MILANO – La sostanza che si produce in cottura (chiamata acrilammide), e che dà la classica a gustosa doratura come per le patatine fritte, ma è presente anche nel caffè torrefatto, potrebbe essere motivo di preoccupazione per la salute pubblica perché potrebbe favorire lo sviluppo di tumori.
È quanto afferma in una nota l’Agenzia Europea per la Sicurezza del Cibo (EFSA) che ha confermato le valutazioni
precedenti secondo cui, sulla base di studi su animali, l’«acrilammide negli alimenti aumenta potenzialmente il rischio
di cancro per i consumatori in tutte le fasce d’età».
Questa sostanza è prodotta dalla reazione chimica che conferisce al cibo la «doratura» – durante la normale cottura ad
alta temperatura (+150 C) sia in ambito domestico, sia nell’industria alimentare. Le tipologie di cottura in cui si
produce acrilamide sono frittura, cottura al forno e alla griglia.
Caffè, prodotti fritti a base di patate, biscotti, cracker e pane croccante, pane morbido e alcuni alimenti per
l’infanzia rappresentano importanti fonti alimentari di acrilammide. In virtù del loro peso corporeo, i bambini sono la
fascia d’età maggiormente esposta.
Le autorità europee e nazionali, spiega la nota Efsa, già raccomandano di ridurre al minimo la presenza di acrilammide nei
cibi e forniscono consulenza a consumatori e produttori alimentari sulla dieta e sulla preparazione degli alimenti.
L’EFSA ha richiesto pareri a esperti sulla propria bozza di parere scientifico sulla presenza di questa sostanza negli
alimenti.
Y27-VI
07-LUG-14 12:41 NNNN