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venerdì 22 Novembre 2024
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New York: gli investitori di Starbucks all’attacco per i diritti sindacali negati

Lo riferisce MarketWatch precisando che gli investitori, guidati dai fondi pensione della città di New York, hanno contestato “l’evidente disallineamento tra gli impegni pubblici di Starbucks e la sua condotta dichiarata”

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Alcuni investitori della nota catena americana di caffetterie hanno chiesto una valutazione da parte di terzi sull’impegno dichiarato dall’azienda nei confronti dei diritti dei lavoratori. Gli investitori, guidati dai fondi pensione della città di New York, hanno contestato la condotta di Starbucks, la quale ha ricevuto centinaia di accuse di violazioni dei diritti del lavoro. Riportiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su Intermedia Channel.

Gli azionisti contro Starbucks

NEW YORK – Una coalizione di investitori di Starbucks ha presentato una proposta agli azionisti chiedendo una valutazione da parte di terzi sull’impegno dichiarato dall’azienda nei confronti della libertà di associazione dei lavoratori e dei diritti di contrattazione collettiva, citando numerose accuse di interferenza dell’azienda con tali diritti.

Lo riferisce MarketWatch precisando che gli investitori, guidati dai fondi pensione della città di New York, hanno contestato “l’evidente disallineamento tra gli impegni pubblici di Starbucks e la sua condotta dichiarata”.

Gli uffici regionali del National Labor Relations Board – hanno fatto presente – hanno emesso almeno 20 denunce contro Starbucks per centinaia di accuse di violazioni dei diritti del lavoro, tra cui riunioni con pubblico vincolato, sorveglianza, ritorsioni, intimidazioni e licenziamenti, nonché l’esclusione dei dipendenti sindacalizzati da aumenti di stipendio e benefit.

“Quando le aziende ignorano e si oppongono palesemente al diritto fondamentale dei loro dipendenti di organizzarsi, mettono a rischio la loro reputazione”, ha dichiarato il Controllore della città di New York Brad Lander in un comunicato stampa. “Per un’azienda incentrata sull’esperienza del cliente come Starbucks, la continua interferenza con l’organizzazione dei lavoratori mina il marchio, che è essenziale per il suo successo”.

La proposta degli azionisti contiene anche riferimenti a specifici fatti. Il mese scorso è stato ordinato all’amministratore delegato ad interim di Starbucks, Howard Schultz, di leggere un avviso ai dipendenti in cui si comunicava che erano stati negati illegalmente benefici e aumenti salariali. Inoltre, il mese scorso un giudice ha ordinato all’azienda di reintegrare sette dipendenti di Memphis (Tenn.) che avrebbe licenziato per il loro sostegno a una campagna sindacale.

Per leggere l’articolo completo cliccare qui.

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