MILANO – Il film documentario “Caffè & Vino” a sole tre settimane dalla sua uscita sulle piattaforme in streaming Prime Video, Google Play ed Apple TV, già riscuote un enorme successo. L’opera documentaristica firmata da Andrej Godina e Mauro Illiano, con la regia di Vincenzo Lamagna ha già accumulato due premi a livello internazionale (Miglior film documentario dedicato al food al Festival di Mannheim in Germania e selezione nella categoria documentari al Festival di Tirana in Albania) e tantissime recensioni positive da altrettanti rotocalchi dediti alla critica cinematografica (Cinefacts, L’occhio del cineasta, Fabrique Du Cinema, ecc.).
Il calendario delle proiezioni del documentario in Italia
È ora giunto il momento delle proiezioni in tutte le città più importanti d’Italia. Le prossime date saranno quelle del 23 giugno a Milano durante il WOC ed il 28 giugno a Firenze presso l’Accademia de La Marzocco, a cui seguiranno proiezioni nelle città di Roma, Napoli e Trieste.
Ma la prima proiezione in assoluto è prevista per domenica 12 giugno alle ore 15 presso il Mercato Centrale di Torino.
L’evento, dedicato a professionisti ed appassionati, rientrerà nel palinsesto del Turin Coffee il Salone del caffè, e sarà accompagnato da una degustazione di vini e caffè condotta dagli autori del film documentario.
Il mondo del caffè incontra quello del vino nel documentario di Andrej Godina e Mauro Illiano
La proiezione rappresenterà, quindi, una vivificazione di quanto raccontato da tutti gli esperti coinvolti, e quanto sostenuto dagli ideatori del progetto, ovvero che questi due mondi paralleli sono uniti da una linea invisibile, che talvolta li pone nella stessa prospettiva, tali altre volte li vede ad una diversa lunghezza focale.
A tal proposito, ovvero sul parallelismo esistente tra Caffè e Vino, Godina, intervistato dichiara: “Tanti anni fa, quando ho iniziato a fare la professione dell’assaggiatore di caffè mi sono imbattuto nello straordinario mondo del vino e ho scoperto fin dall’inizio che esistono tra questi due mondi tante similitudini e parallelismi.”
“Oggi il caffè è una bevanda non adeguatamente conosciuta dal barista e dal consumatore, generalmente “un caffè è semplicemente un caffè” e nella quasi totalità dei casi ha un prezzo indifferenziato rispetto alla qualità.”
“Nei bar italiani, in media, il caffè costa un euro e questo prezzo è lo stesso sia che si tratti un caffè di bassa qualità e magari difettato e che si tratti di un monorigine o miscela Arabica di alta qualità.”
“Questa differenza con un mondo del vino che è più evoluto non è più accettabile e richiede uno sforzo e una nuova spinta culturale della filiera del caffè che deve aiutare questa merceologia ad emergere e a farsi conoscere al consumatore per tutte le sue straordinarie sfumature.”
Il dialogo tra clienti e addetti al settore
“In fondo la filiera del caffè è più lunga e più complessa di quella del vino.
Il processamento del caffè è diviso al 50% nei paesi di produzione e 50% nei paesi di consumo e l’ultimo passaggio di erogazione della bevanda è demandata al barista, un professionista che deve scegliere la giusta ricetta di erogazione, la migliore qualità dell’acqua e assicurare sempre una estrazione perfetta.”
Sull’importanza degli eventi in presenza si esprime invece Illiano: “Credo che al mondo del caffè, negli anni, sia mancato proprio questo, il contatto tra chi produce il caffè, in tutte le possibili vesti, e chi lo beve.”
“L’unica opportunità di confronto è al bar con il barista, ma il poco tempo a disposizione, lo stare spesso in piedi, e le circostanze di bevuta (non a caso il caffè che consumiamo al bar si chiama “espresso”) non favoriscono un vero e proprio dialogo tra bevitori ed operatori del caffè.”
Maggiore consapevolezza attraverso il medium del docu-film
“Questi incontri vogliono rappresentare una svolta, una mano tesa a chi vuole andare oltre la semplice tazzina di caffè, ed il connubio col vino mi sembra una straordinaria opportunità, un potente acceleratore”.
Sul messaggio lanciato dal documentario interviene Lamagna: “Il film si pone la nobile impresa di creare maggiore consapevolezza. Spesso le persone danno per scontate tantissime nozioni relative a oggetti e alimenti di uso comune.”
“La settima arte dà la possibilità, grazie alle immagini raccolte in tutt’Italia e non solo, e grazie alle dichiarazioni dei personaggi, di stimolare all’interno dello spettatore un ragionamento, che si spera porti non solo ad interrogarsi su queste singole materie, ma su tutte quelle che sono le sue abitudini.”
“Quindi abbiamo cercato, come spesso accade, di dare al cinema uno scopo più alto, e di trasmettere questo scopo ad un numero sempre più alto di persone.
Dopo tutto il cinema è uno dei tre linguaggi universali, gli altri due sono la matematica e la musica (Frank Capra)”
In vista del tour intrapreso da questa bellissima opera, non ci resta che segnare in agenda l’appuntamento del 12 giugno a Torino ed attendere la “degustazione” di questo film documentario. Per info e prenotazioni visitare il sito ed alla pagina Facebook.