MILANO – Nel giro dell’ultimo anno il caffè servito nei bistrò e nelle pasticcerie della Svizzera tedesca è rincarato di 4 centesimi. Per un “café crème” (ossia un caffè lungo con il cremino, il più bevuto a nord delle Alpi) nel 2011 si spendevano 4,04 franchi, saliti a 4,08 franchi nel 2012
Il 79% degli esercizi in Svizzera non ha però aumentato il prezzo. Nel 2011 oltre la metà dei locali aveva invece accresciuto il costo per una tazza di caffè, spiega in una nota odierna CafetierSuisse, associazione svizzerotedesca del ramo che ha confrontato le offerte di 350 caffè, bistrò e pasticcerie.
La rinuncia agli incrementi è chiaramente dovuta alla difficile situazione economica in cui si trova il settore della ristorazione, confrontato a un calo del turismo in seguito alla crisi del debito nell’UE e al vigore del franco.
Non bisogna poi dimenticare la forte concorrenza, afferma l’organizzazione. Quasi il 5% degli esercizi ha perfino ridotto di 10-90 centesimi il prezzo per una tazza di caffè. Un’evoluzione del tutto nuova secondo CafetierSuisse.