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venerdì 22 Novembre 2024
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DēLonghi: nei 6 mesi ricavi a 1.444,8 milioni +0,9% grazie alla crescita del comparto caffè

Massimo Garavaglia, amministratore delegato uscente: "I segnali positivi evidenziati nei primi mesi dell’anno si sono progressivamente diluiti in coincidenza con l’evolversi del conflitto russo-ucraino e dei conseguenti impatti sul sentiment dei consumatori, già messo in crisi dalle recenti spinte inflazionistiche nei beni di consumo di primaria necessità. Nonostante la performance non soddisfacente dell’ultimo trimestre, crediamo che la strategia alla base delle azioni messe in campo dal Gruppo in questi mesi sia ancora corretta in una prospettiva di medio-lungo termine"

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TREVISO – Il consiglio di amministrazione DēLonghi, gruppo che è il primo produttore di macchine per caffè al mondo, ha approvato giovedì 28 luglio il bilancio semestrale. Questi sono i risultati consolidati: ricavi a € 1.444,8 milioni in crescita del 0,9% (-2,9% a cambi costanti); un adjusted Ebitda a € 149,1 milioni, pari al 10,3% dei ricavi (in flessione dal 17,6% del 2021); un risultato operativo (Ebit) a € 100,3 milioni, pari al 6,9% dei ricavi (dal 13,8% nel 2021); un utile netto a € 71,7 milioni, pari al 5% dei ricavi (era pari a € 171,9 milioni nel semestre 2021).

Inoltre una posizione finanziaria netta positiva per € 55,4 milioni (che si incrementa a € 132,7 milioni escludendo le componenti non bancarie), come effetto di un free-cash-flow prima dei dividendi e delle acquisizioni negativo nel semestre per € 245,2 milioni.

Il secondo trimestre ha visto ricavi in calo del 5,8% (-10,7% a cambi costanti) ed un adjusted Ebitda pari a €49 milioni (al 6,9% dei ricavi, dal 16,3% del secondo trimestre del 2021).

Il commento dell’amministratore delegato uscente Massimo Garavaglia

Massimo Garavaglia, Amministratore delegato uscente commenta: “Stiamo vivendo un momento storico di grande incertezza che mette alla prova l’assetto dell’intero sistema macro-economico”.

Garavaglia continua: “I segnali positivi evidenziati nei primi mesi dell’anno si sono progressivamente diluiti in coincidenza con l’evolversi del conflitto russo-ucraino e dei conseguenti impatti sul sentiment dei consumatori, già messo in crisi dalle recenti spinte inflazionistiche nei beni di consumo di primaria necessità.”

Garavaglia aggiunge: “Nonostante la performance non soddisfacente dell’ultimo trimestre, crediamo che la strategia alla base delle azioni messe in campo dal Gruppo DēLonghi in questi mesi sia ancora corretta in una prospettiva di medio-lungo termine.”

L'amministratore delegato de Longhi Massimo Garavaglia
L’amministratore delegato dimissionario De’Longhi Massimo Garavaglia

C’è di più: “Intendiamo quindi proseguire nella difesa dei prezzi e nella spinta agli investimenti in innovazione e comunicazione, come principali leve che possono garantire uno sviluppo sostenibile.”

Garaviglia conclude: “In questo 2022, prevediamo una persistente debolezza dei mercati e della domanda anche nel secondo semestre e stimiamo pertanto di poter chiudere l’anno con ricavi in flessione ad un tasso “mid-single-digit” ed un Ebitda adjusted nell’intervallo di 320-340 milioni di euro.”

Una maggiore crescita del caffè

Il primo semestre del 2022 si è concluso con un fatturato sostanzialmente allineato al primo semestre dello scorso anno, anche se tale risultato si è declinato diversamente nei due trimestri, mostrando nel secondo chiari segnali di indebolimento della domanda in Europa.

Nello specifico, la debolezza mostrata da alcune famiglie di prodotto nel secondo trimestre è imputabile a diversi elementi, tra i quali:

  • un confronto sfidante con la straordinaria espansione del fatturato dello scorso anno (del 46% nel semestre e del 36% nel trimestre a perimetro costante);
  • una situazione geopolitica internazionale complessa e drammatica, che inevitabilmente ha peggiorato la fiducia dei consumatori;
  • una dinamica inflattiva particolarmente avversa, che ha eroso il potere d’acquisto dei consumatori, come mai avvenuto negli ultimi vent’anni.

Tale scenario ha inevitabilmente deteriorato temporaneamente la domanda di beni nei mercati europei, mentre nelle principali aree extra-europee il Gruppo è stato in grado di mantenere il trend delle vendite in territorio positivo grazie ad una maggiore penetrazione ed alla crescita del caffè.

La strategia di comunicazione di DēLonghi

La continuazione della strategia di investimento in comunicazione sui principali brand del Gruppo ha comportato un aumento significativo della spesa, soprattutto in relazione alle attività legate alla campagna globale sul caffè lanciata nell’autunno dello scorso anno, quindi con un confronto particolarmente difficile nel primo semestre.

Brad Pitt pubblicità De'Longhi
Brad Pitt nella pubblicità DēLonghi

L’Ebitda adjusted si è attestato a €149,1 milioni, pari al 10,3% dei ricavi (17,6% del primo semestre del 2021); su tale andamento del margine ha pesato l’aumento di €34,2 milioni degli investimenti in media e comunicazione, passati  da  €150,6  milioni  (10,5%  dei ricavi)  a  €184,8 (12,8% dei ricavi), soprattutto in connessione con le attività relative alla campagna sul caffè che vede protagonista Brad Pitt, ambassador del brand De’ Longhi.

Il mercato dell’America

In crescita sostenuta l’area America, che ha mantenuto un trend positivo anche nel secondo trimestre (+10,2%), grazie ad una espansione nel caffè e nella categoria comfort; in particolare, Stati Uniti e Canada si confermano il primo mercato del Gruppo, rappresentando nel semestre il 19,1% del totale dei ricavi contro il 15,8% del primo semestre 2021.

Il comparto delle macchine per il caffè DēLonghi

Per quanto concerne l’evoluzione dei segmenti di prodotto, il semestre ha visto materializzarsi una decisa debolezza del comparto della food preparation, mentre le altre categorie si sono confermate in territorio positivo, pur riscontrando nel secondo trimestre un generalizzato indebolimento nella quasi totalità delle categorie.

Nello specifico, il comparto delle macchine per il caffè ad uso domestico, in crescita nel semestre, ha subito un rallentamento nel trimestre attenuato dal forte trend di espansione delle macchine manuali, supportato dai recenti lanci relativi all’ampliamento del range de La Specialista.

De'Longhi macchine per caffè espresso La Specialista e la Maestosa
De’Longhi macchine per caffè espresso La Specialista (a destra) e la Maestosa

Infine, è stato largamente positivo il contributo del comparto della macchine per il caffè professionale rappresentato dalla neo-acquisita Eversys, che ha mostrato un trend di crescita molto forte.

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