesi.
Una realtà tutta italiana che negli anni è cresciuta, esportando all’estero quel know-how e quella capacità imprenditoriale, caratterizzata dall’impegno costante per l’innovazione, di prodotto e di servizio, e per la sostenibilità, ambientale e sociale.
“La nostra lunga storia ci ha permesso di raccogliere un enorme bagaglio di esperienza nel settore, indispensabile per continuare ad alimentare nel tempo la curiosità e a sviluppare la capacità di visione. Solo l’innovazione però ci ha permesso di concretizzare i nostri progetti e crescere sul mercato” commenta il Cavaliere del Lavoro Maurizio Cimbali, presidente dell’azienda e nipote del fondatore, Giuseppe. “Oggi, questa innovazione non può prescindere dalle logiche della sostenibilità a 360°, ed è questo l’aspetto su cui Gruppo Cimbali continuerà ad investire”.
Dalle origini al presente: oltre un secolo di storia imprenditoriale
Tutto inizia nel 1912, quando Giuseppe Cimbali apre in Via Caminadella, nel centro di Milano, una piccola bottega per la lavorazione del rame. Nel 1930 la prima scelta di visione aziendale: l’acquisizione di un’azienda specializzata nella realizzazione di macchine espresso e la conseguente creazione di Ditta Giuseppe Cimbali.
Nei vent’anni successivi la prima e la seconda generazione Cimbali sono costantemente impegnate nella realizzazione di macchine per caffè che si distinguono sin da subito per innovazione e design. Nel 1950 alla Fiera campionaria di Milano Cimbali presenta “Gioiello” in uno scrigno.
Nel 1984, il definitivo passaggio di testimone alla terza generazione ha segnato anche un cambio culturale nella filosofia manageriale: il coinvolgimento di un management esterno, di comprovata capacità ed esperienza, che, accompagnato dalla costante supervisione famigliare nelle scelte strategiche societarie, fosse in grado di assicurare lo sviluppo dell’azienda in una fase di forte crescita, accelerandone i processi.
Nei decenni successivi si è quindi assistita alla costante crescita del Gruppo anche grazie alle acquisizioni.
Nel 1995 il Gruppi ha acquisito Faema, al tempo la principale concorrente. Nel 2005 è nata la holding e contemporaneamente è avvenuta l’acquisizione di Casadio, storica azienda bolognese specializzata in macinadosatori.
Nel 2017 un’altra importante acquisizione con Slayer, azienda americana che produce a Seattle macchine per caffè espresso dedicate agli speciality coffee, monorigini di grande qualità che provengono da piccole piantagioni in tutto il mondo.
Nel 2019 il Gruppo ha acquisito l’azienda Keber, che ha uno stabilimento produttivo a Dolo, in provincia di Venezia. Keber è da 30 anni nel mercato del caffè, progettando e producendo macine per i migliori marchi del settore del caffè, italiano ed internazionale.
Innovazione e sostenibilità
La spinta all’innovazione, insieme a internazionalizzazione e sostenibilità, è sempre stata tra gli elementi chiave della filosofia di Gruppo Cimbali. Oltre 60 professioniste e professionisti del reparto Ricerca e sviluppo, R&D, lavorano ogni giorno per progettare e sviluppare macchine ad elevate prestazioni.
Tutte le attività si svolgono in-house e si riflettono nei 66 brevetti che l’azienda possiede attualmente, 19 dei quali depositati negli ultimi tre anni.
Da sottolineare un dato significativo: l’investimento previsto nel 2023 sullo sviluppo prodotto è oltre il 5% del fatturato.
Gruppo Cimbali ha lavorato ad alcune tecnologie all’avanguardia sostenibili, presentate anche durante la fiera Host 2021, che migliorano le performance della macchina contenendo il loro impatto ambientale e valorizzando le capacità del professionista.
Il Naso Elettronico (vincitore del Premio Innovazione Smau 2021), un software in grado di identificare le miscele attraverso un algoritmo di Intelligenza Artificiale; e, ancora, l’interazione touchless con Cup4you – Evo, l’applicazione che, attraverso una connessione Wi-Fi, offre una nuova interazione con le macchine superautomatiche; Art.IN.Coffee.
La sostenibilità è presente in tutte le attività Cimbali
La sostenibilità è il filo rosso che collega tutte le attività che Gruppo Cimbali propone, dai prodotti ai servizi, dalle innovazioni alle tecnologie. È stato preso e dichiarato un impegno serio sui temi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite, dedicandosi ad attività concrete e misurabili sui quattro obiettivi di sviluppo sostenibile specifici: planet, people, product, partnership.
Per Gruppo Cimbali questo significa concretamente: people, ossia sicurezza sul lavoro, progetti sociali e promozione della cultura con il coinvolgimento delle comunità locali; product, cioè packaging sostenibile, risparmio energetico e life cycle assessment; partnership e planet, tra progetti di sensibilizzazione su tematiche ambientali globali, processi per sedi e stabilimenti e infine – naturalmente – la sostenibilità nella filiera del caffè.
In particolare, si vuole sottolineare l’importante investimento per l’ampliamento del fotovoltaico, che nel 2023 sarà di 600.000 €, prevedendo di triplicare la potenza installata per arrivare a sodisfare circa il 50% del fabbisogno energetico.
A luglio di quest’anno è stato pubblicato il primo rapporto di sostenibilità, con l’obiettivo di avere il primo bilancio nel 2023. Gruppo Cimbali è in prima fila su questo fronte, dalla salute delle lavoratrici e dei lavoratori all’impegno per la riduzione degli sprechi, dall’utilizzo di materiali riciclabili all’applicazione di tecnologie green d’avanguardia, fino alla collaborazione costante con altre realtà per raggiungere gli obiettivi comuni.
La scheda sintetica di Gruppo Cimbali
Gruppo Cimbali è tra i principali produttori di macchine professionali per caffè e bevande a base di latte e di attrezzature dedicate alla caffetteria. Il Gruppo, di cui fanno parte i brand La Cimbali, Faema, Slayer e Casadio, opera attraverso tre stabilimenti produttivi in Italia uno negli Stati Uniti (a Seattle, dove vengono prodotte le macchine a marchio Slayer), impiegando complessivamente circa 850 addetti. E ora c’è anche Keber, il costruttore veneto specializzato in macine per macinadosatori.
L’impegno del Gruppo per la diffusione della cultura del caffè espresso e per la valorizzazione del territorio si è concretizzato nel 2012 con la fondazione del MUMAC – Museo della Macchina per Caffè, la prima e più grande esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine per il caffè espresso situata all’interno dell’headquarter di Gruppo Cimbali a Binasco. MUMAC ospita MUMAC Academy, l’accademia della macchina per caffè di Gruppo Cimbali, centro di formazione, divulgazione e ricerca.