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venerdì 22 Novembre 2024
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Tchibo chiude 2021 a 3,25 mrd di fatturato, per Strauss vendite a 684 mln nel primo semestre 2022

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MILANO – Cifre in attivo per due competitor di punta del mercato mondiale del caffè, che hanno recentemente pubblicato i rispettivi bilanci: la tedesca Tchibo e l’israeliana Strauss Group. La holding Maxingvest, che controlla l’azienda amburghese, ha riconosciuto nel consuntivo di fine esercizio, il ruolo fondamentale avuto da Tchibo nei positivi risultati conseguiti.

Fondata nel 1949, Tchibo è una catena di negozi e bar, che propone nei suoi oltre mille punti vendita, oltre al caffè, prodotti di varie merceologie, con particolari offerte settimanali.

All’inizio di quest’anno, il suo nome è balzato agli onori delle cronache anche in Italia, a seguito dell’acquisizione delle storico torrefattore modenese Caffè Molinari.

Il caffè di Tchibo è venduto in Gdo in numerosi paesi, tra i quali Romania, Ungheria, Ucraina, Polonia, Svizzera e Usa, dove il marchio tedesco è arrivato a fine 2020. Prima dell’inizio della guerra, l’azienda aveva anche una filiale in Russia, che è stata dismessa.

Tchibo ha raggiunto, nell’esercizio 2021, un fatturato di 3,25 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto al 2020

L’utile è stato di 176 milioni, pari a un incremento del 95%. Le maggiori vendite online e nel dettaglio hanno compensato il calo registrato nei negozi e nei caffè della catena.

Negli ultimi mesi di esercizio, però, i problemi di approvvigionamento hanno cominciato a intaccare i conti.

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