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venerdì 22 Novembre 2024
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CONCORRENZA – Pausa caffè per riprendersi? No, adesso si preferisce la pausa smartphone

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Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

Secondo una recente ricerca, fare un break dal lavoro per giocherellare un po’ con il proprio smartphone può contribuire a rendere i dipendenti più felici e più produttivi. Ora, alla più famosa pausa caffè, si contrappone la pausa smartphone, a cui si dedicano molti dipendenti durante le ore di lavoro.

Un tempo era la pausa caffè; oggi il caffè diviene virtuale e trova posto sul proprio smartphone, che diviene oggetto sempre più frequente di break dal lavoro.

Sebbene la pausa caffè è sempre stata vista dai dipendenti come un modo per riprendersi un po’ dal lavoro e, probabilmente, dai dirigenti come un modo per lavorare meno, la pausa smartphone potrebbe invece mettere tutti d’accordo. Secondo un nuovo studio infatti fare ogni tanto un break per giocherellare un po’ con il proprio smartphone può contribuire a rendere i dipendenti più felici e più produttivi.

Per questo studio, Sooyeol Kim e colleghi della Kansas State University hanno coinvolto un campione di 72 lavoratori a tempo pieno impiegati in vari settori dell’industria. L’analisi delle abitudini durante le ore lavorative ha permesso di stabilire che, in media, i dipendenti trascorrono 22 minuti davanti al display del proprio smartphone, durante una giornata lavorativa di otto ore.
«Un “micro-break smartphone” può essere vantaggioso per il lavoratore e l’organizzazione – spiega Kim nel comunicato KSU – Per esempio, se intendo giocare per un’ora durante le mie ore di lavoro, questo sarebbe sicuramente un male per il mio rendimento sul lavoro. Ma se prendo brevi pause di uno o due minuti durante il giorno, questo potrebbe offrirmi un ristoro dal mio lavoro».

Per studiare gli effetti dell’uso dello smartphone durante le ore di lavoro, Kim e collaboratori hanno sviluppato un’applicazione che i partecipanti allo studio hanno installato sul loro telefonino. L’App, che garantiva la privacy e la sicurezza, ha misurato l’utilizzo dello smartphone dei dipendenti durante le ore lavorative. L’applicazione ha anche suddiviso l’utilizzo dello smartphone dei dipendenti in categorie quali intrattenimento (che include giochi come “Angry Birds” o “Candy Crush”), o social media, che comprendeva Facebook e Twitter. Alla fine di ogni giornata lavorativa, i partecipanti hanno registrato il loro benessere percepito.

«Interagendo con amici o familiari attraverso uno smartphone o giocando una breve partita di gioco, abbiamo scoperto che i dipendenti possono recuperare da alcuni dei loro stress per rinfrescare la mente e prendersi una pausa», ha sottolineato Kim.
Secondo il ricercatore, prendersi una pausa durante tutta la giornata lavorativa è importante perché è difficile – e quasi impossibile – per un dipendente concentrarsi per otto ore di fila al giorno senza appunto una pausa. Le micro-interruzioni da smartphone, sempre secondo i ricercatori, alla fine sono simili ad altre della giornata lavorativa, come chiacchierare con i colleghi, passeggiare per il corridoio o prendere una tazza di caffè. Tali pause sono importanti perché possono aiutare i dipendenti a far fronte alle esigenze imposte dal posto di lavoro.

«Di questi tempi le persone lottano con una moltitudine di diversi tipi di stress, come per esempio le richieste di lavoro, i tempi di programmazione, problemi familiari o problemi personali di vita – fa notare Kim – Abbiamo bisogno di capire come possiamo aiutare le persone a recuperare e far fronte ai fattori di stress. Lo smartphone potrebbe aiutare, e questo è molto importante non solo per gli individui, ma anche per un’azienda».

Questa ricerca è parte di una ricerca globale svolta da Kim, che si concentra sulle micro-interruzioni sul posto di lavoro. Il suo consulente è YoungAh Park, assistente professore di scienze psicologiche. Kim ha presentato i risultati della ricerca durante il 29th annual Society for Industrial and Organizational Psychology Conference di maggio.

Fonte: http://www.lastampa.it/2014/07/14/scienza/benessere/pausa-caff-per-riprendersi-no-meglio-la-pausa-smartphone-RON71zTkwzrGFHLCmcPnkL/pagina.html

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