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venerdì 22 Novembre 2024
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Audizioni per Caffettiere, di Dore: sei moka in orchestra, ciascuna con il proprio design

La designer: “La caffettiera, simbolo per eccellenza della quotidianità, praticamente essenziale, almeno per noi italiani, può sfuggire all’attenzione di designers, architetti o ingegneri che siano? Assolutamente no. Questo oggetto rappresenta, forse, una delle sfide più amate dai progettisti e quindi, nonostante le innumerevoli difficoltà, quasi tutti si sono messi alla prova con esso. Ne deriva che oggi esistono infiniti modelli di caffettiere, ognuno con una sua personalità e unicità"

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MILANO – E se qualcuno portasse la Moka Bialetti ad una prova per entrare nel talent show delle caffettiere, voi come giudici, chi votereste? L’ X Factor per il miglior design e il borbottio più sonoro esiste e si chiama “Audizioni per Caffettiere”: sei clips montate senza dialoghi realizzate dalla ventiseienne Paola Dore.

Collaboratrice nel Laboratorio “Animazionedesign” del Professore Nicolò Ceccarelli nel Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero (Università di Sassari).

È lei l’autrice di un progetto multimediale, che è di sicuro interesse per i lettori, e che ha come fulcro la caffettiera che ogni italiano ha o ha avuto nelle proprie cucine: la Moka. Attraverso l’animazione di questo oggetto casalingo nelle sue differenti evoluzioni di design, ecco l’espressione di un rito tutto tricolore.

Abbiamo parlato con la creatrice di questo suo originale lavoro di ricerca, inserito nell’ambito della tesi magistrale (Relatore Prof. Nicolò Ceccarelli, correlatrice Sabrina Melis), nonché parte di un’esposizione per la Tianjin Design Week in Cina (mai andata in porto per via del Covid).

Ha ottenuto la nomina e la pubblicazione nell’Index 2021, nella sezione giovani, potendo così concorrere per la Targa Giovani del prestigioso Compasso D’Oro.

Audizioni per Caffettiere: l’orchestra sinfonica di moka, guidata da Paola Dore

Che sin da subito, ci ha raccontato lei, ha avuto una passione specifica non solo per il design, ma per il design delle caffettiere: “La mostra è pensata per presentare il design italiano attraverso un tema tanto complesso e distante dall’immaginario cinese, quanto rappresentativo del nostro paese: la cultura italiana del caffè e tutto ciò che le ruota attorno.

Audizioni per Caffettiere
La storyboard sui movimenti (foto concessa)

Un argomento, questo delle caffettiere e delle mostre, molto caro al mio relatore e spesso affrontato come esercitazione nei suoi corsi di Exhibit Design. Il progetto di tesi consiste in sei clips animate senza dialoghi, destinate ad arricchire l’allestimento fisico della mostra, nelle quali la narrazione e, in particolare il “medium” dell’animazione, offrono una prospettiva innovativa e coinvolgente su come la pratica del design sia in grado di conferire carattere a oggetti di produzione in serie che forse altrimenti risulterebbero anonimi e puramente funzionali. Gli oggetti in questione sono le caffettiere domestiche, comunemente chiamate “Moka”.

Ma perché ha scelto proprio questa tipologia?

“La caffettiera, simbolo per eccellenza della quotidianità, praticamente essenziale, almeno per noi italiani, può sfuggire all’attenzione di designers, architetti o ingegneri che siano? Assolutamente no. Questo oggetto rappresenta, forse, una delle sfide più amate dai progettisti e quindi, nonostante le innumerevoli difficoltà, quasi tutti si sono messi alla prova con esso. Ne deriva che oggi esistono infiniti modelli di caffettiere, ognuno con una sua personalità e unicità.

Moka Express dal video (foto concessa)

La Moka express domestica, in particolare, è forse la tipologia più amata, versatile e funzionale tra le caffettiere, una vera e propria ossessione per i designers. Un semplice sistema a caldaia che, con l’ingegno e la creatività di progettisti famosi e non, viene trasformato assumendo le forme più disparate e curiose.

È proprio questo il fuoco delle sei micro-storie animate, ovvero mostrare come la cultura del progetto possa, pur “lavorando” su pochi uguali componenti, conferire una specifica identità a un oggetto comune intervenendo sulla sua forma e, oltre la funzionalità, attribuirvi ulteriori significati, definendo un carattere, una personalità. “
Le protagoniste dei corti in Audizioni per Caffettiere sono sei modelli iconici
La Moka Bialetti di Alfonso Bialetti, la Cupola di Aldo Rossi, la Pulcina di Michele De Lucchi, la Vesuvio di Gaetano Pesce, la Zani&Zani di Ettore Sottsass e la Brew di Tom Dixon.

Continua il racconto del video, Paola Dore: “L’idea ruota attorno al caratteristico gorgoglio della moka quando sale il caffè. Nel progetto, le caffettiere acquistano una voce e possono “cantare”. La storia, quindi, racconta di una surreale audizione, composta da sei provini, per entrare a far parte di un coro. Le sei caffettiere esprimono il loro talento, si muovono e cantano mostrando personalità e carisma in base alla forma estetica stabilita dalla matita del designer.

Character design stile e colori (foto concessa)

Il progetto ha richiesto circa sei mesi di lavorazione, tra sperimentazioni, scrittura della tesi e realizzazione delle animazioni definitive in tecnica mista: a mano e in digitale, seguendo le tracce audio registrate precedentemente.

Il suono nasconde un retroscena curioso: i caratteristici gorgoglii non sono originali da caffettiera, ma interpretati da persone reali (parenti, amici e me).

Lo stile di disegno, i colori, i movimenti e i suoni mirano ad una rappresentazione ironica capace di dar vita ad un oggetto inanimato. Un’applicazione efficace, quindi, delle tecniche narrative multimediali alla veicolazione di contenuti culturali complessi.

Tirando le somme, è stato un lavoro faticoso ma molto divertente, oltre che fonte di grande soddisfazione. Sono onorata che questo progetto sia stato pubblicato nell’ADI Design Index 2021 per la sezione “Targa Giovani”. Infatti, solo i progetti inseriti nell’Index possono concorrere al Compasso D’Oro, ovvero il premio più prestigioso e autorevole per i progettisti, quindi anche solo essere nominati è un riconoscimento importantissimo.”

E ora, Paola Dore continuerà la sua ricerca nel design delle macchine per caffè? Magari spostandosi appunto più sull’espresso? Al Mumac di esempi ce ne sono tanti…

“Ora, per me, si aprono le porte del Dottorato e continuerò a fare ricerca nel campo del design e della comunicazione audiovisiva, il vero tema di fondo della mia tesi.
Non so se incontrerò nuovamente delle caffettiere lungo il cammino, ma di sicuro, buttando l’occhio sulle cinque “moke” in fila nella mia libreria, ricorderò con piacere questa esperienza e tutto quello che ho imparato. Certo – conclude scherzosamente l’autrice di Audizioni per Caffettiere – Una visita al Mumac sarebbe graditissima”.

Il video:

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