PIACENZA – In una congiuntura economica generale molto critica, anche nel 2010 Caffè Musetti ha saputo trovare la formula per crescere, espandendosi ulteriormente: il risultato, in termini di business conseguito, ha rappresentato il record assoluto come fatturato mai raggiunto dall’azienda che ha superato i 17 milioni di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente del 9% ed è riuscita a sostenere gli importanti progetti strategici che la vedono impegnata negli ultimi anni di crisi generale dei consumi.
Una delle chiavi del successo di Caffè Musetti è lo sviluppo del mercato estero, dove è stato raggiunto un fatturato di quasi 8 milioni di euro, una crescita rispetto all’anno precedente del +15% e il superamento dello storico fatturato del 2008 (7.4 milioni di euro) che era stato vissuto come un anno record.
Simone Repetti è il nuovo export manager che guida la divisione estero e in pochi mesi, grazie alla sua esperienza nel settore, ha saputo dare al reparto un’organizzazione e una visione strategica. Il merito del successo all’estero è dato anche dalla qualità percepita dei prodotti a marchio Musetti.
Molto buona anche la crescita nel canale horeca, dove è stato raggiunto il +5% per un totale di oltre 9 milioni di euro.
Questo dato risulta particolarmente positivo se si tiene conto della congiuntura economica del Paese e del fatto che si tratta del frutto di una continua espansione in tutte le provincie contigue a quella di Piacenza: Cremona, Lodi, Pavia, Parma e Milano. Con i dati di bilancio 2010 si è chiusa così la prima fase di espansione che in casa Musetti è chiamato “primo anello”.
Seppur soffrendo, a causa della crisi delle materie prime, il costo del caffè verde all’origine è infatti aumentato negli ultimi sei mesi dell’anno 2010 di oltre il 50%; Caffè Musetti è riuscita a limitare e rallentare il trasferimento dell’aumento al mercato, facendo leva sulla propria efficienza e produttività.
Purtroppo il mercato mondiale delle materie prime e del caffè in particolare, continua a dare segni di incessante tendenza al rialzo.
Per quanto riguarda invece il canale della Grande distribuzione, Caffè Musetti ha iniziato un importante cammino verso il mondo della vendita ai consumatori diretti e punta soprattutto alla presenza in tutti i supermercati e ipermercati, laddove è riconosciuta come marca.
In merito al positivo andamento dei conti, Lucia Musetti, presidente di Caffè Musetti, ha detto: “Siamo soddisfatti di come abbiamo chiuso il 2010. Per il prossimo anno abbiamo deciso di massimizzare gli investimenti e ci siamo posti un obiettivo molto ambizioso, ovvero raggiungere i 25 milioni di euro di fatturato entro i prossimi cinque anni, riaffermando il nostro impegno nel settore. Crediamo nel nostro lavoro e nella qualità dei prodotti, e faremo del nostro meglio per continuare a meritare la fiducia dei clienti Musetti”.
La scheda sintetica di Caffé Musetti
La torrefazione è stata fondata a Piacenza nel 1934 da Luigi Musetti, con il nome di “Casa del caffè”. Caffè Musetti ha inoltre messo a punto un sistema produttivo “just in time” e un metodo di confezionamento sottovuoto e ad atmosfera protettiva per mantenere più a lungo l’aroma e il profumo del vero espresso all’italiana.
La miscela del Caffé Musetti, destinata ai canali horeca, al consumo a casa e in ufficio è ad oggi commercializzata in 46 Paesi ed è servita in oltre 2.000 esercizi pubblici. Nel 2010 Caffé Musetti ha raggiunto un fatturato di circa 18 milioni di euro, di cui il 50% è rappresentato dall’Italia e l’altro 50% dall’estero