MILANO – Cresce l’export del Nicaragua. Secondo dati preliminari di fonte governativa, le vendite all’estero di caffè hanno portato nelle casse del paese centroamericano, nei primi tre mesi 2010/11, 43,9 milioni di dollari, pari a oltre il 50% in più rispetto ai 29,2 milioni registrati nell’analogo periodo 2009/10.
In termini di volumi, la crescita è stata dell’8% circa a 232.817 sacchi da 45,45 kg, contro i 215.442 dell’anno scorso.
Il forte incremento a valore è stato determinato dall’evoluzione al rialzo dei prezzi che hanno raggiunto nel periodo considerato una media di 188,55 dollari/sacco contro i 134,91 del primo trimestre 2009/10.
Gli Usa si confermano il primo mercato del Nicaragua, con 86.039 sacchi esportati, pari a un valore di 16,3 milioni di dollari, seguiti a distanza da Finlandia (5,7 milioni), Venezuela (5,4 milioni), Spagna, Belgio, Germania, Italia, Giappone e Svezia.
Ucda prevede un ulteriore calo dell’export a febbraio in Uganda
Le esportazioni dall’Uganda potrebbero subire un calo pari sino al 30% durante il mese di febbraio a causa della minor produzione e delle speculazioni di alcuni commercianti. Lo afferma l’autorità ugandese per lo sviluppo del caffè (Ucda), secondo la quale l’export dovrebbe assestarsi a fine mese attorno ai 185.000 sacchi, contro i 262.793 del febbraio 2010.
Gennaio ha segnato intanto un calo a volume delle esportazioni del 18% a 215.180 sacchi, cui ha fatto riscontro però un incremento a valore del 18,9% a 29,9 milioni di dollari, contro i 25,15 registrati nello stesso mese dell’anno passato.