MILANO – Ancora ribassi sui mercati del caffè. Alla ripresa delle contrattazioni, dopo la festività del 4 luglio, il contratto per scadenza settembre dell’Ice Arabica ha perso 360 punti martedì 5 luglio e ulteriori 185 punti nella giornata di ieri, mercoledì 6 luglio, chiudendo a 219,20 centesimi, molto al di sotto ormai dei massimi di fine giugno.
Hanno influito su questo andamento dei mercati, la debolezza del real brasiliano e la situazione economico-finanziaria mondiale, con il rischio recessione alle porte.
Ma hanno inciso anche le statistiche Ico diffuse martedì, che evidenziano una ripresa dell’export mondiale. Sempre più scarse le scorte certificate, che toccano un nuovo minimo di 813.845 sacchi, di cui 388.925 provenienti dall’Honduras e 334.746 dal Brasile.
Quinto ribasso consecutivo per l’Ice Robusta. La scadenza principale (settembre) ha chiuso ieri con perdite marginali (-6 dollari) segnando un nuovo minimo di 1.955 dollari.
Per trovare valori più bassi nel contratto londinese è necessario risalire le statistiche a ritroso sino all’agosto scorso.
Mercati del caffè: le statistiche della Federazione colombiana
Intanto, la Federazione nazionale dei produttori della Colombia rende noto che la produzione di giugno è in forte calo rispetto allo stesso mese dell’anno scorso: sono stati raccolti, infatti, appena 951 mila sacchi, contro 1,1 milioni a giugno 2021, pari a una flessione del 10%.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.