PADOVA – Importanti modelli di macchine a vapore, espressione di due diversi stili – quello Liberty (prima metà ‘900) e quello Art Decò (seconda metà ‘900) – oramai introvabili, e frutto di anni di meticolosa ricerca e di scrupoloso restauro da parte del collezionista Enrico Maltoni, sono in mostra sino al 27 al Caffè Pedrocchi, luogo simbolico e rappresentativo del capoluogo veneto.
La mostra al Caffè Pedrocchi
Il locale, sorto il 9 giugno 1831 per volere dell’intraprendente caffettiere Antonio Pedrocchi, ha mantenuto il suo ruolo di fulcro della vita culturale cittadina, al servizio della comunità, proprio come un tempo.
La mostra espone la storia della macchina per caffè espresso da bar che ha inizio in Italia alla fine del 1800 col deposito del primo brevetto.
Si possono ammirare macchine come La Pavoni di Milano, modello Ideale del 1905, e la Victoria Arduino, modello Extra del 1910. Unica la Snider Milano, modello Insuperabile, decorata esternamente con chicchi di caffè realizzati in bronzo e cesellati a mano. Imponente la macchina a colonna, marca Condor, prodotta a Torino nel 1920 a quattro gruppi.
Non mancheranno le più rappresentative macchine, stile Art Decò, fra le quali, La San Marco a Colonna del 1925 – con il sistema di funzionamento di riscaldamento a carbone – un pezzo unico al mondo. A seguire alcuni pezzi prodotti alla fine degli anni 40’: La Dorio modello Lineare, e la Pietro Borla prodotta a Torino.
La mostra è sostenuta grazie al contributo di: Caffè Pedrocchi, Comune di Padova, Lavazza, Gruppo Cimbali, Nuova Ricambi.