giovedì 19 Dicembre 2024
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Caffè Campetelli ospita la cena a base di caffè con lo chef stellato Salvatore Tassa

Sono stati selezionati cinque specialty coffee da abbinare alle diverse portate: il Guatemala Huehuetenango La Florida, un Etiopia Sidamo Guji Gr. 2, un Burundi AA Bujumbura, il caffè solidale Etiopia Women’s Project Shankwene dalle note di lavanda fragola e prugna e per finire il Kenia Washed AA Top Kiamwangi

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GUARCINO (Frosinone) – Caffè Campetelli è una storia di famiglia che si tramanda da tre generazioni, dal 1982 ad oggi, mantenendo la qualità del prodotto con un metodo tradizionale basato sulla cottura a legna e tostatura separata. La torrefazione artigianale da 40 anni viene scelta da bar, ristoranti, privati che credono nel caffè di qualità, perché il caffè è soprattutto una questione personale.

Per questo Caffè Campetelli vuole celebrare quest’anno così importante con tante novità, come la visita nella sede di Guarcino, dove nasce la magia del caffè della torrefazione e la presentazione di nuovi caffè e Monorigine dal mondo selezionati appositamente per l’occasione.

Campetelli e la cena a base di caffè

Caffè Campetelli ha pensato di proporre una serie di iniziative ai propri clienti e coffeelovers, per poter dare la possibilità a tutti di avvicinarsi sia da amatori che da professionisti al mondo del caffè.

Il primo incontro “Porte aperte in torrefazione”, tenutosi a giugno nella sede della torrefazione a Guarcino, è stato un open day dedicato alla degustazione dei migliori caffè dal mondo e dimostrazione della tostatura a legna dal vivo.

Avendo suscitato molto interesse e curiosità, la torrefazione ha pensato di portare il caffè a livelli diversi di conoscenza e per questo si è deciso di avvicinarsi maggiormente al territorio italiano e abbinarlo a eccellenze enogastronomiche in esso presenti.

Nasce così, in collaborazione con lo chef stellato Salvatore Tassa, la Specialty Coffee Dinner. Una cena esclusiva a cura dello chef Salvatore Tassa, una stella Michelin del ristorante Colline Ciociare di Acuto in provincia di Frosinone, che è stato un precursore e ha portato in tavola temi come la sostenibilità, la tutela della natura e l’interpretazione del territorio, accompagnata dall’offerta di Caffè Campetelli.

Il menù di Salvatore Tassa

Dall’antipasto al dolce, il caffè è stato interpretato per celebrare la grande passione e tradizione che sono propri dell’azienda con ricette studiate appositamente dallo chef Tassa nella cornice familiare e conviviale dell’ultimo suo locale, Nu’ Trattoria Italiana dal 1960, sempre ad Acuto.

Il menù elaborato dallo chef è stato per tutti una piacevole sorpresa. Il caffè, un difficile ingrediente da utilizzare nelle pietanze, ha esaltato ogni piatto.

Un menù che ha saputo coniugare semplicità e ricercatezza, ricco di sapori e note dolci e amare regalate dai caffè proposti. In ogni piatto infatti lo chef ha abbinato un diverso monorigine* specialty, permettendo così un bellissimo viaggio sensoriale tra i migliori caffè centroamericani e africani, tutti caffè tracciabili e sostenibili di alto livello o dalle finalità etiche come l’Etiopia Women’s Coffee Project Shankwene proveniente da piantagioni gestite da sole donne che promuovono la parità di genere e l’eguaglianza sociale, favorendo l’attivazione di progetti a sfondo sociale e sanitario nei loro paesi di origine.

Gli specialty coffee

Tra l’ampia scelta dei caffè della torrefazione, lo chef ha selezionato cinque specialty coffee da abbinare alle diverse portate: il dolce e vellutato Guatemala Huehuetenango La Florida con note di frutta candita e mandorle, un Etiopia Sidamo Guji Gr. 2 agrumato e speziato dal persistente retrogusto, un Burundi AA Bujumbura con sentori di caramello e agrumi, il caffè solidale Etiopia Women’s Project Shankwene dalle note di lavanda fragola e prugna e per finire il Kenia Washed AA Top Kiamwangi progetto tracciabile dalla buona intensità olfattiva ricca di fragranze che spaziano dal gelsomino agli agrumi freschi. Cinque origini che hanno dato vita a un menù sofisticato e gustoso.

Dopo l’aperitivo al Coffee Drip Tonic, gli ospiti hanno potuto gustare un tris di antipasti davvero sorprendenti. Un cappuccino di mandorla e ostriche in abbinamento al Guatemala, a seguire riccio di mare e fichi in vacanza con il caffè esaltato dal nostro Etiopia Sidamo Guji e infine un carpaccio vegetale con erbe spontanee riduzione del caffè dell’azienda Burundi e pistacchi fermentati composto da anguria melanzana e pistacchi vero tripudio di sapori.

Sapori e caffè di Campetelli

A seguire ravioli fatti a mano parmigiano e limone al brodo di caffè freddo Etiopia Women’s Project Shankwene che dava la giusta grinta al piatto per un’esplosione di sapori unica per poi proseguire con delle costolette di maialino caramellate al caffè e arancia impreziosita nella salsa da riduzione del nostro Kenia AA Top Kiamwangi.

Infine il Campemisù per addolcire il palato, un tiramisù rivisitato senza mascarpone ma con una leggera crema e dei savoiardi imbevuti da tutti i caffè estratti in moka. Al termine la miscela dell’azienda, espresso Orobar dal gusto vellutato e morbido che ha deliziato i palati degli ospiti con le sue note fruttate e dai sentori di nocciola e liquirizia.

Il caffè protagonista di ogni piatto ha reso questa occasione davvero unica. Se Carlo Campetelli ha presentato ogni caffè dal punto di vista olfattivo e gustativo, lo chef lo ha magistralmente abbinato a ogni piatto. Un bel viaggio che si spera di poter ripetere e gustare con altri speciali caffè.

*I caffè monorigine, a differenza delle miscele della torrefazione, provengono esclusivamente da una singola piantagione. Degustarli singolarmente permette di assaporare le caratteristiche uniche e peculiari di ogni terreno d’origine.

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