L’ingegnere faentino Steve Lowe e il suo collega di Ozzano Emilia, Marco Verri, hanno pensato di sostituire gli involucri delle capsule del caffè, realizzando così la macchina per la produzione ecosostenibile delle cialde a impatto ambientale praticamente nullo. Si chiama Ecopod e la loro idea rivoluzionaria sarà presentata ad Ecomondo Key Energy, Fiera di Rimini, dall’8 all’11 novembre. Leggiamo di seguito l’articolo di Michele Donati per il Corriere della Romagna.
Ecopod: la rivoluzione del caffè ecologico dall’Emilia Romagna
IMOLA (Bologna) – Nella fase di grande trasformazione che stiamo attraversando nessun settore è escluso da innovazioni e creatività. Perciò è un momento questo di geniali invenzioni, di idee e progetti orientati a sostituire l’esistente insostenibile con nuovi sistemi e prodotti per la società futura, senza scalfire possibilmente i tenori di vita precedenti, anzi migliorandoli, e soprattutto migliorando la madre Terra.
Tra le materie più difficili da sostituire c’è la plastica, ma anche quando si è trovata la formula alternativa, potrebbe non andare bene la tecnologia, perciò devono muoversi altre creatività dando vita a processi ormai innescati che coinvolgono tutta la società e il mondo del lavoro.
E’ in questo contesto che inserisce il brevetto di un ingegnere faentino (Steve Lowe, ex Senzani Group) e la sua start up Compopack Srl avviata da circa due anni in società con un collega di Ozzano Emilia, Marco Verri.
Insieme hanno pensato di sostituire gli involucri delle capsule del caffè, realizzando la macchina per produrle ecosostenibili a impatto ambientale praticamente nullo.
Si chiama Ecopod la loro idea rivoluzionaria che sarà presentata ad Ecomondo Key Energy, Fiera di Rimini, dall’8 all’11 novembre. Un’idea che nasce nel cuore della packaging valley emiliano-romagnola da parte di due veterani del settore imballaggio.
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