MILANO – Secondo le ultime stime, l’export dell’Uganda per l’annata caffearia 2013/14 (ottobre-settembre) sarà di 3,55 milioni di sacchi, lievemente inferiore ai 3,6 milioni precedentemente indicati. Lo afferma il più recente report mensile di Ucda (Uganda Coffee Development Authority) diffuso in questi giorni.
Nel corso della stagione che volge al termine, i produttori del paese africano hanno dovuto fare i conti con un periodo di siccità a cavallo dell’anno, che ha arrecato danni ai raccolti. Ma la vera piaga è lo Xylosandrus compactus (Eichhoff), un coleottero scolitide di origine asiatica, che ha colpito soprattutto le regioni centrali del paese. Questo fitofago – segnalato da alcuni anni anche in Italia – ha causato l’anno scorso la perdita di 270 mila sacchi, secondo uno studio di Ucda.