MILANO – Antonio Schiavon, business development manager di Espresso Coffee Shop, esprime la sua opinione sulle bilance per caffè. Nonostante questo sia un tema poco esplorato nel mercato italiano, le bilance sono essenziali per garantire un’estrazione e un caffè di buona qualità. Riportiamo di seguito le parole di Antonio Schiavon.
Le bilance per caffè in Italia e nel mondo
MILANO – “È innegabile che il fenomeno specialty abbia attivato una crescita nel mondo del caffè in tutti i suoi complessi e variegati ambiti. Ogni crescita per essere reale deve potersi misurare: il caffè è un prodotto complesso ed altrettanta complessa è la sua estrazione. In Italia non è molto attivo il dibattito sulle bilance per il nostro settore. Non possiamo restare sorpresi, però, se in altri Paesi le cose siano diverse.
Crema è un bimestrale tedesco che porta come sottotitolo “for coffee-lovers”. Nel numero che è ancora in edicola (la rivendita dei giornali che oramai sembra sparita dalle nostre città) c’è un articolo di 4 pagine con i “consigli per gli acquisti” delle bilance. Troviamo un passaggio dalla teutonica chiarezza che provo a tradurre: “la bilancia può essere utile per tutti i diversi metodi di preparazione del caffè.
Per le macchine da caffè filtro (french press, pour over, cold brew, aeropress, etc) l’obiettivo è trovare il giusto equilibrio tra caffè ed acqua e poter ripetere ogni volta questo risultato: ciò permette di risparmiare molta frustrazione e spreco di caffè, soprattutto per l’espresso”.
Caffè e tecnologia
“Tutti abbiamo visto venditori di caffè aggirarsi per i locali con improbabili bilance poco precise ma soprattutto troppo vulnerabili all’acqua. In commercio vi sono bilance nate appositamente per seguire il coffee flow e per rispettare le ricette di preparazione anche e soprattutto grazie alle applicazioni per smartphone via Bluetooth realizzate dai produttori stessi.
I dati possono venire registrati e condivisi per ottimizzare il processo di estrazione e per incrementare il numero di preparazioni rispettando la ratio di ogni bevanda.
Premessa inevitabile: per questo tipo di misurazioni si devono usare bilance nate nel e per il mondo del caffè.
Acaia è l’azienda che ha rivoluzionato il mercato anzitutto grazie alla logica con cui è stata ideata: collocando il sistema di pesatura in modo da non essere impattato dalla fuoriuscita del liquido (spesso caldo) durante l’estrazione.
Impermeabilità, dimensioni ridotte, interfaccia essenziale e design elegante quanto accattivante hanno fatto di questa azienda di Taiwan la vera “perla” tra i produttori di bilance per il caffè.”
Il modello Pearl
“Pearl è proprio il nome del modello che tutti ricordiamo anche perché assomiglia all’essenziale minimalismo dell’iPhone, a cominciare dalla confezione per continuare con la semplicità nel proporsi come la “smart-scale” per definizione.
Il modello Pearl, ovviamente bianco, è stato integrato dal modello Lunar: una bilancia significativamente più piccola e maneggevole dove, dalla versione aggiornata del 2021 è possibile misurare il coffee flow per seguite la profilazione dell’estrazione in ogni sua fase.
C’è forse una nota dolente: il prezzo. In un Paese in cui non si è pronti a pagare per una macchina da caffè espresso trovandosi a chiederla in comodato d’uso, in cui la manutenzione e la pulizia sono termini generici e soprattutto in cui non si è pronti a riconoscere il valore del caffè a cominciare dallo sforzo di aggiungere pochi centesimi all’euro sul banco che possibilità di affermazione c’è per la tecnologia della pesatura di prodotti come quelli di Acaia?
Abbiamo parlato non di una bilancia ma di una affidabile tecnologia di pesatura: è nel rapporto peso/tempo che si concretizza il caffè di qualità.
La tematica della gravimetria riguarda tutto il nostro settore (dai macinacaffè alle macchine, dal conteggio dei costi per il barista e per l’agente di vendita al tecnico delle macchine da caffè nella sua attività di postvendita). Questa “Pearl” ha un prezzo forse “Lunar” ma la miglior attrezzatura è la più certa garanzia di successo.
Siamo pronti a misurarci con il peso del caffè o saremo così leggeri da affidarci ad improbabili bilancini senza accogliere il supporto della tecnologia che ci viene in aiuto?”