MILANO – Il rally di agosto si riflette nelle statistiche del report mensile Ico, diffuso nel pomeriggio di ieri, martedì 6 settembre. La media dell’indicatore composto si è rivalutata, il mese scorso, di oltre 9 centesimi (+4,9%) riassestandosi poco al di sopra della soglia dei 2 dollari per libbra, più precisamente a 200,11 centesimi, e recuperando in buona parte le perdite del mese precedente.
L’andamento della media giornaliera evidenzia la forte progressione registrata nel corso del mese.
Da un minimo di 187,26 centesimi, il 2 agosto, l’indicatore ha superato di slancio la soglia dei 200 centesimi già all’inizio della seconda decade.
Dopo un parziale indebolimento, nei giorni successivi a Ferragosto, la corsa al rialzo è ripresa con la terza decade, sino al massimo mensile di 214,72 centesimi del 24 agosto. Nell’ultima settimana si è osservato un parziale ridimensionamento del trend, con valori comunque elevati.
Ma torniamo alla media mensile. Vola l’indicatore dei robusta, che cresce del 9,2% e raggiunge quota 109,65 centesimi: il livello più alto da febbraio.
Sul fronte degli arabica, gli altri dolci (+4,9%) aumentano di più rispetto ai colombiani dolci (+3,4%) e ai brasiliani naturali (+3,3%).
L’indicatore di New York cresce del 3,7%; quello di Londra segna un incremento addirittura in doppia cifra (+10,2%). Sempre molto forte la volatilità (10,3%), specialmente per l’indicatore di New York (14,6%) e per quello dei brasiliani naturali (13,3%).
Il quadro sopra delineato rispecchia il forte nervosismo registrato in entrambi i mercati durante il mese trascorso.
La forte volatilità di New York è motivata anche dalle tensioni derivanti dal calo drastico delle scorte certificate, che hanno toccato, il 15 agosto, un minimo storico di 571.580 sacchi, il livello più basso degli ultimi 23 anni.
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