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venerdì 22 Novembre 2024
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Green Mountain produce il caffè Dunkin’ Donuts in unità K-Cup per il sistema Keurig

La promozione inizia a partire dall’estate in una serie di locali selezionati di Usa e Canada. Il caffè in capsule sarà proposto in confezioni da 14 pezzi

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MILANO – Ancora grandi manovre nel vivacissimo mercato americano del caffè porzionato. L’ultimo colpo di scena, in ordine di tempo è arrivato con l’annuncio di un accordo di promozione, produzione e distribuzione tra la Green Mountain Coffee Roasters, market leader in questo segmento con una share superiore all’80%, e Dunkin’ Donuts, la mega catena di Canton (Massachussetts), nota per le celebri ciambelle.

La partnership tra Green Mountain e Dunkin’ Donuts

GMCR produrrà il caffè a marchio Dunkin’ Donuts, in 5 diverse referenze, in unità K-Cup adatte al sistema Keurig. La promozione inizierà a partire dall’estate in una serie di locali selezionati di Usa e Canada. Il caffè in capsule sarà proposto in confezioni da 14 pezzi.

Presso le insegne Dunkin’ Donuts aderenti all’iniziativa sarà possibile anche acquistare le macchine Keurig. Fondata nel 1950 a Quincy (sempre nel Massachussetts), Dunkin’ Donuts ha progressivamente spostato il suo core business dai prodotti da forno al caffè, dal quale ricava oggi una buona metà del suo fatturato (5,5 miliardi di dollari nel 2008).

Con una rete di 8.800 locali ubicati in 31 paesi di tutto il mondo (di cui 6.400 negli Usa) è considerata una delle più grandi catene di caffetterie su scala globale. La capogruppo Dunkin’ Brands è controllata da un pool di società di private equity costituito da Bain Capital LLC, Carlyle Group e Thomas H. Lee Partners.

L’accordo con JM Smuscker

In virtù di un contratto di licenza, il caffè torrefatto a marchio Dunkin’ Donuts è prodotto e distribuito nel grocery da JM Smucker, numero uno nel canale alimentare americano con i brand Folgers e Millstone.

Il suddetto accordo di licenza, di cui il ceo di Dunkin Brands Nigel Travis si è dichiarato “molto soddisfatto”, continuerà a essere operante. Va detto che JM Smucker ha a sua volta sottoscritto un accordo con GMCR per la produzione di una linea di prodotti a marchio Folgers e Millstone per il sistema K-Cup. Lavazza ha sottoscritto, a fine gennaio, con GMCR e con la divisione macchine a cialde Keurig, un accordo pluriennale di sviluppo e distribuzione per gli Stati Uniti e il Canada.

L’accordo prevede che Keurig sia il distributore esclusivo delle nuove macchine firmate Lavazza- Keurig, che utilizzeranno il sistema a cialde Lavazza A Modo Mio dedica e al mercato della famiglia. I nuovi sistemi a cialde Lavazza-Keurig saranno disponibili negli Usa e in Canada nel 2012. Fondata nel 1981 e basata a Waterbury, nello stato del Vermont, Green Mountain Coffee Roasters, Inc. gestisce le proprie attività attraverso due business unit.

La business unit Specialty Coffee produce caffè, tè e cioccolata calda per i brand dell’azienda, inclusi Tully’s Coffee, Green Mountain Coffee, Newman’s Own Organics Coffee, Timothy’s World, Diedrich/ Gloria Jeans. La business unit Keurig è uno dei più importanti e innovativi produttori di macchine da caffè a cialde.

Le unità K-Cup per le macchine da caffè a cialde Keurig sono prodotte da un’ampia varietà di torrefattori. Lo scorso settembre GMCR ha acquisito Van Houtte, storica torrefazione canadese, per una cifra superiore ai 900 milioni di dollari.

L’ipotesi Starbucks

Nelle settimane scorse, vari rumour ipotizzavano un’alleanza strategica tra GMCR e Starbucks, che ha annunciato recentemente l’intenzione di entrare nel mercato del caffè porzionato con un prodotto innovativo. Un’ipotesi che a questo punto si allontana, anche se l’Ad di Green Mountain Larry Blanford non conferma e non smentisce.

“Eravamo e rimaniamo aperti a ogni futura possibilità, ma oggi siamo intenti a festeggiare l’accordo con Dunkin’ Brands” ha dichiarato Blanford parlando con i media.

Ma a rendere più improbabile una partnership tra il torrefattore del Vermont e il colosso di Seattle sembrano essere anche le dichiarazioni fatte la scorsa settimana dal presidente e ceo di Starbucks Howard Schultz e contenute in un memo diffuso dalla stampa.

Nel mercato Usa del caffè porzionato – ha dichiarato Schultz – non c’è alcun comprovato vincitore di lungo periodo.

“Green Mountain ha fatto un ottimo lavoro introducendo in America la tecnologia del caffè porzionato e per questo si è imposto inizialmente come market leader. Ma siamo appena agli inizi e la storia ha dimostrato molte volte come non siano soltanto i brevetti a far conquistare il mercato, ma la fidelizzazione del cliente, l’esperienza maturata e la qualità” ha affermato ancora Schultz nel memo ricordando che i brevetti sul sistema Keurig K-Cup scadranno il prossimo anno e “ciò imprimerà probabilmente un cambiamento alle dinamiche di mercato”.

Courtesy Products

Va intanto ricordato che Starbucks ha concluso, sempre la settimana scorsa, un accordo con la Courtesy Products di St. Louis, azienda leader nelle forniture in camera per il settore alberghiero. Starbucks fornirà il proprio caffè torrefatto per i serving funzionanti con il sistema CV1, brevettato da Courtesy Products, con l’obiettivo di raggiungere mezzo milione di esercizi alberghieri di fascia alta in tutti gli Stati Uniti.

“Dopo il successo ottenuto con il lancio di Starbucks Via negli Usa e in un numero crescente di mercati di tutto il mondo, Starbucks continuerà a esplorare le varie soluzioni disponibili nel segmento del caffè porzionato e dei preparati istantanei adottando quelle che reputa migliori e più pratiche per servire i propri clienti ovunque essi si trovino” ha dichiarato Jeff Hansberry, presidente, Starbucks Consumer Products Group commentando l’accordo raggiunto con Courtesy Products.

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