MILANO – Una ricerca sull’andamento del settore Horeca, bar e ristorazione a Milano, è stata realizzata nelle scorse settimane. Nel testo di presentazione Gianluca Sinisi, licence partner Engel & Völkers commercial Milano & Lombardia scrive tra l’altro: “Dopo la consacrazione del 2015 con Expo, Milano ha continuato a mostrarsi la piazza italiana più interessante per il mercato del food & beverage. La crescita di questo settore e la costante apertura di numerose attività sta contribuendo a ridefinire la geografia della città, i suoi quartieri, le sue strade.”
Sinisi poi annuncia lo studio sulla situazione e la collaborazione su cui si basa: “Per questo abbiamo realizzato in partnership con Ubri, Unione brand della ristorazione Italiana, il primo food & beverage market report 2020-2021”.
Il report di Milano nel settore food and beverage
Engel & Völkers Commercial Milano e Ubri, Unione brand della ristorazione italiana, presentano il nuovo Food & beverage retail market report 2022. Lo studio è interamente dedicato alla città di Milano quale piazza strategica per lo sviluppo del mercato Food & Beverage e anticipatrice di tendenze e concept su scala nazionale. Il report si sviluppa in un’analisi del mercato milanese analizzando 25 distretti dal punto di vista del mercato food & beverage.
Vincenzo Ferrieri, presidente Ubri: “Anche quest’anno Ubri, grazie al lavoro svolto da Engel & Völkers Commercial, ha partecipato allo studio del nuovo Food retail market report sulla città di Milano. Nonostante il problema attuale che stiamo affrontando dell’aumento generalizzato dei prezzi delle materie prime e la carenza di reperibilità di esse stesse, il settore della ristorazione, dopo aver sofferto due anni di profonda crisi causata dalla pandemia, è finalmente ripartito.”
Il presidente continua: “Le dinamiche sono molto cambiate rispetto al 2020. La stessa divisione della città di Milano in 25 distretti, 10 in più rispetto al rapporto dello scorso anno, è testimonianza del cambiamento che la città meneghina sta subendo relativamente al mercato del Food & Beverage.”
Una città rinnovata
Ferrieri aggiunge: “Stiamo assistendo ad un rilancio generale della città, non solo del centro ma anche della periferia, a scapito dei centri commerciali. Diventa sempre più importante il presidio capillare dei brand che tendono a svilupparsi in più distretti possibili della città oltre ad una grande richiesta, da parte dei consumatori, degli spazi esterni necessari per riuscire a fatturare durante tutto l’anno.”
In tutti i 25 distretti si riscontra una presenza superiore al 30% dei dehors, testimonianza che sono poche le attività food&beverage a non prevedere uno spazio esterno per la propria clientela.
Nel report, la zona Arco Sempione conferma ancora una volta la sua attrattività soprattutto serale, con il 58% di esercizi food&beverage sul totale dei negozi così come la zona dei Navigli. Nolo, invece, sembra non mostrare del tutto il suo potenziale, presidiato per il 95% da attività a marchio indipendente ma che potrebbe entrare nel mirino delle principali catene del food, date le opportunità della zona.